Per la prima volta dal 2016, per la quarta volta dal 2005, non ci sarà Rafa Nadal a disputare la finale del Roland Garros. Il merito è tutto di Novak Djokovic che è riuscito a sconfiggerlo in semifinale e che si giocherà da favorito il titolo, eventualmente il suo secondo a Parigi, contro Stefanos Tsitsipas.
Il bello del tennis è che ogni partita è differente dalla precedente. Lo stesso Djokovic visto prima in grande difficoltà contro Lorenzo Musetti, poi molto nervoso per una possibile rimonta di Matteo Berrettini, detronizza Rafa. Lo stesso Nole che aveva iniziato la stagione sul rosso perdendo contro Daniel Evans e Aslan Karatsev, offre una prestazione da incorniciare contro il padrone della terra rossa da più di un decennio. A conferma che quell’urlo esagerato alla fine del match contro Berrettini era sicuramente liberatorio per il pericolo scampato, ma anche e soprattutto un urlo di battaglia già rivolto al migliore del mondo su questa superficie.
Djokovic è l’unico ad aver battuto due volte Nadal a Parigi e due volte Federer a Wimbledon. Giocherà la ventinovesima finale Slam, cercando il sigillo numero 19, per arrivare a un solo titolo di distacco da quei due nella classifica all time. E per diventare il primo tennista (in Era Open) capace di vincere almeno due volte tutti gli Slam.
Il bello del tennis è anche che una finale tra un diciotto volte campione Slam ed un debuttante va comunque giocata e vinta. E che lo sfidante, di molto sfavorito, paradossalmente dovrebbe essere contento di incontrare Djokovic invece che Nadal. Tsitsipas ha conquistato con merito la prima possibilità di alzare un trofeo di uno Slam, bloccando al quinto set la rimonta di un Sasha Zverev entrato troppo tardi in partita, anche facilitato da un break quasi regalato dal greco a inizio terzo set. Un torneo quasi perfetto quello del ventiduenne ateniese – che oltre a quelli in semifinale ha concesso solo un set a John Isner – e una stagione da incorniciare, nella quale guida la classifica delle vittorie ottenute in generale (quella in finale sarebbe la quarantesima) e delle vittorie sul rosso (a quota 22). Stagione in cui ha spaventato i migliori: lo stesso Nadal a Barcellona e Djokovic a Roma. Maturità crescente, talento completo e indiscutibile. Futuro più che roseo. Anche con una sconfitta, sarebbe un Roland Garros più che positivo per il nuovo numero 4 al mondo.
Per i quotisti di Snai il titolo per Djokovic, sarebbe il settimo degli ultimi 11 slam giocati, vale 1,30, mentre la prima volta per Stefanos pagherebbe 3,50. Favorito il 3-0 per il serbo a 2,55 su Better, seguito dal 3-1 a 3,60 e dal 3-2 a 5,40. Per Bet365 vale 4 che la partita vada al quinto set.
SNAI | BET365 | BETTER | ||
N. DJOKOVIC | S. TSITSIPAS | 1,30 – 3,50 | 1,30 – 3,50 | 1,29 – 3,50 |
I precedenti non lasciano ben sperare Tsitsipas, in svantaggio 5-2 e sconfitto negli ultimi quattro incroci. Inoltre Djokovic ha vinto tutti e tre i precedenti sulla terra rossa, fra i quali la semifinale della scorsa edizione parigina in cui si impose 6-1 al quinto. Ma l’ultimo scontro fra i due, nei quarti di finale di Roma di meno di un mese fa, è stato all’insegna di un grande equilibrio, con l’ellenico avanti di un set e 4-2 nel secondo set, e poi ancora incapace di chiudere quando ha servito per il match sul 5-4 nel terzo, con il serbo vincitore 7-5 nei due set finali dopo oltre tre ore.
Sarà interessante vedere quanto peserà l’eventuale emozione per la prima finale slam di Tsitsipas da un lato, e dall’altro quanto peserà l’eventuale stanchezza fisica e psicologica di Djokovic dopo la grandissima impresa in semifinale.
***Le quote sono aggiornate alle 21 di sabato 12 giugno e sono soggette a variazione