[2] M. Berrettini b. [3] A. Karatsev 6-1 3-6 7-6(0)
Ha rispettato le aspettative la prima sfida in carriera tra Matteo Berrettini e Aslan Karatsev. Il tennista romano vince una partita estremamente lottata contro uno dei tennisti più in forma del circuito, domato alla distanza nonostante il ritorno ai suoi livelli dal secondo set in poi. Il tennista russo arrivava alla partita con i favori del pronostico, grazie alla grande semifinale vinta contro Novak Djokovic, ma con una condizione fisica precaria. Dubbi risolti dalla prestazione in crescendo del tennista russo. Qualche punto di domanda anche per Matteo, reduce dalla partita vinta agevolmente contro Daniel ma che da troppo manca a partite ad alta intensità. Anche qui il nostro tennista ha risposto al meglio, mostrando ottimi segnali soprattutto dal punto di vista fisico in vista dei prossimi tornei.
Il tennista russo sicuramente non è al meglio, ma il tennis espresso da Berrettini fa di tutto per tenere la testa di Karatsev sotto l’acqua. Il numero 27 del mondo non è sicuramente a suo agio nella fase difensiva e si vede da subito nei turni di servizio di Berrettini. L’italiano comanda spesso il gioco lasciando pochissimo margine di manovra a Karatsev, che sembra avere poche idee su cosa fare. Il break arriva proprio per due gratuiti gravi di Karatsev, costretto a giocare il classico colpo in più dall’ottima difesa di Berrettini. Il tennista italiano continua a tenere un livello pressoché perfetto al servizio, causando un calo di tensione di Karatsev. Il semifinalista degli Australian Open si lascia un po’ andare e concede il secondo break consecutivo, e Berrettini chiude per 6-1 un primo set ampiamente dominato.
La scossa per Karatsev arriva finalmente nel secondo set. Un calo di tensione costa caro al tennista italiano, che concede il fianco al ritorno di Karatsev e viene breakkato nel primo game. Il russo è un giocatore che vive di fiammate e ora sembra finalmente giocare sciolto il suo tennis a basso margine d’errore. Ora è Karatsev a dettare le redini della partita e si guadagna una nuova palla break nel settimo game, ricacciata da Berrettini col solito servizio. Il tennista italiano riprende fiducia nel suo gioco e si guadagna due chance per rimettere in pari la partita. Non sono abbastanza per piegare la resistenza di Karatsev, che alza la cilindrata dei suoi colpi e scampato il pericolo chiude senza problemi il secondo set, in cui ha mostrato parte dell’incredibile livello della partita di ieri contro Djokovic.
Il buon momento di Berrettini continua nel terzo set, e la partita è diventata davvero godibile per l’alto livello di entrambi. In avvio la prima occasione è di Berrettini, che sfrutta il suo back insidioso. Il russo è freddissimo sulla palla break e due risposte sbagliate non impossibili di Berrettini spazzano via il pericolo. L’appuntamento con il break è solo rimandato, due errori grossolani di dritto di Aslan valgono altre due palle break per il numero 10 del mondo, che converte grazie al terzo errore grave del suo avversario, in questo caso un doppio fallo.
La chance non viene sfruttata da Matteo, che commette anche lui due brutti errori al momento di confermare il break e con uno splendido rovescio il russo rimette in pari la partita. L’equilibrio per ora regna sovrano, con entrambi che dalla metà del secondo set stanno esprimendo un livello di tennis alto, anche se Karatsev sembra avere per qualcosa di più da fondo. Il rovescio, di solito handicap di Berrettini, è quello che lo porta a match point con due ottimi colpi offensivi. Sul match point è il “solito” Karatsev ad annullare, con l’aiuto della prima di servizio. Il russo deve soffrire un altro po’ ai vantaggi ma riesce a trascinare la partita al tie-break.
I buoni propositi del dodicesimo game si rivedono nell’inizio straripante di tie-break di Berrettini. Dopo l’errore gratuito del russo è una palla corta a generare il comodo smash di Matteo che vale il 3-0. La partita sostanzialmente finisce qui. Karatsev va totalmente nel pallone dopo un tentativo di back grossolanamente sbagliato e chiude molto male una partita ben giocata, subendo 7 punti consecutivi da Berrettini. Il tennista italiano vince così il suo quarto titolo in carriera, il terzo sulla terra battuta, il primo da Stoccarda 2019. Oltre al titolo anche lo scalpo di lusso di Karatsev, quest’anno sconfitto solamente da Djokovic, Thiem, Korda e Tsitsipas.