La copertina di giornata va sicuramente a Nick Kyrgios. L’australiano ha dato vita alla partita più interessante del day3 sulla John Cain Arena, cinque epici set contro il francese Ugo Humbert, che aveva avuto due match point nel quarto set. “È stata una partita incredibile, sicuramente per me una delle più memorabili, e sono ancora senza parole per l’atmosfera“. Non mancano i complimenti di Nick al gioco di Humbert, che tanto lo ha messo in difficoltà oggi.
“È un ottimo giocatore, ha ricevuto poco credito per l’ottima stagione che ha fatto e può solo migliorare. È mancino, ha un buon servizio […] ed è giovanissimo. Sicuramente è uno da tenere d’occhio e che migliorerà parecchio. Alla fine era ad un solo punto dal sedersi al posto mio a fare questa conferenza stampa. Ha giocato benissimo, spero non la prenda troppo duramente e tenga la testa alta“. La chiave di lettura della rimonta per Kyrgios è quasi inusuale, ed è l’esperienza. “In questa situazione mi sentivo come il veterano tra i due, lui non ha esperienza di partite al quinto in Australia, specialmente con il tifo contro… Sicuramente rispetto a lui ho avuto in più l’esperienza“.
Non manca il riferimento al drama che si è creato nel secondo set a causa del sensore di rete, reo di aver suonato su dei servizi di Humbert e Kyrgios che entrambi reputavano ben sopra la rete. “È stato assurdo quando ha servito una palla nettamente sopra la rete e il sensore si è attivato. Pensavo che non ci fosse nessuna possibilità che quella macchina fosse accurata. Capisco l’usare la tecnologia per le chiamate dentro-fuori visto il COVID, ma il sensore di rete, se hai dei comandi con cui abbassare la sensibilità e robe del genere, ci sono troppe variabili. Lei diceva di aver abbassato la sensibilità, ma continuava a suonare con palle sopra la rete di 3 centimetri. Non so cosa possono fare, forse possono aggiornare la tecnologia. Questa cosa remota sembra fatta male“.
Spazio anche alle domande sul prossimo avversario di Kyrgios al terzo turno, il finalista uscente Dominic Thiem. “È uno dei giocatori più fisici del tour ed è ovviamente un buon giocatore. L’ho visto migliorare costantemente, partendo da quando faceva fatica nei Futures e nei Challenger per poi vederlo al top. E’ stato bello vederlo migliorare e trovare finalmente il modo di vincere le partite. Si allena come un pazzo ogni giorno. Ho molto rispetto per lui. Il suo tennis è estremamente fisico e non è semplice da giocare“.
Raggiante anche Simona Halep, reduce da una vittoria soffertissima contro la padrona di casa Alja Tomljanovic, che si era trovata sopra 5-2 nel set decisivo. “È stata una partita pazzesca, lei è stata incredibile ma ho lottato fino alla fine. Non ho mai mollato e questo è il motivo per cui ho vinto”. Fino al 2-5 del terzo set non è stato così, con Halep piuttosto nervosa e soprattutto molto arrendevole. “Mi sentivo molto nervosa già prima della partita e stavo parlando tanto, ma in maniera negativa. Anzi devo scusarmi con il mio team, dato che a volte sono stata molto negativa anche con loro“.
Un cambiamento che si è riflettuto anche sul campo, e Simona è stata capace di riprendere il campo e la partita. “Mi sono rilassata un po’ […] le mie braccia erano rilassate e la palla andava più profonda. A volte quando sento che la partita si è messa male provo a giocare più rilassata, non avendo nulla da perdere“. Un approccio sicuramente da non ripetere contro Kudermetova, la sua prossima avversaria al terzo turno.