J. Sinner b. R. Bautista Agut 6-4 3-6 7-5
I dettagli sono la cosa più importante del tennis, e oggi nella prima sfida ufficiale tra Roberto Bautista Agut e Jannik Sinner sono stati proprio i dettagli a decidere quella che è stata, per ora, una delle più belle partite di questo inizio di stagione. Livello altissimo da parte di entrambi, anche prevedibilmente visto il gran momento di forma del tennista spagnolo. Vittoria importantissima (6-4 3-6 7-5) quindi per Sinner, che si prende uno scalpo importante anche a livello di classifica; quando è in giornata, il numero 11 del mondo è un tennista di livello altissimo. Il successo del 19enne (e un po’) Jannik arriva a poche ore dalla vittoria del fresco 19enne Musetti su Schwartzman, numero 9 del mondo.
Non era comunque la prima sfida tra i due, almeno a livello assoluto. L’unico precedente risaliva all’esibizione di Berlino dell’anno scorso, vinta agevolmente dal tennista italiano per 7-6 6-2. La storia è completamente diversa oggi e Bautista fa in modo di renderlo chiaro sin da subito al suo avversario. Nonostante tra i due sia Sinner quello dotato di maggiore forza e precisione al servizio, è proprio l’italiano il primo ad offrire palle break. Non sono un problema per Sinner, che le salva sfruttando un servizio che oggi sfiora regolarmente i 205 km/h.
Nello scambio la regolarità di Bautista Agut non sembra creare troppi problemi a Sinner, che è nettamente più pesante nei colpi da fondo. Nonostante le premesse il tennista spagnolo domina i suoi turni di battuta, concedendo solamente due punti nei suoi primi quattro turni. L’equilibrio si spezza nel nono game. Bautista ha un raro passaggio a vuoto al servizio e Sinner è bravissimo ad approfittarne, prendendosi l’allungo decisivo che vale il primo set.
Il tennista spagnolo lo conosciamo, non è certo tipo da concedere vittorie facili. Come nulla fosse si rimette a remare con la sua consueta profondità e al servizio torna inavvicinabile come nel primo set. Jannik ha un leggero calo e Bautista Agut approfitta del primo vero momento complicato del suo avversario in tutta la partita. Tra righe spolverate e passanti da situazioni difficili che trovano Sinner sempre impreparato a rete, lo spagnolo alza il suo livello di gioco e i risultati arrivano.
Nel settimo game c’è il primo problema da risolvere per il tennista italiano, che si trova a dover salvare due palle break consecutive. La prima fila via facilmente con un dritto d’attacco ma sulla seconda Agut attacca bene e costringe Sinner a sbagliare. Il secondo set finisce lì, lo spagnolo continua a giocare un tennis sfavillante e chiude la pratica senza soffrire, aiutato da una prima che a fine set gli darà 16 punti su 17.
Le difficoltà continuano nel primo game del terzo set, più per il grande livello di Bautista Agut che per demeriti di Sinner. L’italiano offre una nuova palla break dopo un dritto affondato a rete ma è sempre il servizio a correre in aiuto (ben 19 ace a fine partita). Dopo aver resistito alla tempesta dello spagnolo, perennemente in anticipo su ogni colpo e vero e proprio muro da fondo, Jannik trova una soluzione vincente di dritto che gli frutta le prime due palle break dal primo set. La seconda è quella buona, con un fantastico passante di rovescio incrociato che dà il primo allungo del set al tennista italiano. La risposta di Bautista Agut non si fa attendere. Sinner trema al servizio e l’avversario si limita a raccogliere i frutti della pressione esercitata sul tennista italiano. Due errori in lunghezza condannano Sinner al contro-break immediato e lo spagnolo torna prepotentemente in partita.
Non ci sono scossoni nei turni di servizio di entrambi fino a un sorprendente doppio fallo di Bautista Agut, il primo della partita. Jannik si ritrova ad avere due match point e non si fa pregare; da una posizione complicata trova il dritto incrociato decisivo che gli vale la vittoria.
Due ore e ventisei minuti di battaglia che proiettano Sinner al numero 30 (provvisorio, può essere ancora scavalcato) della classifica mondiale e soprattutto nei quarti di finale del 500 di Dubai, dove avrà l’opportunità di vendicare Lorenzo Sonego, sconfitto in rimonta dall’eroe dell’Australian Open Aslan Karatsev. Sinner diventa così anche il primo italiano nei quarti di Dubai da Seppi nel 2013 (sconfitto da Djokovic). E chissà che non riesca ad eguagliare l’attuale presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, finalista qui nel 1995.
A. Karatsev b. L. Sonego 3-6 6-3 6-4
Non basta un ottimo Lorenzo Sonego per piegare la resistenza di Aslan Karatsev, la più grande sorpresa di questa prima parte di stagione. Il tennista russo, nella prima sfida tra i due, conferma quanto buono fatto vedere sinora e mostra il suo “solito” tennis, tra accelerazioni improvvise e una grandissima capacità in risposta. Non che sia male il servizio di Karatsev, capace di servire con continuità prime e seconde di livello, tranne per alcuni cali di tensione che sembrano comuni nel suo gioco. Proprio due di questi cali potevano costargli caro. Nel primo set il russo offre palle break solamente nel quarto game, ma sono abbastanza per Sonego, che trascinato da una prima di servizio straripante salva quattro palle break e vola un set avanti.
Il copione cambia nel secondo set, Karatsev sbaglia di meno nello scambio e riesce a rispondere molto meglio. Entrambi hanno la possibilità di andare avanti di un break ma le prime di servizio fanno buona guardia. Il tennista russo vive molto di fiammate improvvise in cui tira fuori dal cilindro colpi letteralmente ingiocabili. Una di queste fiammate arriva nell’ottavo game. Sonego, che fino ad ora è stato dipendente dalle prime, è costretto a giocare delle seconde in più e nello scambio il suo avversario è superiore soprattutto nella diagonale di rovescio. La sofferenza di Sonego al servizio è evidente già dal sesto game e nell’ottavo Karatsev finalmente passa con una grandissima risposta. E’ il punto di svolta della partita, nel terzo set il russo prende sempre le redini dello scambio e trova il break decisivo nel quinto game, con un passante tirato da posizione impossibile che muore poco prima della riga.
Il destino del match resta sempre nella mani di Karatsev, ma per poco non gli scappa nell’ottavo game. Il semifinalista degli Australian Open quasi ridà speranza a Sonego con due doppi falli e degli errori marchiani nei pressi della rete, a testimonianza del suo essere un tennista molto dipendente dal ritmo. Il torinese però non ha mai chance reali sulle quattro palle break offerte dall’avversario e affidandosi ai suoi colpi d’attacco il russo respinge l’ultimo assedio. Il numero 42 del mondo chiude a zero il game decisivo e prenota un posto nei quarti contro Jannik Sinner, vanificando il possibile derby italiano. Le sue fiammate basteranno contro Sinner reduce da una vittoria di lusso contro Bautista Agut? Sicuramente la domanda sarà da porre anche per l’italiano, visto l’altissimo livello di gioco mostrato finora dal tennista russo.