È ancora Novak Djokovic a compiere l’impresa sui campi del Roland Garros. Nella seconda semifinale del French Open, Rafa Nadal ha perso la sua terza partita in 16 anni al Roland Garros: 2 volte su 3 a eliminarlo da Parigi è stato proprio Nole. Il numero uno del mondo ha vinto in 4, rimontando dopo il 6-3 iniziale di Rafa. È il primo giocatore a vincere un match contro Nadal al Roland Garros dopo aver perso il primo (lo spagnolo aveva vinto i primi 97) e il primo a batterlo in una semifinale qui al Bois de Boulogne.
Sono serviti 3 set a tavoletta a Djokovic per superare un Nadal non al meglio, ma capace di issarsi a set point anche in un terzo set che avrebbe potuto tranquillamente perdere. “È stata assolutamente la miglior partita a cui ho preso parte qui al Roland Garros” ha esordito Djokovic nella conferenza stampa post-partita. “È anche nella top 3 delle partite che ho giocato in tutta la mia carriera, considerando la qualità del tennis giocato, sfidando il mio più grande rivale, sul campo in cui ha dominato negli ultimi 15 anni. L’atmosfera era davvero elettrica, con enorme supporto per entrambi i giocatori. Incredibile”.
Nadal e Djokovic sono stati anche in grado di sovvertire le regole anti-Covid, perché al pubblico presente sugli spalti dello Chatrier è stato consentito di restare oltre le 23, orario in cui in Francia scatta il coprifuoco: “Sono contento che il pubblico abbia potuto restare. Ho sentito che c’è stata una deroga speciale e hanno consentito al pubblico di restare. È stata una di quelle notti e di quelle partite che ti ricorderai per sempre”.
Eppure l’inizio di match aveva ricordato la partita persa molto nettamente nella finale di ottobre, vinta 6-0 6-2 7-5 da Rafa. Nole si è ritrovato sotto 5-0, ma ha comunque risposto presente e non è andato molto lontano dal livellare il set, tornando on serve: “Non ero troppo nervoso anche se ero sotto 5-0, perché avevo un feeling migliore rispetto alla finale dell’anno scorso. Mi sentivo meglio e colpivo meglio la palla. Il livello di top spin che ti arriva dal suo dritto è impressionante. Ma io ero pronto mentalmente e fisicamente. Ero motivato. Dopo lo 0-5 ho trovato il mio ritmo e anche dopo il 3-6 non mi sono guardato indietro. Sentivo di essere nel match”.
Ad attender Djokovic in finale c’è Stefanos Tsitsipas, battuto un mese fa a Roma in semifinale, 4-6 7-5 7-5. Fu un match di grande qualità, dove Stefanos si trovò avanti di un break in entrambi i set e arrivò a servire per il match sul 5-4 del terzo. Inoltre si sfidarono anche nella semifinale del Roland Garros 2020 e vinse Djokovic 6-1 al quinto. Il greco sentirà la pressione della sua prima finale Slam e il peso delle 3 ore e 37 giocate contro Zverev in ‘semi’. Novak ha invece giocato oltre 11 ore negli ultimi tre match: “Non sono il ragazzo più fresco in questo momento” ha ammesso. “Ma la cosa buona è che ho un giorno libero per recuperare e pensare al mio prossimo avversario. Mi godrò questa vittoria un po’, anche se non ho tanto tempo. Ci penserò domani, ora è tempo di riposare e sperare di essere in forma per competere per cinque set contro un ragazzo in gran forma”.
A fine conferenza c’è stato anche un elogio per il 13 volte campione Nadal, il Re di Parigi che ha abdicato dopo 6 anni: “È difficile trovare parole che non siano superlativi per ciò che ha conquistato Rafa al Roland Garros. Ha perso solo 3 volte qui nella sua intera carriera e gioca da 20 anni. Questo parla per sé. Ogni volta che scendi in campo contro di lui sai che dovrai scalare il monte Everest per vincere. Ho cercato di prendere gli aspetti positivi della partita vinta nel 2015 e ha funzionato. Ma questo è uno di quei match che sento vedrà ricordato per tanto tempo, non solo perché ho vinto, ma perché l’atmosfera e l’occasione era molto speciale”.