Risale al 23 marzo l’ultima operazione “definitiva” al ginocchio destro per Juan Martin del Potro e purtroppo tre mesi di riabilitazione non sono stati sufficienti a farlo tornare in tempo per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Come fa sapere il giornalista argentino Enrique Quique Cano infatti, l’ex numero 3 del mondo non prenderà parte alla sua terza Olimpiade nonostante la riabilitazione al ginocchio stia procedendo bene secondo il piano prestabilito dai dottori, e proprio loro in ultima analisi hanno suggerito a del Potro di proseguire gli allenamenti. Il suo nome dunque va ad aggiungersi a quello di altri grandi assenti illustri come Rafa Nadal e molto probabilmente Dominic Thiem, e nel caso dell’argentino c’è forse ancora più rammarico perché alcune delle sue più belle prestazioni sono arrivate in questa competizione.
A Londra 2012, sull’erba di Wimbledon, perse in semifinale 19-17 al terzo set da Roger Federer ma nonostante la batosta riuscì comunque a portarsi a casa il bronzo battendo Novak Djokovic nella finale per il terzo posto. E proprio contro il serbo esordì al primo turno di Rio 2016. Quell’anno del Potro era tornato a giocare dopo due stagioni di inattività e contro il n. 1 del mondo giocò in maniera superlativa finendo per batterlo con due tie-break. In semifinale trovò anche il tempo di eliminare Rafa Nadal rimontandogli un set ma in finale non andò oltre l’argento, venendo sconfitto 3 set a 1 da Andy Murray. Quest’anno infine del Potro dovrà accontentarsi di guardare e tifare i suoi connazionali da casa ma siamo sicuri che, almeno in termini di dedizione, Diego Schwartzman non gli sarà da meno.