Il salto con la coppa in mano, guardando il cielo, ossia il marchio di fabbrica con cui Aryna Sabalenka ed Elise Mertens firmano i loro successi, è l’istantanea da copertina per il torneo di doppio femminile a Melbourne. Dopo il capolavoro allo US Open 2019 è arrivato un altro alloro Major per la coppia formatasi quasi casualmente nella primavera di due anni fa e subito diventata squadra di successo. Nella finale andata in scena nella tarda nottata italiana le seconde favorite del draw hanno sconfitto il rodato duo composto da Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova in due set e settantanove minuti di gara, sufficienti a conquistare il quinto titolo in collaborazione e ad aggiornare il bilancio della loro esperienza a un edificante record di quarantotto vittorie e quindici sconfitte.
“Abbiamo disputato un grande torneo – ha dichiarato Elise Mertens a fine match -, siamo venute fuori da un percorso difficile dimostrando di potercela giocare davvero con chiunque“. La coppia fiammingo/bielorussa è uscita con un vantaggio di quattro giochi a due dalla serie di tre break consecutivi in una convulsa fase centrale di primo set; set chiuso malinconicamente da due doppi falli in fila di Katerina Siniakova poco più tardi, nell’ottavo game. Durante la seconda partita le ceche non sono mai state in grado di togliere il servizio alle avversarie, mentre l’incursione decisiva è riuscita a Sabalenka, che con una risposta poderosa ha centrato il cinque a tre per il break dirimente.
La vittoria di Elise e Aryna porta con sé un retrogusto agrodolce: le due, almeno per il momento, non hanno intenzione di prolungare la partnership nei restanti tre Slam stagionali, anche se in programma restano alcuni tornei WTA, tra cui quelli di Miami e Dubai. “Penso di concentrarmi principalmente sul singolare – ha detto Sabalenka -, ma se mai deciderò di tornare al doppio con frequenza so che troverò questa splendida ragazza a sorreggermi“. Adesso è giusto godersi il successo, assaporando i benefici di un’esperienza molto soddisfacente. “Il singolare è già abbastanza stressante – ha precisato Elise – e anche se quando scendo in campo in doppio certamente voglio vincere prendo la competizione in modo rilassato, e cerco di divertirmi“.
Magari un giorno le rivedremo insieme, a caccia del terzo Slam. Per ora resta l’istantanea al salto, simbolo del successo di un team assurto all’élite delle coppie mondiali con una forza che in pochi avrebbero potuto prevedere nella primavera di due anni fa.