Garbine Muguruza batte per la seconda volta in due settimane Aryna Sabalenka e vola in semifinale a Dubai per la terza volta in carriera. La partita non è stata entusiasmante dal punto di vista del gioco, deludendo in buona parte le aspettative che aleggiavano intorno al match. Le due giocatrici si sono spartite in maniera equa i primi due set, riportando ciascuna un 6-3 con poco appello. Nel primo parziale, Sabalenka ha spinto meravigliosamente con entrambi i fondamentali e ha fatto agevolmente breccia nelle difese di una Muguruza un po’ spaesata; nel secondo invece è successo l’esatto opposto con la bielorussa che ha perso via via di precisione mentre la spagnola saliva di livello. Sabalenka ha dovuto annullare addirittura una palla del 5-1 prima di capitolare tre giochi più tardi.
Il terzo set si è aperto con un break di Muguruza, che ha però rischiato di compromettere tutto pasticciando nel successivo turno di battuta e restituendo il break all’avversaria. Dal 2-2 in poi però, Sabalenka ha definitivamente perso la trebisonda, alternando errori, improperi autoriferiti e racchettate al terreno. Muguruza invece ha mantenuto la calma e ha ordinatamente gestito gli scambi, infilando una serie di quattro giochi consecutivi che le hanno permesso di trionfare dopo quasi due ore di gioco. In semifinale la sua avversaria sarà Elise Mertens che ha incredibilmente ripreso per i capelli il suo incontro di quarti di finale contro Jessica Pegula, dopo aver annullato ben tre match point nel secondo set.
Una partita che Pegula faticherà a dimenticare e che probabilmente le procurerà qualche incubo nelle notti a venire. La statunitense era infatti riuscita a ribaltare un primo set nel quale si era trovata sotto 5-4 e servizio Mertens, vincendolo per sette giochi a cinque dopo un’ora e un quarto di battaglia. Nel secondo poi, Pegula aveva preso il largo e si era involata sul 4-1, procurandosi ben tre palle del 5-1. Dopo averle mancate, la statunitense si è fatta strappare la battuta da Mertens, ma nel game successivo ha avuto altre tre palle break, corrispondenti ad altrettanti match point. Tutti però sono sfumati nello stesso modo, ovvero con lo stesso identico dritto mandato leggermente lungo da Pegula. Passato anche questo treno, la statunitense ha semplicemente spento la luce, perdendo i successivi due game e con essi il secondo set. Nel terzo, la statunitense non ha accennato la minima reazione e si è solo trascinata sconsolata per il campo, conquistando la miseria di nove punti e subendo un severissimo bagel.
L’altra semifinale vedrà opposte Barbora Krejcikova e Jil Teichmann. La ceca ha lasciato appena due giochi a Anastasia Potapova (6-0 6-2), mentre la svizzera ha eliminato in due set una deludente Cori Gauff (6-3 6-3). La sedicenne statunitense in realtà aveva iniziato piuttosto bene il match, ma poi sul 4-3 in favore di Teichmann ha commesso tre doppi falli da destra nello stesso game, regalando di fatto un break decisivo all’avversaria. Da quel momento in poi Gauff ha iniziato a litigare pesantemente con il proprio servizio e soprattutto con il dritto, lanciando subito Teichmann sul 2-0. Pur senza brillare, la svizzera è riuscita a difendere il prezioso vantaggio fino alla fine e anzi ha trovato anche un secondo break nell’ottavo gioco. Teichmann riesce dunque finalmente a battere Gauff dopo le sconfitte nei due precedenti di quest’anno, a Melbourne 2 e all’Australian Open.