Una versione di Camila Giorgi come non se ne vedevano da tempo. Da quando, forse, più o meno tutti si aspettavano che le stupefacenti prestazioni mostrate dalla maceratese nella famosa trasvolata di Wimbledon 2012 sarebbero state la norma, in futuro. La sua carriera è invece stata ondivaga fino al parossismo e, alla soglia delle trenta primavere, viene difficile pensare a un cambio radicale delle abitudini. Sono e saranno conigli dal cilindro, ma quando la giornata è propizia che splendore, che goduria! Gli astri si sono allineati in coincidenza del primo turno a Eastbourne, torneo a cui Camila ha potuto partecipare solo passando il setaccio delle qualificazioni. Il sorteggio le aveva detto malissimo abbinandola a Karolina Pliskova, che nell’East Sussex, com’è noto, si trova meglio che a Louny. Testa di serie numero cinque dalle spiccate propensioni erbivore, la trampoliera ceca da queste parti ha raccolto due vittorie in tre finali, e si presentava da campionessa in carica sulla scia del trionfo pre-Covid dell’edizione 2019.
I presupposti per pensar male non mancavano, e del resto il periodo non era granché, ma quando la figlia di paròn Sergio attraversa simili giornate le contingenze contano il giusto. Il primo set, perso e giocato maluccio, era parso il segnale di un’altra luna cattiva, ma dal secondo in avanti sono stati fuochi d’artificio. È finita in una discreta mattanza, utile a scaldare il cuore e ad aggiornare uno storico contro le cosiddette grandi ultimamente piuttosto impolverato: l’ultima vittoria contro una top 10 Giorgi l’aveva raccolta a Tokyo nel settembre del 2018, quando aveva battuto l’allora numero due del mondo, e prima testa di serie in Giappone, Caroline Wozniacki.
Come s’è detto il match è iniziato male: troppi errori da parte di Camila, troppo pochi i dividendi offerti dal servizio. Troppi, in particolare, i doppi falli commessi (cinque nella sola prima frazione). I colpi vincenti, che non sono mancati, in nessun caso avrebbero potuto riequilibrare la bilancia gravata dagli scialacqui. A Pliskova è bastato rimanere solida, con il servizione a sorreggerla agevolmente dopo il primo break ottenuto. Poca storia. Storia che è però cambiata repentinamente nel secondo set, speculare al primo ma contrario. Giorgi ha subito strappato la battuta alla rivale scappando sul due a zero, poi sul quattro a due, e nel settimo gioco ha imposto l’ipoteca con i tre minuti più scenografici della partita, conditi da un paio di passanti deliziosi e da un rovescio vincente da urlo. Il canovaccio non è più cambiato: altro break nel game-fiume che ha aperto il terzo set, bis nel terzo, piccolo passaggio a vuoto nel quarto senza tuttavia mai dare la sensazione di poter perdere il filo del discorso. Finale in carrozza, con un altro scippo alla battuta dell’avversaria e una gragnuola di vincenti, in particolare dal caldissimo lato sinistro, su una Pliskova priva di giubbotto antiproiettile.
È difficile prevedere se l’episodio resterà isolato, o se invece nei prossimi giorni verrà offerta una replica: quando le questioni del tennis riguardano Camila, a un giorno di sole può seguirne uno di fitte nubi. A Shelby Rogers l’ardua sentenza. Intanto il video dedicato agli highlights del torneo è già quasi completo, ed è solo martedì.
Risultati, primo turno:
[2] E. Svitolina b. P. Badosa 4-6 6-1 7-6(1)
E. Rybakina b. [WC] H. Dart 6-2 6-7(5) 6-4
[LL] A. Sevastova b. [Q] M. Kostyuk 6-1 6-7(6) 6-4
[3] B. Andreescu b. [Q] C. McHale 6-4 2-6 6-2
[Q] C. Giorgi b. [5] Ka. Pliskova 2-6 6-2 6-2
[WC] J. Ostapenko b. [8] A. Pavlyuchenkova 6-1 6-3
[LL] S. Rogers b. K. Bertens 6-1 7-5
O. Jabeur b. M. Vondrousova 6-3 7-6(4)
[4] I. Swiatek b. [WC] H. Watson 6-3 6-7(4) 7-5
D. Kasatkina b. [Q] V. Zvonareva 7-5 2-2 (Rit.)
A. Kontaveit b. S. Kuznetsova 6-4 3-6 6-3
C. Gauff b. [7] E. Mertens 0-6 7-6(4) 7-5
A. Riske b. V. Kudermetova 6-3 6-4
[Q] V. Golubic b. [WC] S. Stosur 6-2 6-3
[6] B. Bencic b. P. Martic 6-1 6-3
[1] A. Sabalenka b. [Q] B. Pera 6-3 6-4
Il tabellone aggiornato