[5] S. Tsitsipas b. [2] R. Nadal 3-6 2-6 7-6(4) 6-4 6-4
Ha dell’incredibile quello che è riuscito a fare Stefanos Tsitsipas nel suo quarto di finale contro Rafael Nadal, il quale non perdeva un set in uno Slam dall’Australian Open 2020 (35 di fila) e si è ritrovato a perderne tre consecutivi dopo aver vinto i primi due. Il greco diventa il terzo uomo nella storia a rimontare due set di svantaggio al maiorchino, dopo Roger Federer nella finale di Miami 2005 e Fabio Fognini allo US Open 2015, e dopo quattro ore di partita raggiunge la semifinale di uno Slam per la terza volta in carriera, la seconda qui in Australia.
Nessuno, nemmeno Tsitsipas stesso probabilmente, avrebbe immaginato un risultato del genere dopo i primi due parziali, nei quali Nadal aveva di fatto portato a scuola l’avversario, volitivo ma impotente. Anche l’equilibrio del terzo set in realtà sembrava solo apparente e destinato a rompersi in favore di Rafa nel tiebreak. Invece lo spagnolo ha commesso alcuni errori marchiani e ha rimesso in corsa Tsitsipas. Con il passare del tempo poi le gambe hanno iniziato a frullare sempre meno e il greco ha potuto prendere il controllo degli scambi fino alla vittoria finale. In semifinale Tsitsipas se la vedrà con la sua bestia nera Daniil Medvedev, che lo ha battuto cinque volte su sei precedenti.
IL MATCH – Fin dal primo game si capisce che Tsitsipas sa perfettamente cosa deve fare per provare a infastidire Nadal, ovvero anticipare e rischiare col rovescio coperto per poi sperare di avere la chance di cambiare ritmo col dritto. Il problema ovviamente è riuscire a passare dalla teoria alla pratica e soprattutto riuscire a reggere quel ritmo su quella diagonale per tutta la partita. Il greco parte dunque molto aggressivo, sbaglia di non moltissimo qualche buona accelerazione e sembra averne per poter fare partita pari. Nadal dal canto suo martella con il pilota automatico sul lato sinistro di Tsitsipas e mischia benissimo le carte al servizio. Il match si mantiene equilibrato fino al 4-3 in favore dello spagnolo. Nell’ottavo game infatti Nadal trova due risposte fantastiche di rovescio, una diagonale da lontanissimo, sulla quale Tsitsipas non parte nemmeno, e una nelle stringhe del greco che aveva cercato il serve&volley. Un po’ frastornato, Tsitsipas mette in rete un dritto abbastanza comodo e regala il break a Nadal. Il greco prova a recuperare subito e sale 15-30 con due ottimi rovesci, ma Rafa rimette a posto le cose con la battuta e, dopo quaranta minuti, va a sedersi avanti 6-3.
Nadal vuole subito affondare il coltello nella piaga in avvio di secondo set e gioca un primo game di una bellezza quasi brutale: palla corta, rovescio diagonale sull’approccio in back di Tsitsipas e dritto lungolinea d’antan al termine di uno scambio massacrante, tutti vincenti. Il greco sente di dover cambiare qualcosa, di doversi prendere ancora più rischi, ma sembra non aver ancora rimesso insieme tutte le tessere del mosaico e attacca in maniera un po’ disordinata. Riesce a interrompere la striscia di cinque giochi consecutivi di Nadal con un perentorio turno di servizio a zero, ma sembra ancora lontano dalla soluzione del rebus. Pur entrando a tutto braccio sia col dritto che col rovescio, Tsitsipas non riesce a sfondare la difesa di Nadal, che viceversa riesce a cambiare l’inerzia degli scambi quasi a piacimento. Altri due passanti perfetti permettono allo spagnolo di prendersi un secondo break di vantaggio con il quale ipoteca il set: dopo un’ora e un quarto il tabellone riporta un severo 6-3 6-2.
Nel terzo set sono i servizi a farla da padrone. Tsitsipas si aggrappa a questo fondamentale per cercare di rimanere in scia e sperare magari in un qualche cedimento di Nadal. Rapidamente si sale sul 5-5, con il greco capace di concedere appena due punti sul proprio servizio. Dall’altro lato però non riesce a vincerne neanche uno su quello di Nadal, che sembra in pieno controllo della situazione. Sul 6-5, il greco interrompe a ventisei la striscia di punti consecutivi vinti al servizio da Rafa, ma non evita il tie-break. Qui Tsitsipas va subito sotto di un minibreak, ma, proprio quando sembra che il match sia definitivamente indirizzato, Nadal commette quattro inaspettati gratuiti, sbagliando due smash, un dritto comodo e steccando un rovescio. Il greco ringrazia e s’invola sul 6-3, facendo poi suo il parziale al secondo set point. Per Nadal si interrompe dunque la serie di 35 set vinti consecutivamente negli Slam, che durava dai quarti di finale dell’Australian Open 2020 quando fu sconfitto da Dominic Thiem.
In avvio di quarto set, Tsitsipas sembra quasi più fresco rispetto a inizio partita. Il greco, lontano parente del tennista bullizzato nei primi due parziali, adesso tiene botta anche negli scambi prolungati e si procura la prima palla break della sua partita. Nadal fa però buona guardia e gli impedisce di scappare subito avanti sulle ali dell’entusiasmo. Lo spagnolo è ancora perfetto nell’annullare altre due chance, figlie di un gran rovescio incrociato e di un’ottima risposta dell’avversario, e nel salire 3-2 tra molte difficoltà. Tsitsipas gioca il rovescio in maniera molto aggressiva ed efficace, fin dalla risposta, e finalmente anche il dritto comincia a fare male a Nadal, soprattutto con la soluzione lungolinea. Rafa è evidentemente più lento rispetto ai precedenti set, commette molti errori e dopo ognuno si abbandona a smorfie di disappunto. Con il servizio riesce a mettere qualche toppa, ma alla fine deve capitolare nel nono game. Tsitsipas non spreca il prezioso vantaggio e porta incredibilmente la contesa al quinto set.
Nessuno è disposto a cedere di un millimetro, consapevoli che il minimo strappo nella partita potrebbe essere decisivo e irreversibile. Tra i due il più intraprendente sembra sempre Tsitsipas che col dritto ormai fa spesso piazza pulita degli scambi, ma Nadal non molla e, forte del piccolo vantaggio di servire per primo, cerca di tenere la testa avanti nel set, sperando che nei momenti topici al greco inizi a pesare un po’ il braccio. Stefanos invece gioca molto bene anche sotto 4-5, mentre è Rafa a incartarsi nel game successivo con ben quattro errori che gli costano il break a zero e spediscono Tsitsipas a servire per il match.
Il greco, forse per la prima volta nel set decisivo, sente il momento e si ritrova sotto 0-30 dopo aver sbagliato due dritti. Un punto dopo l’altro però riesce a risalire la china e a procurarsi un match point, che sfuma dopo un lungo scambio sempre in apnea. Una perfetta combo servizio-dritto gli vale una seconda chance sulla quale Nadal lo fulmina con una risposta vincente di dritto. Il greco stecca e si ritrova dover affrontare la prima palla break da tre set a questa parte, annullandola con una gran prima vincente. La tensione è altissima, ma stranamente è Nadal ad accusarla maggiormente, mettendo in rete uno schiaffo al volo di dritto che sembrava fatto. Il terzo match point è quello buono per Tsitsipas che chiude la partita con un rovescio lungolinea vincente, proprio il colpo con il quale aveva litigato maggiormente nei primi due set.
“Sono senza parole“, dirà appena dopo il match point – salvo proseguire a parlare poi per diversi minuti. Del resto, come dargli torto.