L’anno scorso c’eravamo divertiti poco a commentare gli outfit di quello strano Roland Garros d’autunno, tra collezioni già viste e obbrobriosi scaldamuscoli per difendersi dalle rigide temperature. Quest’anno si è fortunatamente tornati alla normalità. Le stelle del tennis hanno potuto sfoggiare vestiti preparati appositamente per l’occasione dai grandi brand. E noi siamo ben lieti di poterveli commentare: tra mise degne della cornice parigina e rovinose cadute di stile.
Rafa Nadal – Nike
A Parigi Rafa abbandona il pantaloncino bianco che su di lui sta sempre benissimo, per un lugubre nero che proprio fortuna non gli porta. Nike ha cercato di ravvivare l’outfit con la classica maglietta fluo, in questa occasione gialla, ma senza ottenere un risultato originale, anzi. Da salvare assolutamente però le scarpe che possono diventare le sneakers di tendenza del marchio americano per questa estate 2021. Su di esse fa bella mostra il numero 13, ovvero come tutti ben sapete gli slam parigini vinti fino a oggi da Nadal. Nota positiva quindi in questa sconfitta per Rafa, la possibilità di riutilizzare questo riuscitissimo modello anche per il Roland Garros 2022. In fin dei conti come le Loro Altezze Reali, Kate Middleton e Letizia di Spagna, insegnano non c’è niente di più chic di un capo riciclato in più occasioni. (Chiara Gheza)
Serena Williams – Nike
Finalmente una scelta vincente per Serena. A Parigi, quest’anno, la campionissima statunitense sfoggia un outfit decisamente azzeccato. Innanzitutto il colore: quel verde tra la menta, il pistacchio e leggermente fluo rispecchia il tennis di carattere ed esplosivo della 23 volte campionessa Slam. E poi spicca benissimo sull’ocra della terra, creando un mix di colori vivaci che annunciano il tempo dell’estate. La fascia nera in vita, decisamente elegante, ci sta a pennello, facendo da contrasto alle tinte luminose dell’abitino. Il gonnellino un po’ asimmetrico è grazioso e aggiunge un tocco di leggerezza ai pantacourt, molto più grintosi ed essenziali.
Per finire, le scarpe. Come accade sempre con Serena, nulla è lasciato al caso. Non solo le stringhe sono anch’esse di colore verde fluo ma, soprattutto, sono calzature che, in un certo senso, “raccontano” la storia e la personalità di “Queen” Serena, in particolare con la scritta in francese “Je ne m’arrêtrai jamais” (non mi fermerò mai). Insomma, nonostante la sconfitta (a Porte d’Auteuil ha perso contro Rybakina), Serena Williams continuerà a inseguire il 24° Major. Le avversarie sono avvisate. (Laura Guidobaldi)
Novak Djokovic e gli altri atleti Lacoste
Come abbiamo ripetuto più e più volte tra le pagine di questa rubrica il connubio Lacoste/Djokovic si dimostra a ogni torneo e soprattutto a ogni slam vincente. Sicuramente quello che ormai è diventato un classico abbinamento di pantaloncino bianco e maglia tinta unita, e viceversa, si rivela sempre elegante e di estrema classe. A Parigi il colore prescelto era un rosso aranciato. Certo, però, dopo tanti outfit simili potrebbe essere arrivato per Lacoste il momento di osare inserendo un tocco di originalità ai completi del numero 1 del mondo. Originalità che non abbiamo visto sul campo, ma che è spuntata in occasione delle foto di Nole con il trofeo del Roland Garros davanti alla Tour Eiffel. La polo bianca, infatti, riportava un coccodrillo un pochino più grande accanto a una riproduzione stilizzata dello stesso Nole. Promossa a pieni voti. (Chiara Gheza)
Il resto degli atleti Lacoste, uomini e donne, si è invece presentato in campo con capi presi della collezione speciale riservata al Roland Garros. Che anche quest’anno si è contraddistinta per uno stile pulito ed elegante, in grange armonia con la passerella parigina. I colori scelti per quest’anno sono il navy e un giallo canarino che vorremmo vedere più spesso sui campi dei due circuiti, anche perché ben “stacca” con qualunque superficie. Per i maschietti c’era anche una polo in verde scuro, altra tonalità estremamente sottovalutata dai brand di abbigliamento di tennis.
Il meglio, forse, il brand del coccodrillo lo ha riservato per le donzelle. Il vestito di Anastasia Pavlyuchenkova era davvero apprezzabile, con quel lungo scollo a v sul seno e le pieghe in fondo. Peccato per le Nike nere che non c’entravano quasi nulla. Daniil Medvedev avrebbe dovuto risolvere questo problema di matching tra vestito e scarpe da qualche torneo, essendo diventato testimonial delle nuove scarpe performance di Lacoste. E invece il suo total blue si interrompe proprio con delle scarpe bianche. A questo punto cominciamo a pensare che il problema sia del russo e non del coordinamento tra le aziende che gli passano il materiale tecnico. (Valerio Vignoli)
Roger Federer – Uniqlo
Non vedevamo Roger Federer in uno Slam praticamente da un anno e mezzo. E, in tutta onestà, la sua classe tanto nei gesti quanto nei vestiti, c’era mancata. Questo completo griffato Uniqlo però lascia un pochino perplessi. Non è una stecca, per carità. Ma nemmeno un vincente. Il rosso al Roland Garros sulla terra rossa si matcha male. Lo ribadiamo per la millesima volta. Qui si compensa con una tonalità viva ma non troppo, sportiva ma non troppo, elegante sicuramente. L’abbinamento con un grigio scuro è efficace oltreché, a memoria, già stato sperimentato con successo dal fuoriclasse di Basilea. Però boh. Niente di trascendentale. Ci si aspettava qualcosa di più forse.
Da notare come questa sia stata praticamente la prima volta di Federer in uno Slam senza scarpe firmate Nike. A Parigi, infatti ai suoi piedi c’erano delle scarpe fatte da “On”, un brand svizzero noto per le sue calzature da corsa, di cui Roger è uno dei principali azionisti. A contrario del modello di Federer “da passeggio”, queste scarpe tecniche non sono ancora in commercio e non è chiaro se e da quando lo potranno essere. Così come è particolarmente difficile acquistare anche i suoi completi Uniqlo, almeno in Italia, se non dal sito della azienda nipponica. Un paradosso considerato l’enorme potenziale di marketing del campione rossocrociato. (Valerio Vignoli)
Barbora Krejcikova – Head
Molto posata e discreta la neocampionessa del Roland Garros, Barbora Krejcikova. E lo conferma anche il suo outfit che è ben lontano da eccessi e vistosità. Si tratta di un completo alquanto tradizionale, con un gonnellino blu notte molto corto e stretto, associato ad una canotta molto semplice che, tuttavia, rivela un guizzo fantasioso, proprio come succede a volte nel gioco di ‘Bara’. Ricordiamo infatti che la ceca è anche una doppista provetta (tant’è che, oltre al singolare, a Parigi ha vinto anche il titolo in doppio) e quindi dotata di un tennis completo e spesso raffinato. Infatti quella striscia obliqua color azzurro ‘Tiffany’ viene a vivacizzare e rinfrescare quanto basta il top bianco e blu. Semplice ma di effetto. (Laura Guidobaldi)
Matteo Berrettini – Lotto
Con Lotto e il nostro Matteo siamo alle solite: ok la pulizia, ok il minimalismo, ma si potrebbe osare un pò di più. In fondo, il completo indossato dal nostro n.1 in questa fortunata campagna sulla terra rossa, terminata agli Open di Francia, non è altro che la più semplice delle combo maglietta bianca-pantaloncino nero. A rendere per così dire originale l’outfit ci sono solamente i dettagli in lilla (colore che se usato con parsimonia come in questo caso ha un suo perché): sui fianchi della maglietta e a richiamo nei polsini. Per così dire per l’appunto. C’è chi azzarda troppo e chi lo fa troppo poco. Il brand di Trevignano (Treviso) rientra sicuramente in questo secondo schieramento, almeno quando si tratta di vestire Berrettini.
Aggiornamento sulla nostra battaglia per far togliere il cappellino all’indietro a Matteo: non è stata ancora vinta ma noi non molleremo. Mai. Intanto il cappello ce lo togliamo noi di fronte al grande match giocato dall’azzurro contro Nole. (Valerio VignolI)
Fabio Fognini – EA7
Armani è sempre sinonimo di classe ed eleganza in tutto il globo. A Parigi, però, secondo nostro modestissimo parere, il colore scelto per l’outfit di Fognini non sembra essere particolarmente riuscito. Fabio aveva inaugurato la stagione su terra rossa con un completo in total azzurro Tiffany, già molto impegnativo da portare, ma comunque originale. Sulla terra rossa del Roland Garros il modello resta lo stesso ma l’azzurro tiffany si trasforma in un fucsia/viola quasi fastidioso per l’occhio di chi guarda. Le scarpe rimangono però le stesse scelte per l’abbinamento di Montecarlo, ovvero azzurre e aggiungiamo menomale; il fucsia anche ai piedi sarebbe stato davvero troppo. (Chiara Gheza)
Collezione Nike
Il brand del baffo per una volta punta sulla sobrietà ed eleganza. Era ora, viene da dire. La collezione nike per questo Roland Garros è giocata sull’accostamento di tonalità scure e quindi di impatto sui campi in terra rossa parigini: blu (nelle sue varie tinte, dal navy al petrolio), grigio fumo, e un viola brillante ma non sgargiante (come quello che troppo spesso abbiamo visto nei circuiti negli ultimi anni e che hanno invece proposto gli arci-rivali di Adidas). A questo azzeccato match di colori è stato combinato un sapiente gioco di trame e texture, con l’inserimento di sottili pinstripes e inserti in trasparenza per le donne. Insomma, Nike ha fatto davvero centro quest’anno nella capitale della moda.
Il completo del nostro Lorenzo Musetti sembra uscito direttamente dalla collezione di Roger Federer, purtroppo dismessa con la dipartita del fenomeno elvetico a favore di Uniqlo. Polo viola con le righine, colletto a contrasto navy, pantaloncino grigio. Un outfit principesco per il principino del tennis italiano. Questo era il modello più riuscito della proposta maschile ma persino lo smanicato indossato di Carlos Alcaraz riusciva a mantenere una certa eleganza. Oltre che a mostrare la possente muscolatura di quello che molti etichettano già come il nuovo Nadal.
La rediviva Sloane Stephens, che sui campi di Bois De Boulogne si è sempre trovata a suo agio, ci mostra una delle proposte della collezione femminile di Nike. In questa raffinata canottiera si notano bene tutte le variazioni di colore, motivi e tessuti. L’afroamericana ci aggiunge il suo tocco sporty con il capellino blu petrolio. Un outfit inappuntabile e appropriatissimo per lo Slam parigino. (Valerio Vignoli)
Collezione Adidas
Molo elegante Stefanos Tsitsipas nel suo completo Adidas. Semplice ma brillante, con shorts luminosi, con quel viola acceso dai riflessi un po’ ciclamino che compensa la grande semplicità della t-shirt bianca. Ciò che stona invece sono scarpe e calzini neri. Un tocco troppo “dark” a un completo la cui brillantezza si addice benissimo alla vivacità del tennista greco.
Non ci siamo invece per quanto riguarda il look di Zverev. Stessi shorts di Tsitipas, giusto un pò più lunghi, e va bene, ma la t-shirt smanicata nera proprio non va. Una canotta che manca di eleganza, troppo svolazzante e larga e, diciamolo, un po’ troppo da spiaggia. (Laura Guidobaldi)
Fila x MSGM
Dopo aver presentato una collezione un pò scialba agli Australian Open, Fila cambia decisamente passo per il Roland Garros. E lo fa grazie ad una Capsule Collection studiata insieme a MSGM, brand italiano fondato poco più di una decina di anni fa a Milano, che fonde la qualità del Made in Italy con una spiccata vocazione allo streetwear: la “moda di strada” ormai definitivamente sdoganata da tutte le grandi firme. Il risultato di questa collaborazione è stato la cosa più interessante vista in campo a questi Open di Francia in termini di vestiario. Il modello probabilmente che meglio rappresenta l’intera collezione è il vestito dell’americana Sofia Kenin. Salta all’occhio la trama multicolore e caleidoscopica, in cui si possono scorgere delle foglioline verdi, su uno sfondo che varia tra il blu, il viola e l’azzurro. Quel colletto nero e bianco a contrasto, molto stretto sul collo e di un tessuto diverso, dà esattamente quel tocco di contemporaneità. Le scarpe in pendant completano un outfit che più generazione z non si può.
Ma è degna di nota anche la parte maschile della collezione. La t-shirt di Diego “El Peque” Schwartzman si contraddistingue per una vaporosissima stampa rosa porcellino, con cui contrastano ancora i bordini e il colletto a strisce bianche e nere, più sottili rispetto a quelle del vestito di Kenin. Il motivo è ripreso nei pantaloncini bianchi. Un completo eccentrico ma di grande impatto e richiamo streetwear. Fila ha decisamente portato una ventata di freschezza a Parigi insomma. (Valerio Vignoli)
Coco Gauff – New Balance
Un outfit dalla trama futurista per Coco Gauff. Ed è una scelta azzeccata da New Balance, perché l’abitino rappresenta ad hoc la “rising star” americana, la campionessa del futuro. Si tratta di un capo ad effetto, estremamente grintoso, come la personalità della 17enne. Molto bello il top nero, aggraziato dalle spalline sottili ma comunque molto semplice ed essenziale. A spezzare l’uniformità e la semplicità del top ci pensa la gonna, dalla fantasia un po’ anarchica e geometrica, con le sfumature del grigio e del giallo. Insomma, un modello che esprime grande grinta e solidità con un tocco di luminosità al tempo stesso. Un’altra scelta felice è la fascia rossa per i capelli, che dona tantissimo a Coco. La fascia non solo vivacizza ulteriormente l’abito ma, con quella tinta, strizza l’occhiolino all’ocra parigina. Un modello molto adatto, insomma, a un’atleta giovane e spigliata, dal tennis sempre più esplosivo. (Laura Guidobaldi)
Alejandro Davidovich Fokina – Diadora
Diadora è un marchio storico in Italia, non solo nel tennis. Ricordi carissimi sono legati a un campione di calcio del quale si è tornato a parlare moltissimo nell’ultimo mese grazie a una produzione Netflix: Roberto Baggio. A Parigi è Davidovich Fokina a indossare un completo Diadora che promuoviamo a pieni voti (e non solo a causa della nostalgia per Baggio). Il pantaloncino grigio scuro corredato da maglia grigia chiara con maniche arancioni è allo stesso tempo elegante e particolare. Forse i colori possono sembrare spenti a prima vista, ma rispetto ai tanti toni fluo che negli ultimi anni imperversano sui campi da tennis, è una scelta fuori dal coro che ci piace molto. (Chiara Gheza)
Con la collaborazione di Chiara Gheza