Barbora Krejcikova ha conquistato il suo primo Slam battendo Anastasia Pavlyuchenkova per 6-1 2-6 6-4 in un’ora e 58 minuti. Incredibile ascesa per la tennista ceca, che è entrata fra le prime 100 giocatrici al mondo solo lo scorso ottobre e suggella così una striscia di 12 vittorie consecutive che l’ha vista trionfare due volte in tre settimane sul suolo transalpino, prima a Strasburgo e poi sul palcoscenico decisamente più importante dello Chatrier. Peccato per Pavlyuchenkova, alla prima finale Slam alla cinquantaduesima partecipazione: la russa ha rimontato un set, ma dalla fine del secondo ha risentito di un problema alla coscia sinistra che ne ha limitato la mobilità per tutto il parziale decisivo.
Krejcikova, che ha trionfato alla sua quinta partecipazione Slam, salirà al quindicesimo posto del ranking, ed è stata premiata dalla connazionale Martina Navratilova; domani giocherà anche la finale di doppio in coppia con Siniakova, cercando una combinata che a Parigi non accade dal 2000, quando a riuscirvi fu Mary Pierce. “La partita è stata molto equilibrata, Anastasia è una grande campionessa”, ha detto durante la premiazione. “Ho sempre sognato di vincere un titolo così, di fronte a grandi campioni del mio Paese come Martina Navratilova e Jan Kodes. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine perché mi danno la forza per lottare su ogni palla, e sono contenta che il mio idolo Justine Henin ora sappia chi sono!” Non è mancata una dedica a Jana Novotna, grande campionessa ceca scomparsa nel 2017 e sua mentore per circa tre anni.
IL PERCORSO
Krejcikova è entrata in Top 50 a marzo grazie alla finale nel WTA 1000 di Dubai contro Muguruza, e al momento è al best ranking di N.33. Ha raggiunto questa finale alla sua quinta partecipazione Slam, ma l’esperienza ad altissimi livelli non le manca in assoluto: ha giocato tre finali Slam in doppio femminile (due vittorie nel 2018 a Parigi e Londra e una finale quest’anno a Melbourne) e tre nel misto (vincendo le ultime tre edizioni dell’Australian Open).
La ceca era reduce da una striscia vincente di 11 partite (solo Badosa e Gauff hanno più vittorie su terra di lei nel 2021), avendo vinto il suo primo torneo in carriera a Strasburgo subito prima del Roland Garros, come detto. Durante quest’ultimo ha perso il primo set giocato contro Krystina Pliskova per poi viaggiare spedita fino alla semifinale con vittorie su giocatrici come Svitolina e Stephens. Nel match di giovedì contro Sakkari ha salvato un match point sul 3-5 del terzo set prima di spuntarla per 9-7.
I trascorsi di Pavlyuchenkova sono invece molto diversi, visto che ha raggiunto la sua prima semifinale (e finale) alla cinquantaduesima partecipazione in un Major, come detto, con sei sconfitte ai quarti prima di questo exploit. Fino ai giorni scorsi la carriera della russa era considerata un filino sotto le attese, visti i tre titoli Slam a livello juniores, ma il suo record contro le migliori fa capire che il DNA sia sempre stato da campionessa: ha infatti battuto 37 Top 10, il numero più elevato per una tennista che non abbia mai raggiunto la Top 10.
Il suo best ranking è di N.13 (raggiunto nel lontano 2011), ranking che il Roland Garros 2021 le permetterà di avvicinare: lunedì salirà al N.19. Come la sua avversaria veniva da un gran momento di forma, avendo vinto 10 delle sue ultime 11 partite (ha raggiunto la semifinale a Madrid), e durante le due settimane a Porte d’Auteuil si è visto: ha infatti vinto tre partite al terzo contro avversarie più quotate, servendo un bagel a Sabalenka prima di rimontare Azarenka e la sua partner di doppio Rybakina, continuando a colpire Wawrinkamente senza curarsi dello scorrere del tempo.
I CONFRONTI DIRETTI
Quello di oggi è stato il primo confronto fra le due in singolare, anche se Krejcikova è avanti 2-0 in doppio. Proprio in questa specialità hanno rischiato di incontrarsi in semifinale: Pavlyuchenkova ha perso ai quarti insieme a Rybakina contro Linette/Pera, poi slavate da Krejcikova/Siniakova in semi.
IL MATCH
PRIMO SET – Krejcikova è partita con grande nervosismo, perdendo subito la battuta con due doppi falli e cercando principalmente di non sbagliare. In risposta ha invece verticalizzato molto bene, procurandosi una palla del contro-break, ma Pavlyuchenkova l’ha tratta in inganno con uno slice corto. La ceca ha però iniziato ad usare efficacemente il dritto tagliato per aprirsi il campo e spingere, e ha contro-breakkato quando Pavlyuchenkova le ha restituito la svista, giudicando lungo un campanile della ceca.
I colpi liftati e vari di Krejcikova hanno costretto Pavlyuchenkova a coprire molto più terreno, dando sovente alla ceca il comando dello scambio (13 vincenti a 7 Krejcikova nel set, 16-6 negli scambi sopra i quattro colpi). Passata la tensione iniziale, la classe 1995 non ha dato punti di riferimento alla russa, salendo a doppia palla break con una smorzata; Anastasia le ha reso la pariglia per salvare la prima, mentre sulla seconda ha scheggiato un micron di riga con un rovescio lungolinea coraggioso. Due errori di rovescio hanno però dato il 3-1 alla ceca.
La prima di Pavlyuchenkova non ha minimamente disturbato Krejcikova (3/13 con il colpo all’inizio), andando in totale confusione e concedendo lo 0-40 nel sesto game con uno smash in rete. La palla corta l’ha salvata nella prima occasione, ma la profondità del rovescio di Krejcikova l’ha costretta a sbagliare un dritto, mandando Barbora a servire per il set. La russa è riuscita a portarsi 0-30, ma Krejcikova ha trovato due servizi slice perfetti, e ha chiuso il set su una risposta lunga dell’avversaria in appena 31 minuti.
SECONDO SET – Pavlyuchenkova ha cercato di proporre maggiore varietà all’inizio del parziale, sia in termini di direzioni che di ritmi, ma inizialmente la sua difficoltà nel creare punti con il servizio è tornata a manifestarsi. Già nel primo game Krejcikova ha affettato a volontà con lo slice ed è salita a palla break con una risposta vincente di dritto in cross, ma Anastasia si è salvata con uno schiaffo al volo di dritto ed è riuscita a tenere su due rare risposte sbagliate dalla ceca.
A quel punto il match è girato completamente. La russa si è sbloccata, e nel game successivo si è portata sullo 0-30 con due vincenti di dritto (una risposta lungolinea ed un passante incrociato), conquistando la tripla palla break con una smorzata, l’unico colpo che ha funzionato sin dall’inizio. Pavlyuchenkova ha sbagliato due dritti, ma ha poi breakkato con un vincente di rovescio lungolinea. La russa ha trovato molto più spesso la botta al centro da destra, e questo le ha permesso di essere molto più aggressiva con i colpi in uscita dal servizio, soprattutto sulla diagonale di rovescio, dove ha dominato: 4 vincenti senza errori per la russa, 0 vincenti e 5 non forzati per la ceca. Nel sesto game è arrivato l’allungo decisivo: Krejcikova ha salvato due palle break, ma ha poi commesso un doppio fallo regalandone una terza, e non è riuscita a gestire la risposta di Pavlyuchenkova.
Nel finale di set è arrivato il momento che ha forse deciso il match. Krejcikova è riuscita a recuperare il break, contenendo il passivo, ma soprattutto Pavlyuchenkova ha avuto un problema fisico, accusando un dolore alla coscia sinistra. Pesantemente fasciata, la tds N.31 si è messa giustamente a tirare tutte le risposte per muoversi meno, e la cosa le ha inizialmente portato bene: Krejcikova, sotto pressione, ha sbagliato una palla corta, concedendo un set point sfruttato dalla russa con un rovescio vincente.
TERZO SET – Krejcikova si è presa un lungo toilet break, ma una volta tornata in campo è sembrata completamente scollegata, commettendo diversi non forzati a inizio scambio, non riuscendo così a testare la tenuta fisica della sua avversaria. Dopo un primo game negativo, però, la ceca ha iniziato a ritrovare la risposta, pungolando l’avversaria al corpo per due volte e portandosi 15-40 nel terzo gioco con una palla corta di dritto, salendo poi 2-1 e servizio su un doppio fallo della russa. Pavlyuchenkova ha continuato a rispondere bene, però, e si è portata 0-40 nel gioco successivo: Krejcikova si è salvata prima con smorzata-lob e poi con un bellissimo contropiede bimane, ma ha ceduto quando la russa ha intelligentemente alzato la traiettoria per poi chiudere con lo sventaglio.
Con il passare dei minuti, però, Pavlyuchenkova è calata visibilmente, forse risentendo dell’infortunio: è riuscita a ritrovare la velocità con la prima, usando tre servizi vincenti per tirarsi fuori da un 15-30 nel quinto gioco, ma nel turno successivo è stata molto lenta in uscita dal servizio, concedendo il break a zero su due vincenti, uno per parte, di Krejcikova.
La ceca è sembrata ritrovare l’equilibrio interiore, e ha rintuzzato l’aggressività in risposta dell’avversaria con i lungolinea: tenuto il servizio, si è portata a due punti dal match con un vincente di dritto, ed è salita a doppio match point con uno splendido rovescio incrociato che è schizzato sulla riga. Pavlyuchenkova ha controllato bene il primo a partire da un buon servizio al centro, mentre sulla seconda Krejcikova ha messo lunga una risposta su una seconda non irresistibile. Sul proprio servizio, Barbora si è portata a due punti dal titolo con un bello scambio in manovra, e si è procurata due championship point con un dritto inside-in dopo aver costretto la russa a staccare la mano in allungo verso sinistra. Ha commesso un doppio fallo sul primo, ma sul secondo Pavlyuchenkova ha messo appena lungo un rovescio, chiudendo la partita.
I NUMERI DELLA VITTORIA
Krejcikova è la terza unseeded a vincere a Parigi dopo Swiatek ed Ostapenko, e la prima ceca a vincere a Parigi da Mandlikova (all’epoca cecoslovacca) nel 1981; Navratilova ha vinto il titolo quando era già cittadina americana. Per lei è il secondo titolo della sua carriera alla quarta finale: fino ad un mese fa non ne aveva mai vinto uno. Krejcikova è la diciottesima giocatrice in attività a vincere uno Slam, la sesta campionessa consecutiva del Roland Garros a conquistare il suo primo Major qui a Parigi.