Dei sei italiani, equamente ripartiti tra i due tabelloni femminile e maschile, impegnati oggi nelle qualificazioni del Roland Garros, solamente due hanno ottenuto l’accesso al terzo e decisivo turno, segnatamente Alessandro Giannessi e Elisabetta Cocciaretto. Il primo ha vinto un match piuttosto equilibrato contro Tallon Griekspoor con il punteggio di 7-5 7-5. Giannessi è stato bravissimo a recuperare in extremis il primo set, trovando il break proprio nel momento in cui l’avversario stava servendo per far suo il parziale sul 5-4 e vincendo anche i successivi due giochi. Dopo una lunga interruzione per pioggia sul 2-2 nel secondo set, l’italiano ha annullato due pericolose palle break, nel settimo e nell’undicesimo game, prima di piazzare la zampata decisiva sul 6-5. Al prossimo turno si giocherà l’accesso al tabellone principale contro Francisco Cerundolo.
Grande vittoria anche per Elisabetta Cocciaretto contro la statunitense Francesca Di Lorenzo. L’azzurra ha sofferto molto nel primo set, che l’ha vista prima condurre 4-2 e poi costretta a salvare un set point sul 6-5, quando Di Lorenzo era al servizio per vincere il parziale. Giunta al tie-break, ha scavato un solco tra lei e l’avversaria vincendo piuttosto agevolmente per sette punti a tre. Nel secondo set invece non c’è stata partita: Cocciaretto ha subito strappato il servizio alla statunitense, che ha avuto quattro chance di effettuare un immediato contro-break senza però riuscire a convertirle. Il contraccolpo psicologico per le tante occasioni sciupate si è fatto sentire per Di Lorenzo che ha conquistato appena tre punti nei successivi quattro game, subendo un severissimo bagel. Tra Cocciaretto e il main draw del Roland Garros rimane ora soltanto Xiying Wang.
CHI HA PERSO – Per quanto riguarda il capitolo sconfitti, sono state piuttosto nette le sconfitte degli altri due rappresentanti rimasti in gara nel tabellone maschile. Andrea Pellegrino ha trovato un ostacolo insormontabile in Carlos Alcaraz, diciottenne spagnolo in rapidissima ascesa. Le chance dell’italiano si sono di fatto concentrate nelle primissime fasi di entrambi i parziali. Pellegrino ha infatti avuto una palla break nel primo gioco dell’incontro e una nel secondo del secondo set, che se convertite avrebbero forse potuto mettere un po’ di pressione ad Alcaraz. Al di là di queste chance, il predominio del giovane spagnolo è stato piuttosto evidente ed è ben riassunto dal 6-1 6-2 che ha chiuso il match. Molto male anche Thomas Fabbiano che ha racimolato appena due giochi in poco più di un’ora contro lo spagnolo Carlos Taberner. L’azzurro ha recuperato immediatamente il break subito in apertura, ma dall’1-1 non ha più tenuto il passo dell’avversario che ha facilmente preso il sopravvento nel match.
Molto più equilibrati invece i match femminili con Sara Errani che è stata eliminata dopo due ore e venti minuti di battaglia da Nuria Parrizas Diaz. La bolognese ha vinto un lottato primo set per 6-4, ma ha poi perso con identico punteggio il secondo parziale, che si è aperto con ben cinque break consecutivi. Nel set decisivo Sara si è ritrovata sotto 3-0 con due break di svantaggio, ha tentato la rimonta fino al 3-2, ma ha poi finito per perdere i successivi tre game e con essi la partita.
Sconfitta in due set invece per Martina Di Giuseppe, che ha dato tutto ma non è riuscita a spuntarla contro Rebecca Sramkova. Qualche rammarico rimane, soprattutto per il primo set nel quale l’azzurra è andata a servire per chiudere sul 5-4, dopo aver mancato due palle del doppio break sul 3-1, ma ha poi subito il ritorno dell’avversaria, cedendo al termine di un tie-break molto tirato. Anche nel secondo set Di Giuseppe ha avuto una chance per scappare avanti di un break nel sesto gioco, ma non l’ha sfruttata e è stata poi lei a perdere la battuta sul 4-4. Nel gioco finale, l’italiana ha annullato un match point e si è procurata una palla break per rientrare in partita, ma ancora una volta non è stata in grado di convertirla e si è arresa al secondo match point.
Giannessi e Cocciaretto non saranno in campo nella giornata di giovedì, bensì in quella di venerdì.