Tanto tuonò che piovve, dice il proverbio. Dopo l’occasione fallita a Melbourne e quella in verità neanche sfiorata a Rotterdam, dove è stato eliminato prematuramente, Daniil Medvedev si è assicurato la seconda piazza del ranking ATP. Si tratta di un traguardo storico non soltanto per il tennista russo; Medvedev sarà infatti il primo ‘non Fab 4’ sul secondo gradino del ranking dal lontano luglio 2005, quando Hewitt fu scalzato da Nadal. Da quel momento, è stato un affare riservato soltanto a Djokovic, Nadal, Federer e Murray.
Medvedev riuscirà a scavalcare Nadal (per una manciata di punti) grazie all’ultimo aggiornamento dei regolamenti ATP sulle classifiche, che consente ai tennisti di conservare soltanto il 50% dei punti conquistati nei tornei giocati tra il 4 marzo e il 5 agosto 2019 e non disputati nel 2020 a causa della pandemia. Tra questi c’è Indian Wells, la cui ultima edizione è stata vinta da Thiem. Nadal si ritirò prima di disputare la semifinale contro Federer, guadagnando 360 punti dei quali ha titolo a mantenerne solo la metà (180). Fino al ritorno in campo dello spagnolo, che non avverrà prima di Miami, questi 180 punti non sono sufficienti a rimanere davanti a Medvedev che in quella edizione vinse una sola partita e perderà appena 22 o 23 punti (la metà di 45). Senza considerare il risultato di Marsiglia, dove il russo potrà incrementare il suo bottino in classifica, Medvedev è sicuro di operare il sorpasso per una quarantina di punti.
In linea teorica, i tornei rimossi dal calendario del 2021 e non ancora riprogrammati sono in una sorta di limbo, poiché in assenza di comunicazioni ufficiali sulla cancellazione si può ancora presumere una disputa del torneo in un altro momento della stagione. Il fatto che l’ATP abbia ufficializzato il sorpasso di Medvedev per il 15 marzo, giorno in cui verrà dunque rilasciata la prima classifica ‘scongelata’ dopo un anno, certifica di fatto che quest’anno il torneo di Indian Wells non dovrebbe giocarsi.