da Parma, il nostro inviato
Il secondo titolo in carriera per Coco Gauff arriva, meritatissimo, nel posto giusto. Sui campi del Tennis Club di Parma, decorato dai cartelloni di Barilla che sponsorizza il torneo e la stessa diciassettenne statunitense, Coco Gauff ha dominato la concorrenza per tutta la settimana confermandosi anche in finale contro Qiang Wang (6-1 6-3). Si tratta per lei del secondo titolo in carriera dopo quello vinto a Linz nel 2019.
La finale ha confermato tutto ciò che avevamo visto a Roma e poi questi giorni in Emilia Romagna: Coco è già una tennista estremamente strutturata per la terra battuta in termini di velocità di palla, gestione delle rotazioni e scelte di gioco. Non fa moltissime cose diverse ma le fa sempre in modo ponderato, attenuando di rado la pressione da fondo campo. Non ha paura che il punto si allunghi e cerca sempre di giocarlo alle sue condizioni. Sui punti importanti, che questa settimana sono andati quasi sempre dalla sua parte, non manca mai il c’mon per far sentire la voce alla propria avversaria.
Nel primo set, senza girarci troppo attorno, Wang non l’ha mai praticamente mai vista. Pur senza commettere particolari errori, la cinese non è mai riuscita a pareggiare la profondità dei colpi di Gauff, che è volata sul 5-1 in una mezz’oretta scarsa. Nel game conclusivo è sembrato per un attimo umana quando è finita sotto di tre palle break, ma l’attimo successiva si era già ricomposta e ha chiuso il set senza offrire altri spiragli.
L’ultima – nonché unica di portarsi avanti nel punteggio – occasione del match per Wang è arrivata nel quarto game in forma di palla break. In realtà è come se non fosse mai arrivata, perché Gauff ha scaricato sul campo un rovescio lungolinea dal centro del campo che l’allieva di Pat Cash ha potuto soltanto guardare. Scampato il pericolo, Gauff è andata a segno nel game successivo approfittando di un dritto sballato della sua avversaria. La partita è sostanzialmente finita lì e non è passato molto tempo prima del sorriso di Coco, che poco dopo aver alzato le braccia al cielo è corsa verso il suo box, presidiato da papà Corey e da due co-allenatori dell’accademia di Mouratoglou per un tenero abbraccio.
Lo stesso che a fine premiazione si è consumato tra Qiang Wang e Pat Cash, che è ancora un omone con due bicipiti così e ha fatto scomparire la sua allieva tra le braccia.
La sensazione di oggi è che a Coco Gauff non manchi moltissimo per essere competitiva anche per i grandi titoli, quantomeno sulla terra battuta ma probabilmente anche su un cemento non particolarmente rapido. Intanto sulla terra di Parma ha la possibilità di diventare la più giovane giocatrice a vincere sia in singolare che in doppio nello stesso torneo da quando ci riuscì Sharapova, a 17 anni e 55 giorni, sull’erba di Birmingham. Al termine delle premiazione è infatti cominciata la finale di doppio: Gauff e McNally opposte a Jurak/Klepac.
Da lunedì Gauff sarà numero 25 del mondo, cinque posizioni in meno di oggi, con la sicurezza di avere una testa di seria a Parigi. E con la sicurezza (o quasi) di essere vicina, molto più vicina di ieri, al livello delle giocatrici più forti del mondo.