La favola continua per i fratelli Cerundolo. Se la settimana scorsa, a Cordoba, il 19enne Juan Manuel Cerundolo ha sorpreso tutti vincendo il titolo alla sua prima partecipazione a un evento del circuito maggiore, suo fratello Francisco sta vivendo il suo primo momento di gloria in quel di Buenos Aires. Il ventiduenne si è qualificato per la sua prima finale ATP (alla seconda partecipazione ad un evento maggiore) configurando un evento più unico che raro: due fratelli in una finale ATP back to back, in due settimane consecutive.
Il n. 137 ATP, proveniente dalle qualificazioni, ha superato in semifinale il veterano spagnolo Albert Ramos Viñolas, finalista la scorsa settimana a Cordoba dove è stato battuto proprio da Juan Manuel. La partita è stata molto combattuta e alla fine Cerundolo si è imposto alla distanza con il punteggio di 7-6(5) 3-6 6-2. Nove break in tutto l’incontro, come era facile ipotizzare tra due giocatori che non fanno del servizio un’arma formidabile; l’argentino ha dimostrato di averne di più nel parziale decisivo.
Domenica (alle 19 italiane), Francisco Cerundolo troverà dall’altra parte della rete il grande beniamino di casa, Diego Schwartzman, n. 1 del tabellone e n. 9 del mondo, 28 anni, alla sua 11° finale in carriera. Ha vinto tre titoli, ma non è mai riuscito a imporsi in casa nel circuito maggiore (nel 2019 fu fermato proprio qui a Baires da Cecchinato). In semifinale, “El Peque” ha surclassato il 21enne serbo Miomir Kecmanovic, con lo score di 6-0 6-4. Punticini utili a difendere la nona piazza in classifica, dacché di rincorrere chi gli sta davanti – il più vicino, Rublev, corre come un forsennato – per ora non se ne parla.