Il tabellone del primo ATP 1000 della stagione si è allineato ai quarti di finale e l’unica nazione ad avere più di un rappresentante è la Russia con il n. 2 Medvedev e il n. 8 Rublev. Degli otto tennisti ancora in gara a Miami, tre faranno il loro esordio in un quarto di finale di un Masters 1000 e sono Jannik Sinner, Sebastian Korda e Alexander Bublik, mentre chi si trova in questa situazione per la seconda volta in carriera sono Hubert Hurkacz e Andrey Rublev. L’unico giocatore ad aver già giocato i quarti di finale a Miami invece è Roberto Bautista Agut, il quale nel 2019 si arrese ad un passo dalla semifinale davanti a John Isner. Lo spagnolo ieri si è preso una sorta di rivincita battendo il gigante americano al tie-break del terzo set, annullando persino un match point e avvicinandosi sempre più al rientro il top 10.
Questo torneo di categoria 1000 è stato il quarto evento della storia dei Masters (cioè a partire dal 1990) dove nel tabellone principale non erano presenti né il numero 1 del ranking né un ex numero 1; Montecarlo 1990, Amburgo 1990 e Roma 1990 gli altri. Inoltre con l’uscita di scena di Marin Cilic per mano di Rublev il torneo di Miami perde anche il suo ultimo campione Slam, e tra gli otto tennisti rimasti l’unico ad aver vinto un torneo di questa categoria è Medvedev.
Questo torneo era iniziato con un altro dato interessante: era la prima volta da Bercy 2004 che ai nastri di partenza di un Masters 1000 non era presente nessuno tra Federer, Nadal e Djokovic. Il torneo parigino, con la sua collocazione in calendario a fine anno e precedendo di poco le Finals, rispunta fuori spesso quando si tratta di statistiche relative ad assenze illustri ma in questa occasione c’è anche un altro dato relativo all’età dei partecipanti. L’unico “veterano” rimasto in corsa è il 32enne Roberto Bautista Agut e con uno stuolo di giovincelli a fargli compagnia, si tratta del primo Masters 1000 da Bercy 2009 dove sei degli otto giocatori nei quarti di finale hanno meno di 25 anni. In quel caso furono Cilic, del Potro, Djokovic, Monfils, Nadal e Tsonga, mentre a Miami gli sbarbati sono Sinner, Korda, Tsitsipas, Rublev, Bublik e Hurkacz. lnsomma il ricambio generazionale tanto atteso da più di un lustro si sta certificando anche in uno dei tornei più prestigiosi targati ATP.