In un’altra giornata ricca di incontri al Roland Garros una delle grandi sorprese la porta a termine Henri Laaksonen, che supera in maniera piuttosto netta lo spagnolo Roberto Bautista Agut. Il tennista svizzero ma finlandese di nascita ha preso da subito il comando della partita, imponendo il suo ritmo ad un Bautista estremamente falloso e poco a suo agio anche in difesa. Il tennista spagnolo chiude la sua esperienza in terra francese con un bottino di 5 doppi falli e un saldo negativo di 8 tra vincenti e non forzati, un po’ poco vista la caratura dell’avversario.
Da rimarcare comunque la prestazione di Laaksonen, che ha conquistato quasi sicuramente la miglior vittoria della carriera. Ben 53 vincenti che lo proiettano al terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. Nonostante la delusione poche conseguenze di classifica per Bautista-Agut, che difendeva il terzo turno dello scorso e che non ha mai offerto grandissime prestazioni al Roland Garros.
Lo sfidante di Laaksonen sarà Kei Nishikori. Il tennista giapponese ha ripetuto la maratona del primo turno contro Giannessi superando il russo Karen Kachanov in cinque set. Anche oggi le ore di gioco sono state praticamente quattro, per un totale di otto tra i primi due turni. Oggi però l’ex finalista degli US Open ha dovuto rimontare un set di svantaggio per poterla portare al quinto, dove è stato l’unico ad avere palle break. La resistenza di Khachanov finisce al momento di servire per il match, il russo si scioglie e consegna a Nishikori l’ennesimo quinto set vinto della sua carriera. Ora il bilancio totale del giapponese in un quinto set Slam è di 23 vittorie su 28 incontri.
Non è stata l’unica partita al quinto set di questa quarta giornata di torneo. La rimonta più incredibile è sicuramente quella di Laszlo Djere, che nel derby serbo contro Miomir Kecmanovic rimonta due set di svantaggio e vola al terzo turno di uno Slam per la seconda volta in carriera, entrambe avvenute nella cornice del torneo parigino. Il campione in carica del 250 di Pula sfiderà al terzo turno Alexander Zverev, che ha non ha ripetuto i patemi del primo turno e ha superato in tre set il russo Roman Safiullin.
Vittoria netta anche per il norvegese Casper Ruud, che supera il tennista polacco Majchrzak in tre set sempre in controllo. Discorso nettamente diverso per il suo avversario di terzo turno Alejandro Davidovich Fokina, che ha dovuto lottare duramente per superare il qualificato olandese Van de Zandschulp. Il tennista spagnolo si è portato davanti di due set e un break, ma le avvisaglie del possibile crollo c’erano state già da prima. Fokina infatti era stato il primo a cedere il servizio in entrambi i due set vinti. Dopo aver perso per 6-2 il quarto set lo spagnolo è riuscito a rimettere in carreggiata la partita e consolidando il vantaggio iniziale di un break è riuscito a chiudere una partita vinta che si era fatta estremamente complicata.
Continua la marcia del grande favorito della parte bassa del tabellone, Stefanos Tsitsipas. Il tennista greco ha superato lo spagnolo Pedro Martinez in tre set molto più lottati di quanto dica il risultato. Tsitsipas, nonostante le ottime percentuali al servizio, ha dovuto salvare ben 15 palle break, perdendo il servizio almeno una volta per ogni set. Lo scarso rendimento alla battuta di Martinez ha agevolato il lavoro del greco, che al prossimo turno troverà un sorprendente John Isner. Il tennista statunitense è in una forma sorprendente questa settimana, agevolata anche dalle condizioni che alcuni definiscono tra le più veloci di sempre per la terra battuta.
Isner ha battuto il serbo Filip Krajnovic in tre set, aiutato dalla cifra impressionante (per la superficie) di 23 ace. Sulla carta il tennista greco dovrebbe vincere senza troppi problemi, ma attenzione a Long John, che se trova la giornata è pericoloso su qualsiasi superficie. Un altro big server sta facendo le sue fortune sulla terra rossa di quest’anno, Reilly Opelka. Il tennista del Michigan, reduce dalla semifinale di Roma, raggiunge il terzo turno del Roland Garros per la prima volta in carriera e per la seconda volta assoluta in uno Slam battendo lo spagnolo Jaume Munar, molto più avvezzo alla terra battuta dell’americano. Opelka, che ha delle qualità sottovalutate in risposta rispetto allo stereotipo del grande battitore, troverà il vincente della sfida tra Tommy Paul e Daniil Medvedev.