Un solido Alexander Zverev ha sconfitto in due set l’austriaco Dominic Thiem e si è regalato l’ottava finale in un Masters 1000, la seconda a Madrid dove cercherà di bissare il titolo conquistato nel 2018 e incrementare il numero di titoli ATP, che al momento sono 14 (tre dei quali sono Masters 1000). Ad attenderlo ci sarà il nostro Matteo Berrettini, in quello che sarà il quarto faccia a faccia tra i due; il tedesco che conduce 2-1 ma sulla terra battuta il bilancio è pari.
Zverev è raramente prodigo di parole in conferenza stampa, ma per ovvi motivi è un giocatore particolarmente sereno e soddisfatto quello che abbiamo ascoltato dopo la vittoria in semifinale: “Ho giocato due grandi match (contro Thiem e Nadal, ndr). Quello di oggi è stato un po’ disturbato dal vento, ma ho giocato bene e spero di farlo anche domani, non è ancora finita”.
Proprio il possibile avversario in finale – la conferenza si è svolta prima della sfida tra Berrettini e Ruud – ha regalato un siparietto divertente tra il Direttore Scanagatta e Zverev, animando una conferenza un po’ monotona. Ubaldo ha prima sottolineato la facilità con cui ha sconfitto gli avversari nei turni precedenti (Sascha non ha ancora perso un set nel torneo), poi gli ha chiesto cosa si aspettasse in caso di finale contro Berrettini. Pronta risposta del tedesco che, divertito, ha rigirato la domanda al direttore: “Tu cosa ti aspetti?”, incalzandolo per avere una risposta. Il direttore ha candidamente affermato “Che tu perda un set contro Berrettini”, ma l’affermazione non ha trovato molto d’accordo il tedesco, che ha continuato comunque a sorridere per stare al gioco.
Poi è tornato serio, per parlare di Matteo: “Sta giocando molto bene questa settimana. L’ho visto giocare nei quarti, contro Garin, quando ha vinto 11 game di fila: era quasi ingiocabile, per la potenza dei colpi e per il servizio. Sarà difficile”. D’altra parte, anche Berrettini si è espresso in termini molto simili e ha detto di ricordare soprattutto una cosa dell’ultimo precedente di Shanghai 2019 vinto dal tedesco: che rispondere al servizio di Zverev è davvero difficile.
In chiusura di conferenza stampa, Zverev ha provato a spiegarsi l’assenza di domande in tedesco con una considerazione che ripete spesso: “Non sono interessati a me in Germania”. Non è un mistero che il suo rapporto con la stampa tedesca non sia idilliaco.
Articolo a cura di Giuseppe Di Paola