[2] M.Berrettini b. T. Daniel 6-1 6-7(5) 6-0
Con qualche patema di troppo, per come si erano messe le cose, Matteo Berrettini conquista la quinta finale della sua carriera nel circuito maggiore battendo nella semifinale del torneo di Belgrado il giapponese Taro Daniel, in tabellone come lucky loser e numero 126 del mondo (guadagnerà 14 posizioni con questo risultato).
Berrettini ha avuto lungamente la partita in pugno, dilagando a proprio piacimento nel primo set e dominando almeno fino al 5-3 in suo favore il secondo, dopo aver avuto sul 3-1 anche due palle del doppio break. A un certo punto però il tennista romano è calato in intensità e ha favorito il ritorno del suo avversario, che lo aveva battuto nell’unico precedente di Istanbul (sempre su terra) nel 2018, torneo che poi il giapponese avrebbe vinto. Con caparbietà, Daniel ha portato il set al tie-break vincendolo poi sette punti a cinque. La rimonta ha però bruciato le energie mentali del tennista giapponese che nel terzo set non ne aveva più e Berrettini, tornato centrato e attento, ha avuto vita facile chiudendo con un rotondo 6-0.
Sarà una finale difficilissima domani quella contro il russo Arslan Karatsev, vera e propria rivelazione di questa stagione che ha battuto nella prima semifinale il padrone di casa Novak Djokovic al termine di una vera e propria maratona. Vedremo se Berrettini avrà le armi per fronteggiare la potenza del tennista russo. Non ci sono precedenti tra i due finalisti.
MATTEO DILAGA NEL PRIMO SET – Daniel è un giapponese atipico che proprio sulla terra rossa gioca il suo miglior tennis, e si intuisce dai primi scambi; Berrettini deve subito annullare una palla break nel game d’apertura. Fortunatamente il servizio gli viene in soccorso, arrivano due ace consecutivi e il tennista romano tiene la battuta. Daniel cerca molto il rovescio di Berrettini, notoriamente il colpo più debole del suo avversario. Il giapponese riesce anche a trovare molta profondità ma difetta in continuità e in varietà di colpi rispetto a Matteo. Così il giapponese manca due palle per l’1-1 e con un gratuito di rovescio concede subito il break al n.10 del mondo. Berrettini spreca anche una palla del 4-0 e poi fa leva sull’efficacia del proprio servizio, soffre alla battuta solo nel quinto gioco – vinto ai vantaggi – e dopo un altro break nel sesto game chiude senza alcun problemi il primo parziale (6-1) in 35 minuti. La differenza di classifica si è vista tutta in questo primo set, Matteo sembra di un’altra categoria.
MATTEO ALLUNGA MA POI SPRECA – Nel secondo set la musica sembra non cambiare. Berrettini centra subito il break ma poi inspiegabilmente si rilassa, non sfrutta in due occasioni (sul 2-0 e sul 3-1) due palle per il doppio break di vantaggio e si incarta sul più bello, dopo aver difeso senza problemi il servizio fino a quel momento. Matteo va a servire sul 5-4 ma Daniel lascia andare il braccio e con un paio di risposte molto aggressive centra il contro-break (è il primo turno di battuta ceduto da Berrettini nel torneo). La testa di serie n.2 del torneo ha subito la palla per tornare di nuovo avanti di un break, ma tira un risposta di diritto fuori di tre metri e alla fine Daniel mette la testa avanti per la prima volta nel match. Il giapponese nel momento cruciale ha saputo tirare fuori il meglio di sé e con caparbietà si è rimesso in gioco. Berrettini accusa il colpo, barcolla, ma porta il set al tie-break. Qui però Daniel controlla dall’inizio alla fine. Va subito avanti di un mini-break, si fa riprendere sul 4-4 ma Berrettini sbaglia un paio di diritti di troppo e Daniel trasforma il primo set point sul 6-5 chiudendo con uno smash. Si va al terzo, un (bel) po’ a sorpresa.
DANIEL CROLLA DOPO LA RIMONTA – È chiaro che, per come è finito il secondo set, qualche brivido adesso attraversa la schiena dei tifosi italiani. Berrettini però si prende una pausa fisiologica e al rientro in campo gioca come se nulla fosse accaduto. Ricomincia a macinare punti con il servizio e quando deve rema con sacrificio da fondo campo. Daniel invece paga lo sforzo soprattutto mentale della bella rimonta del secondo set e alla distanza crolla. Matteo centra il break nel secondo gioco e dal 30-30 del terzo game infila 11 punti consecutivi che rappresentano una sentenza per il successo finale. Daniel non racimola nemmeno un game e il 6-0 finale vale a Berrettini l’accesso alla 171° finale ATP della storia del tennis italiano, la quarta del 2021 dopo le due di Sinner (vittoria a Melbourne contro Travaglia, sconfitta a Miami) e quella vinta da Sonego a Cagliari. La terza, addirittura, nel solo mese di aprile.
Queste le dichiarazioni di Matteo Berrettini a fine match: “Ho visto il match precedente (quello di Djokovic, n.d.r.), hanno giocato benissimo e battere Novak a casa sua non è mai facile. Io mi sento bene e non vedo l’ora di scendere in campo domani. Sono contento perché ho avuto una bella reazione nel terzo set, non è mai facile non pensare a quello che è appena accaduto”. Matteo tornerà a disputare una finale a quasi due anni da quella vinta sull’erba di Stoccarda contro Auger-Aliassime.