La finale del Challenger 80 di Biella 5 ha visto il trionfo del peruviano Juan Pablo Varillas, che ha avuto facilmente la meglio (6-3 6-1) sull’argentino Guido Andreozzi (n.197 ATP, ma n.70 nel 2019) che praticamente non è mai riuscito ad entrare in partita. Il Davisman peruviano ottiene immediatamente il break, facendogli subito capire che per lui non sarà un pomeriggio facile. Il contro-break di Andreozzi nel quinto game è un fuoco di paglia, perché Varillas si riprende ben presto il maltolto e incamera il primo set. Il 25enne peruviano parte a razzo anche nel secondo parziale e si prende un doppio break di vantaggio. I tentativi di recupero dell’argentino non portano a nulla, anche perché con il 38% sulla prima di servizio di solito non si va molto lontano. Con questa vittoria, Varillas ottiene anche il suo best ranking al n.133 ATP.
Nel torneo piemontese il miglior italiano è stato Federico Gaio, sconfitto ai quarti da Collarini. Fuori all’esordio Giustino, Giannessi, Vanni, Napolitano e Lorenzi.
CHALLENGER 100 PRAGA
Tallon Griekspoor, n.1 d’Olanda, vince il suo terzo trofeo Challenger superando in finale 5-7 6-4 6-4 il tedesco Oscar Otte (n.161 ATP), al termine di una finale molto combattuta e durata oltre due ore. Il primo set fila via liscio fino al 6-5 per Otte, e mentre tutti stanno già pensando al tie-break, il tedesco piazza in un attimo ben quattro vincenti con cui si aggiudica il primo set. Per tutta risposta, Griekspoor saggia la consistenza del terreno a colpi di racchetta. Anche il secondo parziale sembra mettersi male per l’olandese che nel quarto gioco perde il servizio e va sotto 3-1. Tutti in doccia? Nemmeno per sogno, la reazione di Griekspoor è veemente e la regola dei servizi salta completamente (alla fine si conteranno nove break). Si va così al terzo e decisivo set in cui la battaglia è all’ultimo colpo fino a che, sul 4-4, Otte perde nell’ordine il servizio, la calma (distrugge anche lui la racchetta) e la partita. La vittoria porta a Griekspoor anche il best ranking al n.130 ATP e il consolidamento della leadership olandese, distanziando di 24 posizioni Botic Van De Zandschulp.