“Il serbatoio si è svuotato, quasi completamente“. Sceglie una metafora efficace, Kiki Bertens, per annunciare la fine della corsa. Il 2021 sarà l’ultimo anno della sua carriera, con tre appuntamenti da rispettare: “Giocherò Eastburne, Wimbledon e Tokyo – il suo programma -, per poi valutare se avrò le energie per tirare ancora fino al termine della stagione. Farò il possibile per terminare nel migliore dei modi“. Il percorso della migliore tennista olandese – tutt’ora al numero 20 WTA, è stata quarta del mondo -, si chiuderà quindi a nemmeno 30 anni. Pagando il conto ai guai fisici che l’hanno tormentata nel 2020, con i dolori al tendine d’Achille che l’hanno costretta ad operarsi nello scorso mese di ottobre.
Nel circuito è rientrata a marzo, senza però mai avvertire buone sensazioni: ko al primo turno a Doha, Dubai, Miami e al Roland Garros, con in mezzo una sola partita vinta al primo turno di Madrid. Ad aprile ha portato un punto all’Olanda nella prima sfida di Billie Jean King Cup contro la Cina, salvo ritirarsi nella giornata successiva per infortunio. Alla capitale spagnola è legato il ricordo più bello e più recente, con il trofeo sollevato nel 2019 alla Caja Magica. In un curriculum da dieci tornei vinti in singolare e altrettanti in doppio, spiccano anche la semifinale del Roland Garros raggiunta nel 2016 e quella del Masters di Singapore nel 2018.
NUOVE PRIORITÀ – “Ho sempre preteso molto da me stessa – scrive Bertens su Instagram -, ma ora non sono più soddisfatta di quanto riesco a dare in allenamento. Inoltre mi sento pronta ad aprire un nuovo capitolo della mia vita“. In una precedente intervista, aveva confessato come il lungo stop per la pandemia le avesse fatto apprezzare tutto ciò che si può vivere al di fuori del circuito. Tra i desideri legittimi e non nascosti, anche quello della maternità. Al sito ufficiale della WTA ha aggiunto: “Ne ho parlato con il mio staff, con Elise Tamaela e con mio marito Remko, prendendo questa decisione dopo Parigi. Non voglio continuare con qualcosa che sta diventando frustrante, voglio essere io a decidere quando fermarmi e alle mie condizioni“.
Solo dopo l’Olimpiade, quella che è stata una delle più forti giocatrici su terra degli ultimi anni deciderà se affrontare la stagione del cemento americano. Al momento, non sembra essere una sua priorità. E l’ipotesi di salutare nel torneo a cinque cerchi risulta affascinante. “Sono contenta di vivere l’Olimpiade con Demi (Shuurs, sua compagna di doppio) – ha concluso – per lei è un sogno esserci arrivata. Speriamo di fare qualcosa di bello insieme, per un momento da condividere con le persone a cui tengo di più. Sarebbe bello chiudere così“.