Buona la prima per Serena Williams sui campi del Tennis Club Parma, vestito a festa – pur con le porte chiuse – per accogliere le sorelle più famose della storia del gioco. L’ex numero uno del mondo ha battuto con il punteggio di 6-3 6-2 una coraggiosa Lisa Pigato, alla sua primissima apparizione in un main draw, e si è guadagnata l’ottavo contro Katerina Siniakova (facile vittoria su Clara Tauson, 6-1 6-3). La 17enne di Bergamo si era stra-guadagnata il tabellone principale battendo in rimonta Kung e Samsonova e ha ben figurato anche oggi, pur travolta dalla maggiore potenza dell’avversaria.
Serena non vinceva un match sulla terra battuta in una città diversa da Roma e Parigi dal lontano 2015, quando si recò a Bastad fresca di titolo a Wimbedon, vinse agilmente il primo turno contro Bonaventure e poi mancò di disputare il secondo turno per un acciacco al gomito. Se qualcuno si sta domandando per quale motivo, da detentrice di tutti i Major e in piena corsa per il Grande Slam (ma sappiamo tutti come sarebbe andata a finire a New York) Serena avesse deciso di spezzare la transizione da erba a cemento per giocare un torneo minore su terra battuta, beh, è una domanda più che lecita. La scelta era apparsa bizzarra già nel 2013, anno in cui vinse il torneo, ma lo fu ancor di più due anni dopo. Serena aveva probabilmente firmato un contratto, anche se riesce difficile immaginare in che modo il torneino svedese si sia potuto permettere l’ingaggio della numero uno del mondo. Effettivamente la statunitense aveva in programma di partecipare anche nel 2014, salvo rinunciare proprio all’ultimo.
La decisione di fare un salto quest’anno in Emilia Romagna, invece, è strettamente tennistica. “Non ho pensato neanche per un secondo di saltare la stagione su terra“, ha raccontato Serena in conferenza prima del torneo. L’inattesa sconfitta all’esordio a Roma ha reso necessaria la ricerca di altri match prima di Parigi, che quest’anno dista dagli Internazionali d’Italia due settimane invece che una. C’è più tempo per entrare in forma, in soldoni.
MEF Tennis Events, che organizza il torneo, avrà esitato giusto quel paio di secondi prima di infiocchettare due wild card per Serena e Venus, entrambe impegnate in questa seconda giornata di incontri (il torneo era iniziato già domenica). Così come non ha esitato Lisa Pigato prima di chiedere, pur tenera ed emozionata, una foto a Serena per immortalare la prima grande emozione di una carriera che le auguriamo luminosa.
Il torneo ha però perso subito Venus Williams, eliminata in tre set dalla slovacca Schmiedlová. Vinto di pura esperienza il primo set (7-5), Venus è stata condizionata da un problema fisico con l’andare del match e ha chiuso praticamente senza servizio, rimettendo a malapena la palla in campo. Per motivi non ben identificati, che verosimilmente hanno a che vedere con il vento che oggi spirava sui campi di Parma, la statunitense ha espresso anche una curiosa lamentela al giudice di sedia specificando di ‘non poter controllare Dio‘.
Divertente e… lapalissiano, ma né questo né il cuore mostrato nell’annullare i due match point del game conclusivo sono stati sufficienti a evitare la sconfitta. Sembrano più i (quasi) quarantuno anni che un vero infortunio, ma lode a lei per averci provato fino in fondo. Non ne avrebbe bisogno, ma lo fa ugualmente.
Nel frattempo si era ben disimpegnata l’altra vincitrice delle qualificazioni Martina Di Giuseppe contro la giapponese Hibino (7-5 7-6); la trentenne nata a Roma affronterà agli ottavi Qiang Wang, che resiste in top 50 nonostante non vinca due partite di fila dal febbraio 2020 (Fed Cup esclusa). Quest’anno è stata già sconfitta due volte da giocatrici italiane, da Paolini in uno dei tornei preparatori all’Australian Open e da Errani al primo turno dello Slam (in circostanza anche rocambolesche).
A confezionare un altro ottavo interessante ha contribuito la vittoria di Sloane Stephens (7-6 6-4) ai danni della diciannovenne McNally, prima eliminata di un contingente USA insolitamente nutrito (otto atlete, un quarto dell’intero tabellone; ne restano in gioco sei). Stephens sfiderà Daria Kasatkina, che a sua volta aveva eliminato Hsieh in uno degli incontri disputati domenica.
A Parma c’è un sole gradevole e anche qualche spettatore a riempire la tribunetta allestita all’uopo dal circolo emiliano; sono prevalentemente soci del circolo e ingressi elargiti dagli sponsor, dal momento che le norme anti-Covid non hanno consentito la vendita di biglietti al pubblico. Meglio di nulla, e le giocatrici sembrano apprezzare. “Ovviamente è diverso dal solito, ma c’è una bella atmosfera“, ha detto Serena, augurandosi al contempo che si possa tornare presto alla normalità.