Conciliare scuola e sport, anche se sei un campione di livello internazionale, in Italia è tutt’altro che semplice e facile. Di sicuro negli Stati Uniti si ha un… green pass molto più agevolato, se sei un atleta di calibro internazionale come lo è, ad esempio, il giovane tennista di Carrara Lorenzo Musetti che con il suo straordinario talento ha impressionato il mondo del tennis nei giorni (e nei mesi) scorsi.
Il caso di Lorenzo, recente protagonista a soli 19 anni degli Internazionali di Francia al Roland Garros e di un match straordinario con il n.1 del mondo Novak Djokovic, che si è visto spostare all’ultimo momento la data dell’esame di maturità linguistica al liceo parificato di Cecina per un problema del presidente della commissione esaminatrice che era tenuto anche a presiedere altrove un’altra commissione e non poteva avere il dono dell’ubiquità, ne è l’ultima riprova. Nessuno l’ha fatto apposta, ma si è data per scontata la presenza del presidente di commissione il 16 giugno. E scontata non era. A seguito di questo inatteso slittamento, Musetti non potrà allenarsi come avrebbe voluto (e dovuto) per preparare l’importantissimo torneo di Wimbledon.
Ma si è ritrovato a dover saltare i quattro tornei sull’erba che lo precedono nelle due prossime settimane (Halle o Queens dal 14 al 20 giugno, Maiorca o Eastbourne dal 20 al 26 giugno) e a dover far trasformare – grazie al coinvolgimento di un’intera comunità di amici – un campo di calcio del circolo Junior Tennis di San Benedetto (a una trentina di km da La Spezia) in uno di erba ben rasa per tentare di prendere confidenza con il tennis erboso made in Brit con il rischio di qualche buchetta pericolosa per le caviglie che sui perfetti prati dell’All England Club di certo non si corre.
Qualcuno ricorderà anche quanto accadde al portiere del Milan e della nazionale Gigio Donnarumma che di fronte a mille difficoltà nel 2017, quando preferì giocare l’Europeo under 21, decise di abbandonare l’impresa scolastica e l’esame di maturità e si rifugiò – si fa per dire – a Ibiza sollevando un mare di polemiche, soprattutto dopo che la presidente della commissione disse che la sua richiesta di spostare la data dell’esame aveva rallentato gli esami per altri 57 studenti. Dopo mille polemiche Donnarumma ottenne poi il diploma di ragioneria un anno dopo (voto 70 su 100) presso l’istituto Enrico Fermi di Castellanza.
A Musetti era stato detto che il suo esame avrebbe dovuto svolgersi il 16 giugno, quindi non si era iscritto ai tornei di quella settimana pensando di poter fare uno dei due della successiva. Quando gli hanno comunicato, qui a Parigi, che l’esame sarebbe slittato al 21 giugno, era troppo tardi per iscriversi sia a Halle sia al Queens e le wild card (gli inviti speciali) erano già stati assegnati. E diventava impossibile giocare quelli della settimana dopo.
Da sabato Musetti, classe 2002 e secondo più forte diciannovenne del mondo nelle classifiche mondiali (n.61 da lunedì) dietro a Sinner che è sei mesi più vecchio, si allenerà sul campo da calcio. Il 21 darà l’esame, il 23 cercherà di andare a Wimbledon per prepararsi là. Ma le autorità di Wimbledon hanno stabilito che se sull’aereo di linea che atterrerà nel Regno Unito ci fosse anche un solo passeggero positivo, i tennisti presenti su quell’aereo sarebbero costretti all’isolamento e di conseguenza non potrebbero partecipare ai Championships. Un bel rischio!
Djokovic si è offerto di portare con il suo jet privato, ma in partenza da Maiorca dove si troverà, Musetti e il suo coach Simone Tartarini. Intanto Musetti, alle prese con quelle infiammazioni articolari che lo hanno praticamente costretto alla resa nel finale dello splendido match con Djokovic, sta pian piano riducendo la dose degli antinfiammatori. Ma preparare un esame di maturità in queste condizioni, con tutte le preoccupazioni del caso, è tutt’altro che semplice. Anche i campioni, a volte, hanno vita dura quando c’è di mezzo la scuola. In Italia più che altrove.