Avevamo definito il torneo di Strasburgo un’utile sgambata per Bianca Andreescu in vista del Roland Garros, considerati i due mesi e mezzo passati lontano dalle competizioni dalla canadese e la scarsissima pratica di quest’ultima on clay. Quando si parla di Bianca, ormai lo sappiamo, è tuttavia complicato fare troppi progetti. La numero sette WTA prima ha superato il secondo turno giocando una buona partita con Maryna Zanevska, poi, in conferenza stampa, ha annunciato il ritiro dal torneo per colpa dell’addominale dolente. “Ho giocato due ottime partite qui a Strasburgo – ha detto Bianca -. Purtroppo servendo nel secondo set ho sentito tirare un muscolo a livello dell’addome, credo non sia nulla di grave, ma preferisco non rischiare in vista del Roland Garros“.
Andreescu, che nel corso del secondo set ha dovuto rimontare un break di svantaggio, ha comunque vinto per la prima volta in carriera due match consecutivi nel tabellone principale di un evento WTA su terra, portando il misero ammontare totale sul rosso nel circuito principe a tre: l’unica altra partita vinta prima di approdare in Alsazia risaliva al primo turno del Roland Garros 2019, quando sconfisse Marie Bouzkova per poi rinunciare al secondo round a causa di uno dei tanti infortuni che ne stanno minando la giovane carriera. La rinuncia della prima testa di serie in gara offre un’autostrada direttissima verso la semifinale a chi uscirà con il successo dall’incontro tra Shuai Zhang e Sorana Cirstea, in campo nel pomeriggio.
Nella giornata di ieri ha lasciato Strasburgo anche la seconda testa di serie Jessica Pegula, gran sorpresa del primo terzo di stagione ma ancora a disagio sul mattone tritato. La numero 29 WTA da Buffalo è stata respinta in due da Arantxa Rus, che la segue di cinquantacinque posizioni nel ranking ma che sulla terra battuta ha pur sempre raggiunto un quarto turno al Roland Garros, nel 2012. In grave difficoltà al servizio – 32% di realizzazione con la seconda palla, cinque break subiti -, Pegula ha subito la maggiore propensione ai campi lenti della biondissima collega, e le serviranno altri stage per essere competitiva anche in queste condizioni.
Ha invece vinto una maratona allucinante la testa di serie numero sette Shelby Rogers, emersa da una zuffa furibonda da tre ore e ventitré minuti con Christina McHale. Rogers ha sprecato un match point sul sei-cinque nel tie break del secondo che le avrebbe consentito di prevalere in due, nonché di risparmiarsi sessanta minuti di supplementare fatica, e ha dovuto a sua volta schivarne uno nel decimo game del terzo in battuta, prima di vincere con relativo agio gli ultimi due giochi e il pass per il secondo turno, dove l’attende Julia Nieminer: la tedesca, brava a superare in due Diane Parry nella sfida tra qualificate di giornata, ha conquistato il primo successo della carriera in un main draw di livello WTA. Chiudiamo con un altro ritiro, quello a cui è stata costretta da un problema all’anca destra la campionessa dell’edizione 2013 Alizé Cornet, comunque già sotto di un set e due break con Magda Linette.
Risultati:
Primo turno
[7] S. Rogers b. C. McHale 7-5 6-7(6) 7-5
[Q] J. Nieminer b. [Q] D. Parry 6-4 6-3
A. Rus b. [2] J. Pegula 6-4 6-4
[WC] H. Tan b. A. Van Uytvanck 6-4 6-4
Secondo turno
[1] B. Andreescu b. [Q] M. Zanevska 6-1 6-4
[8] M. Linette b. A. Cornet 7-6(2) 3-0 (Rit.)