[8] D. Kasatkina b. [Q] M. Gasparyan 6-3 2-1 rit.
Finale un po’ amaro per il WTA 500 di San Pietroburgo che, dopo aver regalato grandi partite per tutta la settimana, si è visto di fatto privato di un degno ultimo match. Daria Kasatkina infatti conquista il trofeo sfruttando il ritiro di Margarita Gasparyan, fortemente condizionata da un infortunio alla schiena, e diventa la prima giocatrice di casa a vincere questo torneo. I problemi dell’elegante monomane russa si sono palesati in maniera evidente solo sul 4-1 nel primo set, quando Gasparyan ha chiesto l’intervento della fisioterapista. Il match non aveva certo brillato per qualità fin dall’inizio, ma i numerosi errori commessi da entrambe le giocatrici nelle prime fasi della partita sembravano più che altro imputabili alla tensione del momento.
La natura (anche) fisica delle difficoltà di Margarita però si è fatta via via più evidente col passare dei game. Dopo il medical time out infatti, Gasparyan si è sentita in dovere di forzare su ogni colpo, non potendo mantenere a lungo un ritmo alto negli scambi, e questo le ha permesso di difendersi al servizio fino alla fine del set. Viceversa però la risposta non l’ha assistita con continuità e Kasatkina ha potuto far suo il parziale col punteggio di 6-3.
Sotto di un break anche nel secondo set, Gasparyan ha lanciato il suo canto del cigno vincendo sette punti di fila e guadagnandosi addirittura tre consecutive palle del 2-1. L’incantesimo però non è durato a lungo, anche perché ormai il servizio era ridotto a mera messa in gioco della pallina, e Kasatkina ha subito ripreso il break perduto. A questo punto, Gasparyan ha deciso di fermarsi. Le sue lacrime di dolore, mentre lasciava temporaneamente il campo, hanno trovato eco quelle in quelle di gioia di Kasatkina, al suo secondo successo in questa stagione, il quarto in carriera. Si sa che una rondine non fa primavera, ma due iniziano già a far sospettare e questo titolo, giunto proprio a ridosso dell’equinozio di primavera, testimonia il ritrovato stato di forma della classe ’97. Con il successo odierno, Kasatkina si arrampicherà fino al numero 38 del ranking con un guadagno di oltre venti posizioni, ma soprattutto si attesterà al sesto posto della Race to Shenzen. Gasparyan invece potrà parzialmente consolarsi con il rientro in top 100 (sarà numero 87 con un salto di 39 posizioni), sperando che gli infortuni le diano un po’ tregua e le consentano di esprimersi come è in grado di fare.