Partita fantastica di Andrea Arnaboldi che accede ai quarti di finale del Challenger 90 di Lille (cemento indoor) battendo (6-2 5-7 6-3) il padrone di casa Antoine Hoang (n.131 ATP e testa di serie n.4), al termine di un incontro dove prima ha dominato, poi si è complicato la vita e infine ha concluso con autorità.
L’azzurro parte in quarta e ottiene subito il break, dominando con il servizio mancino e con i suoi colpi slice che schizzano via sul velocissimo tappeto del ‘Complexe Marcel Bernard’. Hoang, sottoposto a una pressione insostenibile, non riesce a organizzare il proprio gioco e in un attimo si trova a dover affidare tutte le proprie chance al secondo parziale. In cui effettivamente alza il proprio livello, riuscendo nel secondo gioco a brekkare Arnaboldi che, raggiunto telefonicamente dopo la partita, ha commentato ‘dopo un’ottima partenza mi sono un po’ distratto, anche per colpa dell’arbitro che all’inizio del secondo set mi ha inflitto un ‘warning’ francamente incomprensibile’. Così il tennista milanese è costretto alla rincorsa, che sembra completata nel nono gioco quando ottiene il contro-break. Peccato che sul 5-5 Andrea perda di nuovo il servizio, e di conseguenza anche il set.
Nel parziale decisivo Arnaboldi sale di nuovo in cattedra e riprende il comando delle operazioni: non sfrutta due palle break nel terzo gioco, lo fa invece nel settimo e fila veloce verso il traguardo, senza lasciarsi innervosire, questa volta, da un macroscopico errore dell’arbitro sul secondo match point. Sul terzo un nastro beffardo rimanda ancora la conclusione, di poco però perché il successivo è quello buono.
Nei quarti gli toccherà il belga Zizou Bergs (n.329 ATP), 21enne in forte crescita e vincitore non più tardi venti giorni fa del Challenger di San Pietroburgo. Tra di loro un solo precedente in Bundesliga, quando l’azzurro vinse al super tiebreak. ‘Il belga è in gran forma e l’unico precedente non fa particolarmente testo perché si giocò su terra outdoor’. Sarà comunque molto dura’ conclude Andrea.
Giulio Zeppieri, l’altro italiano ancora in corsa, deve invece cedere (6-3 6-4) a Jonas Forejtek (n. 326 ATP) in un match dove al ventenne ceco sono bastati un break per set per conquistare l’accesso ai quarti. Peccato perché la vittoria al primo turno contro il tedesco Oscar Otte (testa di serie n.5) aveva fatto ben sperare.
CHALLENGER 80 ZADAR
Nel Challenger 80 di Zadar (terra outdoor) Gianluca Mager, accreditato della prima testa di serie, fatica oltre due ore a liberarsi (1-6 6-4 6-1) dello spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.353 ATP) che non sarà un fenomeno ma è uno che se ti azzanna al polpaccio poi non ti molla facilmente. Il primo set scivola via velocissimo e pure il secondo sembra mettersi male. Il ligure, sotto 0-2, balla per un po’ sull’orlo dell’abisso, poi, facendo appello a tutto il suo orgoglio, riesce a ottenere il contro-break nel quinto gioco. Questo si rivelerà il turning point dell’incontro che da questo momento l’azzurro comanderà senza ulteriori affanni. Nei quarti lo aspetta lo slovacco Lukas Klein (n.276 ATP) in un incontro in cui i favori del pronostico sono tutti per Mager. Raggiunto a fine partita ci ha detto ‘Sanchez è partito molto bene e io, non conoscendolo, sono stato colto un po’ di sorpresa. Soprattutto ero un po’ macchinoso e non riuscivo a spingere. Quando finalmente ce l’ho fatta, la partita è girata a mio favore. Contro Lukas Klein non ho mai giocato ma sono convinto che non sarà un incontro facile’.
Eliminato al secondo turno Alessandro Giannessi che non riesce a sfruttare un match-point nel tie-break decisivo e dopo oltre tre ore di gioco è costretto alla resa contro il bosniaco (ma ora con base a Ravenna) Nerman Fatic (n.381 ATP).
Fuori al primo turno tutti gli altri italiani: Marco Bortolotti (bravissimo comunque a superare le qualificazioni), Gian Marco Moroni, Andrea Pellegrino e Riccardo Bonadio.
CHALLENGER 80 LUGANO
Al challenger 80 di Lugano (cemento indoor) i nostri giocatori hanno fatto purtroppo ben poca strada: Roberto Marcora e Francesco Forti non hanno infatti superato il primo turno, fermati rispettivamente dall’ostico francese Hugo Grenier (n.262 ATP) e dall’esperto ucraino Sergiy Stakhovsky (n.193 ATP). Fuori nelle qualificazioni Andrea Vavassori, cui è stato fatale il derby con Forti.