Reilly Opelka ha conquistato la sua prima semifinale in un Masters 1000, sconfiggendo Federico Delbonis per 7-5 7-6 (2) in un’ora e 41 minuti corredata dai soliti 18 ace (22 vincenti al servizio in totale).
Si tratta di un risultato per certi versi sorprendente: se è vero che entrambi sono arrivati ai quarti in maniera inaspettata, Delbonis era 15-4 sulla terra europea (qualificazioni incluse), 20-7 sul rosso nel 2021, e si era qualificato per tutti i 1000 europei, riuscendo sempre a vincere dei match anche nel main draw. Opelka invece, prima di Roma, aveva vinto solo due match su terra in carriera nel circuito maggiore e non aveva battuto neanche un Top 200 in stagione, arrivando da sei sconfitte di fila. Il big server ha dunque conquistato la sua prima semifinale 1000 dopo averne già sfiorata una a Cincinnati/New York 2020, quando si era ritirato per infortunio nei quarti contro Tsitsipas.
Con la sua mise da Jackson Pollock a pesca di trote, Opelka ha cercato soprattutto servizi esterni all’inizio, sacrificando un po’ di velocità (relativamente, ça va sans dire), una scelta che gli sarebbe potuta costare, perché è stato molto impreciso nel primo colpo dietro al servizio: nel terzo gioco ha sbagliato due dritti e un rovescio, trovandosi 0-40; un servizio vincente e due ace hanno però tolto le castagne dal fuoco. Il primo dei due ace è stato una seconda in kick al centro dal rimbalzo icaresco:
Tennis TV ha poi misurato il rimbalzo del kick più carico dell’americano a 2,14 metri. Non che Delbonis non sia abituato a contribuire agli attentati contro la già malridotta ozonosfera, ben lungi, come mostra questa grafica sull’altezza media del suo famigerato lancio di palla:
Delbonis è sembrato avere un’idea molto precisa di come far male all’avversario, tenendo le risposte basse e invitandolo spesso a picchiare con il rovescio in cross, su cui il suo dritto ha retto senza troppi affanni, cambiando in lungolinea al momento giusto senza cercare di strafare (nei primi sette giochi ha messo a segno un solo vincente contro i 10 di Opelka, stesso score anche nei non forzati) – dietro al suo servizio l’argentino non ha mai sofferto, vincendo 20 dei suoi 21 punti.
Tie-break dunque? No, perché sul 5-6 Opelka è riuscito a trovare due risposte profonde che l’hanno portato 15-30, a due punti dal set. Delbonis ha cercato di difendersi insistendo con la curva mancina, ma quando si è trovato costretto a cambiare ha sbagliato malamente un rovescio lungolinea, concedendo un set point. L’argentino si è salvato con servizio e smorzata, ma ne ha dovuto concedere un altro su una risposta lungolinea di Opelka, che ha chiuso il set con un passante di dritto in corsa – va sottolineato che l’americano ha fatto punti solo contro la prima dell’avversario, che si è fermata a 186 chilometri orari di media.
Nel secondo set i due hanno continuato a servire molto bene, concedendo quattro punti a testa nei primi otto game. Sul 4-4, però, Opelka ha commesso il suo primo doppio fallo per il 15-30, e ha concesso una palla break quando una risposta incrociata di Delbonis l’ha costretto a cercare un rischioso dritto lungolinea. Lo statunitense si è tuttavia salvato con una prima al corpo che Delbonis non è riuscito a controllare, e ha tenuto per il 5-4. Ancora una volta, lo statunitense ha giocato il suo miglior game in risposta sul 6-5 in suo favore, portandosi a due punti dal match con un buon attacco di dritto chiuso a rete, ma stavolta Delbonis ha preso l’iniziativa ed è venuto a prendersi il punto a rete, ancorché in maniera un po’ fortunosa.
Il tie-break si è dunque concretizzato stavolta, ma non ha avuto storia: Opelka ha preso il mini-break di vantaggio sul 2-0, trovando profondità da dietro e obbligando Delbonis all’errore di rovescio, e ha allungato in maniera definitiva con una risposta potente che gli ha aperto il campo per il dritto. Sul 5-2 Delbonis ha spinto con costrutto sul rovescio dell’avversario, obbligandolo ad un passante difficile; Opelka ha risposto presente, infilandolo in cross, e ha chiuso sul punto successivo quando il recupero in back dell’argentino si è fermato in rete.