Fino a una settimana fa, Nikoloz Basilashvili non vinceva un match contro tennisti fra i primi 250 al mondo da prima della pandemia. Oggi è tornato a conquistare addirittura un torneo in quel di Doha, battendo Roberto Bautista Agut per 7-6 (5) 6-2 in 88 minuti in un torneo che l’ha visto salvare un match point contro Roger Federer nei quarti.
I PRECEDENTI E IL PERCORSO – 3-1 RBA nell’head-to-head, ma 1-0 Basilashvili sul cemento, due anni fa a Dubai dove lo spagnolo era campione uscente; Bautista ha poi restituito il favore, visto che è l’uomo che ha messo fine al regno del georgiano ad Amburgo (due titoli consecutiv), eliminandolo al primo turno lo scorso settembre quando Basilashvili era nel mezzo del suo pessimo periodo post-lockdown (0-9 nella seconda parte del 2020, 6-5 prima di questo match nel 2021), seguito all’arresto dello scorso maggio per violenze domestiche sull’ex-moglie (è uscito su cauzione).
Per Bautista si trattava della seconda finale in tre settimane dopo quella persa a Montpellier con Goffin, la diciottesima in carriera e la seconda a Doha dopo quella vinta nel 2019. È arrivato in finale con un percorso di tutto rispetto per un 250, con vittorie su Opelka, Bublik e soprattutto su Top 10 quali Thiem e Rublev. Per Basilashvili, invece, era la sesta finale in carriera: curiosamente prima di oggi aveva vinto tre 500 ma nemmeno un 250.
PRIMO SET – Il vento l’ha fatta da padrone fin dall’inizio, cambiando visibilmente le traiettorie dei colpi e rendendo difficile spingere a tutto braccio, la cifra stilistica del gioco di Basilashvili. Nel parziale il gioco si è pertanto articolato su scambi a media velocità e con traiettorie piuttosto centrali, anche se il georgiano ha provato, soprattutto di rovescio, a trovare qualche punto più rapido e qualche verticalizzazione; all’inizio i risultati sono stati alterni, ma con il passare dei minuti il suo rendimento è cresciuto sempre di più, mentre per Bautista, abituato a colpi più puliti e soprattutto non dotato di grandi accelerazioni, il piano partita in queste condizioni si poteva limitare solo all’ordine e alla costanza. Per entrambi è stato fondamentale mettere molte prime, ancorché a tre quarti di velocità, perché le più lente seconde si sono inizialmente rivelate essere facili prede – i primi sette punti giocati sulla seconda sono stati vinti dal ricevitore, trend che si è poi invertito per quanto riguarda Nikoloz, bravo a caricare maggiormente il kick.
La gran parte dei punti ha quindi preso la via del battitore, a cui è bastato gestire l’inerzia del servizio per avere il controllo dei punti, rendendo inevitabile il tie-break. Nel gioco dirimente, però, i primi sei punti sono andati alla risposta: Basilashvili ha preso subito l’iniziativa, ottenendo il mini-break dell’1-0 con un rovescio in avvicinamento; Bautista si è poi portato avanti grazie a due errori di rovescio del barbuto, il quale ha ri-sorpassato grazie anche a un vincente di dritto dalla traiettoria alla Mark Lenders prima di un eccellente drop shot dell’iberico. La maggior iniziativa di Basilashvili ha però continuato a pagare: un rovescio lungolinea gli ha dato il 5-3, prima che un ace esterno gli procurasse due set point. Bautista ha recuperato il mini-break grazie a un errore di dritto in cross del georgiano, ma il rovescio lungolinea di quest’ultimo è risultato ancora decisivo, dandogli il set dopo 53 minuti.
SECONDO SET – Nonostante lo spagnolo abbia provato ad essere più aggressivo dalla risposta, è stato Basilashvili a guadagnare sempre più campo: nel quarto gioco, si è portato 0-30 su due errori dell’avversario, mancando la chance di salire 15-40 sbagliando un dritto a metà campo. La sua superiorità era ormai evidente, e nel game successivo, con la tds N.5 ormai in grado solo di rimandare di là la sfera, è arrivato l’allungo: un vincente bimane in cross e un attacco fra i piedi dell’avversario gli hanno dato le prime due palle break dell’incontro, e una combinazione back corto/rovescio incrociato ha aperto le porte al 4-2. Il finale è stato un soliloquio di Basilashvili, che ormai vedeva la pallina grande come un melone: un errore di rovescio di Bautista gli ha dato due match point, e un dritto appena largo ha chiuso la finale.
“Ero venuto qui senza aspettative, sono molto felice”, ha detto il vincitore. “Voglio ringraziare gli organizzatori per aver reso possibile la disputa del torneo con il pubblico, spero che sarà possibile farlo anche in altri eventi”.
Per Basilashvili si tratta dunque del quarto titolo in carriera, il primo da Amburgo 2019, con un incremento di cinque posizioni nel ranking, dal N.42 al N.37. Guadagno anche per Bautista, che sale al dodicesimo posto superando Monfils. La prossima settimana saranno entrambi a Dubai, dove hanno ricevuto un bye al primo turno: l’iberico affronterà Michael Ebden, mentre per Basilashvili ci sarà un rematch della semifinale di ieri contro Taylor Fritz. Chissà che per il georgiano questo possa essere il torneo della svolta.