Spesso accade che gli entusiasmi di un grande traguardo facciano perdere la misura, ma è davvero difficile non utilizzare i superlativi per quello che sta facendo Lorenzo Musetti. A soli 19 anni, da esordiente nel tabellone principale di uno Slam, si è spinto fino agli ottavi di finale del Roland Garros dopo aver vinto un derby spettacolare ed entusiasmante con Marco Cecchinato, risoltosi solo al quinto set.
“È stata una partita difficile, lo sapevamo; Marco stava giocando bene e Lorenzo forse un po’ la sentiva” ha dichiarato a caldo Simone Tartarini, il coach di Lorenzo che stiamo sentendo quotidianamente per compilare una sorta di diario del primo Slam di Lorenzo (che gli sta portando piuttosto bene!). Ecco l’audio della breve intervista col direttore Scanagatta.
“Lorenzo è partito male“, ha continuato Simone, “mentre l’altro giocava molto bene e quindi Lorenzo non riusciva a fare gioco, era sempre sotto nello scambio. Poi è riuscito a spingere un po’, metterci un po’ di energia e girare l’inerzia del match. Poi tanta sofferenza; il quarto set sembrava stanco di testa, nel quinto era sotto 15-40 e non era facile, è stato veramente bravo a breakkare, a proseguire, a spingere in risposta. Poi alla fine un po’ di palpitazioni – come al solito: 0-40 un errore di dritto che poteva evitare. Però è stato veramente bravo”. Sui colpi spettacolari che ha regalato: “Quella volée dietro la schiena, qualche bel rovescio lungolinea, davvero tutto il repertorio. Oggi tanta roba“.
Dai prodigi di Lorenzi Musetti è rimasto ammaliato anche il direttore Scanagatta, che in attesa del match di Berrettini ha registrato un commento a caldo sulle vittorie di Musetti e Sinner. “Mi sono entusiasmato, sia per Musetti che per Cecchinato: hanno giocato in maniera pazzesca.