38 – la posizione nel ranking WTA di Cori Gauff questa settimana, a nemmeno 17 anni l’unica tennista non maggiorenne nella top 300 WTA (la seconda giocatrice minorenne con la miglior classifica è l’ucraina Daria Lopatetska, 347 WTA). Che la giocatrice nata ad Atlanta ma cresciuta tennisticamente in Florida fosse destinata a un precoce ingresso nel grande tennis era ipotizzabile vedendo quanto di brillante aveva fatto nella sua carriera da junior. Coco nel 2017 aveva infatti raggiunto la finale degli US Open juniores, divenendo a tredici anni la più giovane finalista dello Slam newyorkese. Nel 2018, poi, aveva vinto in questa stessa categoria il Roland Garros ed era divenuta, da quattordicenne, numero 1 tra le under 18. Nel mondo delle pro Gauff ha incominciato ad approcciarsi “solo” nel 2019: a Miami due anni fa ha ottenuto la prima vittoria a livello WTA, ma è a Wimbledon che ha davvero iniziato a far parlare di sé.
Ai Championships, da 313 WTA, è divenuta la più giovane qualificata nell’Era Open ed è poi arrivata sino agli ottavi, sconfiggendo anche Venus Williams al primo turno: un successo che, all’età di 15 anni e 122 giorni, ha fatto diventare Gauff la più giovane tennista a vincere un match in uno Slam dai tempi di Anna Kournikova. Un exploit non casuale come certificava, appena un paio di mesi dopo, l’ottimo terzo turno raggiunto nello Slam newyorkese. Nemmeno un anno e mezzo fa, nell’ottobre 2019 a Linz, come accade a tutti i campioni, ha avuto bisogno anche della mano della Dea Bendata per dare una svolta alla sua carriera: eliminata nel turno decisivo delle quali, Gauff è stata ripescata nel tabellone principale e poi ha finito per vincere il primo titolo nel circuito maggiore, dopo aver superato in semifinale per la prima volta una top ten, Kiki Bertens.
Il 2020, dopo essere iniziato con la vittoria su Osaka nel terzo turno degli Australian Open non ha avuto per lei particolari acuti, ma ha in ogni caso confermato una continuità di rendimento insolita per una professionista della sua età. Dalla ripresa del circuito dopo la pausa dovuta alla pandemia sino ad oggi la giovane statunitense ha infatti partecipato a nove tornei e ha comunque raggiunto le semifinali a Lexington, ha sconfitto due top 20 e perso, contro tenniste non presenti nella top 50, solo due partite (una di queste è stata la sfida con la nostra Martina Trevisan, che a settembre superò Coco al secondo turno del Roland Garros). Nel 2021 dopo essere stata eliminata da Svitolina all’Australian Open, la scorsa settimana partendo dalle quali al WTA 500 giocato ad Adelaide ha raggiunto la terza semifinale nel circuito maggiore, arrendendosi dopo una battaglia di quasi tre ore a Bencic. Un risultato che le ha consentito di varcare questa settimana per la prima volta la soglia della top 40, una zona di classifica in cui pare essere destinata a permanere per tanto tempo.