Francesca Schiavone torna ad allenare, rimettendosi in gioco nel circuito dopo la malattia. L’ex campionessa del Roland Garros sarà nell’angolo di Petra Martic (numero 21 al mondo) per i prossimi appuntamenti sull’amata terra rossa. Il debutto del nuovo binomio tecnico è in programma a Istanbul la prossima settimana, prima tappa di un tour che comprenderà Madrid, gli Internazionali e lo Slam parigino. A 41 anni, dopo aver sconfitto un cancro al sistema linfatico, Schiavone riannoda così il filo della sua seconda carriera.
Nel 2019, infatti, aveva affiancato Caroline Wozniacki prima di essere costretta allo stop forzato dai problemi di salute. A dicembre 2019, quando l’incubo è stato messo alle spalle, aveva esplicitato il desiderio di allenare un tennista italiano e di essere particolarmente stimolata dall’ipotesi di affiancare Simona Halep. Il piano di rientro è stato chiaramente complicato dalla pandemia, ma il suo 2020 è stato comunque riempito dall’attività sul campo con i giovani, dalla pubblicazione del libro autobiografico “La mia rinascita” e da un progetto imprenditoriale nella ristorazione milanese.
Al richiamo del campo, però non poteva resistere. Accettando anche una sfida tecnica interessante. Martic, in Turchia, ha vinto nel 2019 l’unico titolo di una carriera ripartita nel 2017 dopo un brutto infortunio alla schiena (qui ne ha parlato a Parigi, un paio d’anni fa, con il nostro Ilvio Vidovich). Il miglior risultato a livello Slam sono stati proprio i quarti di finale a Parigi, nel 2019, anno concluso al numero 14 del ranking. Nel tormentato 2020 la trentenne di Spalato ha raggiunto un paio di semifinali (Dubai prima dello stop, Palermo alla ripresa), mentre la stagione in corso è iniziata sottotono con appena quattro partite vinte. La scelta di farsi seguire da Schiavone si può chiaramente leggere come il tentativo di cambiare passo in vista della campagna d’Europa sul rosso.