Oggi è il giorno delle semifinali a Miami, che vedranno sfidarsi Jannik Sinner e Roberto Bautista Agut alle 19, seguiti da Andrey Rublev e Hubert Hurkacz. Su Sinner si sono sprecati gli aggettivi, i paragoni e le dimostrazioni di stima (compreso il simpatico “you’re not human” di Bublik a fine partita), ma, come dichiarato da lui stesso, “il torneo non è ancora finito”.
È stato un percorso brillante quello che lo ha portato in semifinale, con annesso un pizzico di fortuna che gli ha evitato di incontrare nei quarti di finale Zverev, eliminato a sorpresa da Ruusuvuori, nel quale ha dato varie prove di una solidità mentale da veterano (la rimonta su Khachanov in quella giornata caldissima o il successo su Bublik, recuperando più volte durante il match) e di un gioco a tratti incontenibile da fondo campo. Adesso ad attenderlo c’è un cliente difficile, quel Bautista Agut reduce da una grande affermazione su Medvedev (la terza su altrettanti incontri) che, per caratteristiche, costringerà Jannik ad una partita molto dura sul piano del ritmo, sicuramente molto diversa da quella precedente contro l’estroso kazako.
C’è un precedente freschissimo, quello di Dubai di due settimane fa, portato a casa dall’azzurro in tre set di livello molto elevato, con entrambi i giocatori che hanno concluso il match con bilancio positivissimo fra winners ed errori gratuti. Per i bookmakers è favorito l’iberico, mediamente a 1,70, mentre vale 2,10 la prima finale in un 1000 di Sinner, e per chi credesse in un’altra vittoria in tre set dell’altoatesino, la quota è di 4,50 per Snai. Sarebbe la terza finale in stagione per Bautista Agut, già sconfitto a Montpellier e Doha da Goffin e Basilashvili, mentre per Sinner si tratta della quinta semifinale in carriera nel circuito maggiore, di cui due perse (le prime due con Wawrinka ad Anversa e con Zverev a Colonia) e due vinte (Sofia e Great Ocean Road, tornei poi vinti). La lista dei record battuti da Jannik, attualmente numero 24 del ranking, è in continuo aggiornamento, e speriamo vivamente di doverne aggiungere altri in serata.
Nell’altra semifinale la sorpresa del torneo Hubert Hurkacz affronta il rullo compressore Andrey Rublev, giunto fin qui senza perdere un set. Pagherebbe 4 volte la posta la prima finale a livello 1000 per il polacco, bravissimo a rigirare un match compromesso contro Tsitsipas nei quarti, con il greco sconfitto dopo essere stato avanti di un set e un break, e con un paio di palle per andare addirittura sopra di due break; in precedenza c’erano state altre due belle vittorie, sempre partendo dietro nei pronostici, su Raonic e Shapovalov per il nativo di Wroclaw, già trionfatore a Delray Beach in questa stagione, nonché vincitore in doppio proprio con Sinner al Great Ocean Road.
Per Rublev quella con Korda è stata la prima partita complicata del torneo, portata a casa con il punteggio di 7-5 7-6, ma nella quale è stato breakato in entrambi i set quando ha servito per chiuderli; il russo è a quota 20 vittorie in stagione, nella quale ha già alzato il trofeo di Rotterdam ed ha ottenuto solamente tre sconfitte, contro i connazionali Karatsev e Medvedev e contro l’altro semifinalista Bautista Agut, ma è atteso da tutti (compresi i quotisti che lo danno favorito del torneo a 1,80) al primo grande trionfo della carriera. A favore di Hurkacz l’unico precedente, risalente agli scorsi Internazionali di Roma, quando il polacco si impose in tre set nel secondo turno.
Luca Chito
***Le quote sono aggiornate alle 10 di venerdì 2 aprile e sono soggette a variazione