Per il secondo giorno di fila Aslan Karatsev ha rimontato un set di svantaggio a un giocatore italiano all’ATP 500 di Dubai. Dopo Sonego, è toccato a Jannik Sinner. Il russo dopo aver perso un equilibratissimo primo set ha imposto quel ritmo (per molti insostenibile) che l’ha portato in semifinale all’Australian Open un mese fa. Ha chiuso 6-3 6-2 gli altri due parziali e ha eliminato dal torneo Jannik: giocherà la sua seconda semifinale in carriera nel Tour principale, la prima al di fuori degli Slam. Il 2021 sembra sempre più il suo anno: solo giocatori del calibro di Novak Djokovic e Dominic Thiem sono riusciti a batterlo quest’anno. Può sperare già con questo risultato di entrare tra i primi 40 giocatori della classifica ATP, precisamente al numero 38 se Nishikori e Fucsovics non arriveranno in fondo. Giocando così però, le prospettive diventano ben più alte.
Dopo aver mancato due palle break sul 2-1 nel terzo set, Sinner si è sciolto e non è più riuscito a reagire di fronte alla sfilza di colpi vincenti piazzati da Karatsev. I match con Bublik e (soprattutto) Bautista Agut hanno influito? Sicuramente sì, perché quando si entra nella terza ora di gioco la resistenza fisica diventa basilare. E inoltre il break subìto sul 2-2 è stato duro da digerire per Jann. Tuttavia anche Karatsev nei due turni precedenti ha dovuto soffrire: 2 ore e 24 minuti per battere Evans e 2 ore e 19 in campo contro Sonego. Per questo il calo di Jannik può aver influito, ma dall’altra parte della rete c’era un giocatore che, nonostante avesse faticato tanto quanto lui per arrivare ai quarti, ha dimostrato di essere molto più brillante nella fase finale del match. Non si può far altro che applaudire.
LA CRONACA – Il primo set ha avuto un andamento abbastanza irregolare. Sinner è partito meglio e senza perdere un punto al servizio si è portato in vantaggio 3-0, sfruttando un doppio fallo di Karatsev sulla palla break. I primi segnali positivi da parte del semifinalista dell’ultimo Australian Open sono arrivati sull’1-4. Ha iniziato a lavorare l’avversario ai fianchi e ad aprirsi il campo con l’incrociato. Nonostante le ottime prime di Jannik abbiano cancellato le palle del contro-break nel settimo game, Karatsev ha recuperato lo svantaggio, trovando un buon ritmo da fondo e al servizio. Sia lui che l’azzurro si sono salvati dallo 0-30 prima di arrivare al tie-break, nel nono e decimo game.
Nel gioco decisivo è stato un mini-break nel secondo punto a decidere: il servizio ha dato una grossa mano a Jannik, mentre la risposta di Karatsev (il colpo che meglio ha funzionato nel suo match) poteva essere più incisiva. Un errore di rovescio di Aslan ha consegnato il set nelle mani dell’altoatesino. Un set davvero equilibrato, chiuso con 43 punti vinti a testa, durato 62 minuti.
Contro la prima di Karatsev, Sinner non è stato in grado di fare granché (solo 3 punti vinti). Al contrario, l’azzurro è stato spesso schiacciato dalle risposte profonde del russo. Insomma, quando Karatsev è riuscito a comandare lo scambio sin dal principio, in poche occasioni ha perso il punto. Una dinamica che ha fruttato al russo un prezioso vantaggio all’inizio del secondo set: al servizio sull’1-0, Sinner si è fatto distrarre da un time violation chiamato da Kader Nouni e alla quinta palla break da affrontare, ha perso il servizio. Per tutto il parziale il dritto di Karatsev l’ha fatta da padrone. Jannik invece è apparso un po’ troppo nervoso , incapace di mettere in difficoltà il suo avversario nei turni in risposta e troppo falloso dal lato destro. Solo sul 5-3, sol russo al servizio per chiudere, si è portato 0-30, ma il set è andato comunque a Karatsev, 6 giochi a 3.
I primi game del terzo set sono stati fondamentali per l’esito finale del match. Prima Aslan ha giocato un primo game straordinario e si è portato avanti di un break. Sinner però ha dato qui una dimostrazione di grande resistenza e applicazione, giocando a sua volta uno dei migliori game della sua partita e ha trovato il contro-break. Karatsev è andato un po’ in confusione, ma Jannik non è riuscito a cavalcare appieno il momento positivo: ha sprecato due palle break consecutive sul 2-1 in suo favore e ha subìto il colpo a livello psicologico.
Con tre non forzati ha permesso a Karatsev di mettere la testa avanti (3-2 e servizio), situazione che gli ha permesso di giocare ancor di più a braccio sciolto. Ha trovato le risposte a qualunque colpo Sinner gli abbia fatto giocare, pescando quasi sempre un vincente. Con un secondo break, il semifinalista dell’Open d’Australia ha chiuso il match in due ore e mezzo di gioco. Giocherà in semifinale anche a Dubai, dove troverà il vincente del match tra Andrey Rublev e Marton Fucsovics.
Risultati:
G. Harris vs K. Nishikori
[3] D. Shapovalov b. J Chardy 7-5 6-4
A. Karatsev b. [16] J. Sinner 6-7(5) 6-3 6-2
M. Fucsovics vs [2] A. Rublev