Justine Henin, intervistata dal giornalista belga Yves Simon per Sud Presse, ha espresso i suoi pronostici per questa tanto attesa edizione 2021 del Roland Garros. La quattro volte campionessa del Roland Garros vede ancora Rafa Nadal favorito per il 14° titolo, ma qualcuno che bussa alle sue spalle c’è: “Certamente resta il favorito” dichiara Justin, “ma è incalzato dagli altri. Ha vinto Barcellona e Roma ma non ha avuto una preparazione serena, ha dovuto salvare un match point contro Tsitsipas a Barcellona, due contro Shapovalov a Roma. Ma ovviamente qui a Parigi resta il favorito, ricordiamo l’anno scorso, in un’edizione organizzata in ottobre con il freddo, è arrivato qui senza grande preparazione e ha vinto senza neanche perdere un set!“.
Chi potrebbe essere il più insidioso per Rafa? Henin considera Tsitsipas “il più grande pericolo per Nadal“. E Djokovic allora? “È difficile da valutare in questo momento. Ha acquisito ulteriore sicurezza vincendo l’Ausralian Open ma, da allora, non è riuscito ad essere molto costante, con la scelta sorprendente di saltare Madrid e Barcellona (torneo che per la verità Nole ha giocato solo due volte in carriera, ndr)”.
Henin, e questa è una gran bella investitura, sembra parecchio affezionata a un ragazzo italiano coi capelli rossi. “Mi piace tanto Jannik Sinner. È vivace ciò che propone in campo, per me il suo gioco è un ‘coup de coeur” [ho un debole per il suo tennis, ndr], si intuisce che ha un buon entourage che gli procura stabilità. Trovo che stia producendo un tennis molto audace. Tuttavia, penso non sia ancora del tutto pronto per vincere una prova dello Slam ma è costante dalla ripresa e può fare molto male agli avversari, è da tenere d’occhio!“.
E Roger Federer? “È da tanto che non lo vediamo in uno Slam, ma non l’abbiamo certo dimenticato. Uno Slam senza Roger non ha lo stesso gusto, anche se prima o poi dovremo abituarci a una generazione post Federer”.
Tra le ragazze, la favorita della Henin per quest’edizione del French Open è la n. 1 del mondo Ashleigh Barty: “Non ho mai nascosto che questa giocatrice mi piace molto. Ha un tennis fantastico, sa fare tutto, è sempre bello da vedere“. Che dire della campionessa in carica, Iga Swiatek? “È una delle mie tenniste preferite, ho un debole per il suo tennis. Non sarà facile difendere il titolo, è ancora giovane e dovrà affrontare la prima grande pressione della carriera“.
Arriva poi un commento sul beniamino del tennis belga, David Goffin, che al primo turno affronterà Lorenzo Musetti. Il 30enne di Liegi, nonostante sia ancora 13° in classifica grazie ai meccanismi protettivi messi in atto negli ultimi mesi, stenta a ritrovare continuità e i più alti livelli in campo. Tuttavia, l’ex n. 7 del mondo viene da una bella vittoria a Montecarlo contro Sascha Zverev e ha conquistato il torneo di Montpellier sconfiggendo in finale Bautista Agut. “Eppure“, ammette Henin, “è difficile da seguire e da comprendere. Ho commentato il torneo di Montecarlo, in cui ha battuto Zverev dopo un ottimo match, ha vinto a Montpellier ma, per il resto, non ha brillato. Ha alti e bassi e penso che abbia le possibilità di fare meglio di così. Ed è frustrante, soprattutto quando pensiamo al livello raggiunto nel 2017 quando ha battuto Nadal e Federer al Masters! Vorrei un po’ di reazione da parte sua. Non riesco a capirlo del tutto“.
Nel frattempo, per affrontare il Roland Garros, Goffin si è allenato negli ultimi giorni proprio con Roger Federer. A proposito degli allenamenti con lo svizzero, David ha espresso a Yves Simon tutta la gioia di rivedere Roger nel circuito: “Non lo vedevo da tempo, ci eravamo incrociati rapidamente a Doha, adesso abbiamo giocato qui quasi due ore. Gli scambi sono rapidi perché fa caldo e secco. È bello rivederlo così, in forma e incisivo, anche se sappiamo che il suo obiettivo è Wimbledon. Molte cose sono cambiate dal nostro primo incontro [al Roland Garros] nel 2012, io ora ho 30 anni, lui ne ha 40. Spero che possa giocare ancora per dieci anni!“.
Goffin ha parlato anche di Musetti: “È davvero molto bravo e molto a suo agio su questa superficie. Essendo giovane, forse si sente invincibile! Sarà una partita difficile, anche se ‘scoprirà’ i match al meglio dei cinque set (distanza sulla quale Lorenzo non ha mai giocato, ndr). Dovrò colpire la palla molto presto, tagliare gli angoli e giocare d’anticipo per non lasciargli il comfort nel colpire. Per questo devo ritrovare fluidità. Concentrazione, gioco di gambe e creatività: queste sono le chiavi per me“.