Sono 464 le vittorie ATP per Jo-Wilfried Tsonga e quella messa a segno ieri nel torneo 250 di Marsiglia “è probabilmente una delle migliori della mia carriera perché è stata dura per me giocare a tennis”, ha ammesso il diretto interessato. “Ho provato così tanto dolore alla schiena per così tanti mesi. Oggi ho vinto una partita, il ché era uno degli obiettivi per queste settimane… sono contento come un bambino“. Un bambino che non provava questa sensazione da 16 mesi: il suo ultimo successo infatti risaliva al novembre 2019 in Coppa Davis contro Yasutaka Uchiyama, da lì in poi solo quattro partite e altrettante sconfitte. Tsonga si trova decisamente a suo agio sui campi dell’Open 13 Provence, torneo che ha vinto tre volte in passato, e in quest’occasione a farne le spese al primo turno è stato Feliciano Lopez.
Già nel primo set il francese ha mostrato una buona attitudine e una buona mobilità ma due break (uno nel primo game e l’altro nell’ultimo) lo hanno visto andare sotto 6-3. L’enorme tecnica che possiedono i due tennisti ha offerto agli spettatori (rigorosamente da casa) uno spettacolo non indifferente, con scambi lunghi e lottati spesso conclusi da tocchi di fino. Tuttavia è stato un doppio fallo a indirizzare l’andamento del secondo parziale, che ancora una volta si è aperto con un break. Lopez in questo caso non è riuscito a tenere la battuta, e Tsonga ne ha approfittato alla grande senza farsi mai avvicinare quando è toccato a lui servire. Con un ace ha poi rimesso in equilibrio l’incontro col punteggio di 6-4.
Le continue variazioni di ritmo col rovescio monomano messe in pratica dal veterano spagnolo hanno messo alle corde Tsonga, ma quest’ultimo è riuscito a fare affidamento sulla sua ritrovata resistenza. Alla fine un comodo dritto in rete di Lopez ha mandato il francese a servire per il match, chiuso poco più tardi per 7-5 con un altro servizio vincente dopo 2 ore e 9 minuti di gioco. “Insieme facciamo quasi 80 anni” ha scherzato il 35enne francese nel post-partita. “Lo conosco da molto tempo e ho dei bei ricordi con Feli (dal quale non aveva mai perso nei cinque precedenti, ndr) e sono contento di aver vinto contro di lui, che è alto, è mancino e gioca bene indoor”.
Intervistato da L’Equipe, Tsonga ha spiegato più approfonditamente i problemi che ha passato nelle ultime settimane. In particolare la schiena ha avuto effetti sul suo servizio: “A Montpellier (due settimane fa) non ho potuto fare il mio solito movimento, avevo paura di farmi male di nuovo. Qui invece sono tornato a servire normalmente; ci ho messo un po’ a prendere le misure ma ho servito bene nel secondo e nel terzo. Ora cerco di spendere meno energie in campo ed essere più efficiente con le risorse che ho”. Al prossimo turno affronterà il connazionale Ugo Humbert, 22enne di belle speranze che farà di tutto per portare a casa uno scalpo tanto prestigioso come il suo.