Rafa Nadal ha appena annunciato che non volerà a Miami per il primo Masters 1000 della stagione in programma dalla prossima settimana. Questo il suo tweet:
“Mi duole annunciare che non giocherò a Miami, una città che amo”, ha scritto. “Devo recuperare appieno e prepararmi per la stagione sulla terra battuta europea. Un messaggio speciale per i miei fan negli Stati Uniti e in particolare per la fantastica comunità ispanofona presente in Florida, che mi dà sempre grande supporto!”
Continua così l’assenza del 20 volte campione Slam dal torneo americano, dove non gioca dalla finale raggiunta nel 2017 e dove non ha mai vinto pur avendo raggiunto l’ultimo atto cinque volte con cadenza triennale (oltre all’edizione sopracitata c’è riuscito nel 2005, 2008, 2011 e 2014, perdendo due volte da Federer, due da Djokovic e una da Davydenko).
La decisione di Nadal non è una grande sorpresa: il Miami Open ha tagliato il montepremi e limitato gli spostamenti; in più per tanti giocatori d’alta classifica sarà l’unico torneo della trasferta nordamericana, che normalmente dura almeno quattro settimane per chi gioca solo il Sunshine Double e dalle cinque in su per chi come Rafa gioca spesso anche ad Acapulco. È quindi comprensibile che un tennista con la disponibilità economica, l’età e i problemi fisici del maiorchino decida di non volare sull’Atlantico (ricordiamo che nemmeno Federer e Wawrinka ci saranno).
ANCHE THIEM RINUNCIA – Negli ultimi minuti è arrivata anche la notizia del forfait del N.4 ATP Dominic Thiem, oltre a quelle di Kyrgios e Gasquet fra gli altri. Come si può vedere, le ultime defezioni fanno un favore anche a Marco Cecchinato, che potrà giocare a Miami senza fare le qualificazioni:
Questa è l’entry list attuale:
Se le condizioni fisiche di Nadal sono incerte, nel caso del Dominator si può dire con certezza che si tratti di una decisione strategica, visto che in questi giorni è in campo a Dubai. La rinuncia di Rafa e Thiem si traduce peraltro nella certezza che Daniil Medvedev rimarrà N.2 ATP almeno fino a Montecarlo. Detto questo, per una volta Nadal arriverà a giocare tre dei suoi tornei preferiti con relativamente pochi punti da difendere (900 fra Montecarlo, Barcellona e Madrid, con la sicurezza di mantenerne almeno la metà) ed è quindi probabile che cercherà di riconquistare il terreno perduto dal russo e da Djokovic in questi tornei; l’austriaco difende più o meno gli stessi punti nei tre eventi (905), e anche lui ha notoriamente una predilezione per questa superficie, non avendo mai nascosto di avere la vittoria al Roland Garros come più grande obiettivo. È quindi lecito pensare che anche per lui le fatiche del viaggio siano sembrate sproporzionate in relazione ai potenziali guadagni tecnici ed economici.