Giornata di semifinali all’ATP 500 di Halle, che promuovono in finale Andrey Rublev e Ugo Humbert, entrambi vincitori al terzo set.
La marcia di Andrey Rublev negli ATP 500 non si ferma nemmeno al cospetto di Nikoloz Basilashvili, un tennista dal gioco simile a quello del russo ma con molta meno costanza. Infatti il Basilashvili che scende in campo nel primo set non è quello delle migliori occasioni. Il georgiano sembra molto scarico e la seconda non ha tregua sotto i costanti attacchi del suo avversario. Rublev sbriga la pratica del primo set in mezz’ora, ma il ritorno di Basilashvili è dietro l’angolo.
Il numero 27 del mondo alza i giri del motore e produce un gran set di tennis per mettere finalmente pressione al numero 7 del mondo. Rublev non cala nemmeno troppo di rendimento, alla fine saranno solo dieci i punti persi al servizio, ma non riesce più ad essere incisivo in risposta su una prima di Basilashvili diventata dominante. Al georgiano “basta” sfruttare uno dei rarissimi passaggi a vuoto del russo per trovare il primo break della partita. Un break decisivo, poiché Rublev non trova altre opportunità sulla battuta avversaria e deve concedere il secondo set per 6-3.
Il quattro volte campione della categoria 500 capisce che se vuole la finale deve fare qualcosa in più. Dopo aver lasciato sfogare Basilashvili a inizio set, Rublev riesce finalmente a passare avanti nel sesto game, sfruttando tutta la potenza del suo dritto. Il contraccolpo psicologico per il georgiano è pesante, e con la testa va via anche il suo tennis. Rublev si guadagna le prime tre palle del match sul servizio avversario, ma è bravo Basilashvili a sfruttare il servizio per rimontare da 0-40. L’appuntamento con la doccia però è solamente rimandato; con l’ennesimo game di battuta tenuto a 15, Rublev si aggiudica set e match.
Per il russo è la sesta finale a livello 500 in carriera ed è il primo tennista dall’istituzione di questa categoria ad avere disputato almeno una finale su tutte e tre le superfici. L’ultimo a batterlo in una finale 500 è stato proprio Basilashvili, nell’edizione 2019 di Amburgo. Dal ritorno in campo post pandemia il russo ha perso solamente due partite su 31 disputate negli ATP 500. Gli unici due a batterlo? Jannik Sinner e Aslan Karatsev, il primo a Barcellona e il secondo nel torneo di Dubai a marzo.
LO SFIDANTE – Sarà Ugo Humbert. Il giovane francese riscatta in terra tedesca una stagione piuttosto opaca superando dopo tre set molto equilibrati il canadese Felix Auger-Aliassime. Per certi versi anche un upset, visto il buon momento di forma del canadese reduce dalla (ennesima) finale persa contro Marin Cilic a Stoccarda. Humbert è riuscito a tenere a bada il servizio del suo avversario e a prolungare gli scambi quel tanto che bastava per mandare fuori giri Aliassime, non troppo a suo agio quando si deve manovrare e soprattutto ragionare a livello tattico.
Il tennista canadese è quello che parte meglio, con un break a freddo che sembra indirizzare il primo set. Humbert dopo l’inizio stentato sembra leggere meglio il servizio avversario e trova il contro-break immediato. Sempre alla battuta si aggrappa Humbert quando deve salvare due palle break nel sesto game, ma è il francese però a passare avanti ancora una volta, sfruttando un rovescio a rete di Aliassime che vale il secondo break e sostanzialmente il primo set, con Humbert che non offrirà più chance in risposta al suo avversario.
Il primo set perso in rimonta sembra aver lasciato strascichi sul tennista canadese, che lascia andare il servizio già nel primo game del secondo set. Auger-Aliassime deve salvare altre due palle break e tutto sembra presagire una vittoria comoda di Humbert. Puntuale però arriva la reazione di Aliassime, che costringe il francese a un (raro) errore di rovescio e si rimette in corsa nel set. L’andamento è simile a quello del primo set ma a parti opposte; dopo aver subito il break, Humbert perde un po’ di fiducia nei colpi da fondo e subisce il secondo break consecutivo, questa volta vincendo soltanto un 15. Uno slice che muore sulla riga di Aliassime fa calare il sipario su un secondo set meritato dal canadese.
Nel terzo set c’è molto più equilibrio. I due servizi fanno a lungo da padrone ma l’equilibrio si spezza nel settimo game: Humbert si trova sotto 4-3 e 15-40 ma riesce a uscire fuori dalla fossa con un ace e con la collaborazione del dritto di Aliassime. Nel game di battuta successivo è di nuovo il francese a mostrare il fianco a FAA, che sembra averne molto di più in questa fase della partita. Il servizio torna a dare una mano al francese in altri due break point che sanno di partita, ma il match point arriva quasi all’improvviso nel game successivo. Humbert se ne guadagna addirittura due dopo non aver avuto palle break praticamente per un’ora, ma due servizi vincenti del canadese scacciano il pericolo e la conclusione più logica del match è il tie-break.
In una partita così tirata basta il minimo dettaglio a farle cambiare direzione e così avviene nel parziale decisivo. Il tennista canadese paga con un mini-break l’unica vera sbavatura e sostanzialmente perde lì il tie-break. Humbert si porta addirittura sul 6-3 a favore con tre match point a disposizione, ma Aliassime rimanda la fine con un servizio vincente e vincendo uno scambio durissimo. Sul 6-5 Humbert può finalmente servire per il match sul suo servizio e tanto gli basta: un dritto di poco lungo del suo avversario lo spedisce a giocare la prima finale 500 in carriera. Il tennista francese sarà sicuramente sfavorito in finale contro Rublev, con cui ha perso l’unica partita in carriera disputata, il secondo turno delle qualificazioni di Montecarlo 2019.
Humbert b. Auger-Aliassime 6-4 3-6 7-6(5)
[5] Rublev b. Basilashvili 6-1 3-6 6-3