[9] G. Muguruza b. B. Krejcikova 7-6(6) 6-3
Finalmente, alla terza finale in stagione, Garbine Muguruza riesce a sollevare un trofeo nel 2021. La spagnola supera in due set una splendida Barbora Krejcikova e trionfa nel WTA 1000 di Dubai. Dopo le dure sconfitte allo Yarra Valley Classic e a Doha la settimana scorsa, Muguruza può festeggiare e coronare uno stato di forma che la vede indiscutibilmente tra le migliori della stagione finora. Il titolo ha ancora più valore perché arrivato al termine di una finale tutt’altro che facile contro una giocatrice che, a dispetto della classifica e della storia da Cenerentola del torneo, ha venduto cara la pelle. Krejcikova infatti è andata vicinissima a vincere il primo set nel tiebreak e nel secondo non ha mai mollato, nonostante l’immediato svantaggio. Da parte sua Muguruza è stata bravissima a non innervosirsi e a gestire da campionessa i punti più importanti e delicati, conquistando meritatamente l’ottavo titolo della sua carriera, il primo dal 2019.
Da lunedì Muguruza si avvicinerà ulteriormente alla top 10, fermandosi al tredicesimo posto in classifica; mentre Krejcikova potrà consolarsi con il best ranking di numero 37 e, soprattutto, con la consapevolezza di poter tranquillamente mantenere un livello da top 50 fissa anche in singolare, lei che in doppio è stata anche numero uno e pluricampionessa Slam.
IL MATCH – Krejcikova inizia il match senza nessun timore reverenziale, anzi. La ceca infatti colpisce a braccio sciolto fin dai primissimi punti e ottiene un break già nel primo game. Muguruza però reagisce subito e prende piano piano il controllo delle operazioni, scappando sul 4-2. Krejcikova non ha però intenzione di mollare tanto facilmente e a suon di rovesci ben piazzati recupera lo svantaggio. Colpisce in particolare la capacità della ceca di accelerare con il rovescio dal centro del campo, con predilezione per la traiettoria anomala verso il dritto dell’avversaria. La partita prosegue in perfetto equilibrio fino al 6-5, quando Muguruza si porta sullo 0-40, procurandosi ben tre set point consecutivi. Tutte e tre le occasioni però scivolano via una dopo l’altra e Krejcikova può dunque rifugiarsi nel tiebreak.
Nessuna delle due brilla per coraggio in questo frangente e una serie di errori vicendevoli mantiene il punteggio in equilibrio fino al 3-3. Qui Muguruza rischia di mettersi nei guai regalando un minibreak all’avversaria, che però restituisce subito il favore. Krejcikova è comunque la prima ad arrivare a set point sul 6-5. Muguruza lo annulla con una perfetta combo servizio-dritto e si procura a sua volta un set point calando l’ace. Krejcikova mette largo un dritto piuttosto comodo e si lascia dunque sfuggire in maniera un po’ amara un parziale che forse avrebbe anche meritato di vincere (e che ha chiuso vincendo un punto in più della propria avversaria).
Dopo un toilet break decisamente lungo, Krejcikova si complica decisamente la vita in apertura di secondo set, non sfruttando ben cinque palle game e finendo poi col perdere il servizio. A tradirla, tra le altre cose, è il lancio di palla un po’ tremebondo, gesto che spesso è costretta a ripetere più volte per evidenti errori di direzione o altezza. La ceca prova subito a rientrare, ma non riesce a trasformare nessuna delle tre palle break guadagnate ed è dunque condannata ad inseguire. La partita si mantiene su un buonissimo livello e Krejcikova si procura altre due occasioni di piazzare il controbreak nel sesto gioco, ma Muguruza è perfetta nel fare la guardia. La spagnola poi sale di livello sul 5-3, giocando un game di risposta pressoché perfetto, e può finalmente festeggiare il primo titolo del 2021, dopo due ore di autentica battaglia.