[2] A. De Minaur b. [3] L. Sonego 4-6 6-4 7-6 (5)
Lorenzo Sonego è andato vicinissimo al suo terzo titolo in carriera, ma si è dovuto arrendere 7-5 nel tie-break del terzo set contro il terzo aussie affrontato questa settimana, vale a dire Alex De Minaur, al termine di due ore e 40 minuti di livello molto alto in cui entrambi hanno giocato al massimo delle proprie possibilità. Quinto titolo su nove finali disputate (questa era la prima lontano dal cemento) e secondo del 2021 dopo Antalya per l’australiano, che vince anche il secondo confronto diretto con Sonego dopo quello dello scorso autunno a Bercy.
“Congratulazioni a Lorenzo, tutti sanno che è uno degli avversari più tosti nel circuito, per batterlo devi sempre giocare il tuo miglior tennis”, ha detto De Minaur durante il suo discorso. “Nessuno vorrà fronteggiarlo a Wimbledon”. Il torinese ha invece fatto una commovente dedica per la finale raggiunta: “Voglio ricordare la mia nonna, è scomparsa due settimane fa ed era la mia prima fan”.
IL MATCH – Lorenzo non parte in maniera ottimale al servizio e De Minaur ne approfitta per cominciare a prendere le misure in risposta sin da subito. L’australiano si procura una palla break già nel primo game, ma Sonego si salva con la smorzata. De Minaur continua però a rispondere bene, in maniera molto aggressiva, e con un gran passante in corsa di dritto si prende altre due palle break nel terzo gioco. Lorenzo annulla la prima con il servizio, ma sulla seconda si consegna con una palla corta che stavolta si stampa in rete. De Minaur non riesce però a confermare il break appena ottenuto e in maniera un po’ inaspettata cede a sua volta la battuta, commettendo qualche imprecisione di troppo.
L’australiano sta giocando complessivamente molto bene, mostrando qualche crepa solo dal lato del dritto, oggi piuttosto falloso. In risposta De Minaur mette particolare pressione a Sonego, che di nuovo è costretto a fronteggiare due consecutive palle break. L’italiano si salva, ma commette due grosse ingenuità su altrettante chance di salire 3-2, prima scegliendo la direzione sbagliata per attaccare e poi mandando lungo un estemporaneo chop di dritto. Si ritrova dunque a dover cancellare una terza palla break (la sesta del set) e lo fa con un’ottima combo servizio e dritto.
Dopo due inusuali giochi vinti a zero da chi serve, Sonego prova farsi pericoloso in risposta. Un bella veronica, un dritto sbagliato dell’avversario e un vincente con il dritto inside-in gli permettono di arrivare a palla break, ma De Minaur toglie le castagne dal fuoco con il servizio. Sulla diagonale destra però l’australiano inizia a scricchiolare più vistosamente e nel momento di maggior pressione, sul 5-4, accusa l’aggressività di Sonego, che ottiene in un colpo solo il break e il primo set.
De Minaur si scrolla subito di dosso la delusione per il parziale testé concluso e torna a farsi arrembante in risposta, trovando il break in apertura. Sonego non riesce a ricucire lo strappo e anzi è spesso costretto sulla difensiva quando va a servire. L’azzurro si fa trascinare ai vantaggi sia nel quinto che nel settimo gioco (nel secondo caso dopo essere stato avanti 40-0), ma riesce a emergere indenne e senza offrire palla break. Il vero problema per lui è riuscire a infastidire De Minaur al servizio. L’unica chance arriva sul finire del set, quando l’australiano va a servire per chiudere: De Minaur concede ancora qualcosa col dritto e deve salvare palla break. Per sfortuna di Sonego, la seconda testa di serie non sbaglia più nulla e pareggia il conto dei set.
Il set decisivo si incanala su binari molto equilibrati. I giochi sono tutti piuttosto combattuti (anche se non vi sono palle break) e ora anche Sonego risponde con più continuità, mentre De Minaur non ha mai smesso di farlo dal primo game dell’incontro. Gli scambi sono molto belli e i due approdano sul 3-3 avendo vinto lo stesso numero di punti (17). Da qui in poi i turni di servizio si fanno più agevoli per entrambi, almeno fino al 5-4 in favore di Sonego. L’azzurro mantiene la palla profonda e prova a mettere in difficoltà l’avversario con qualche palla tagliata, anche dalla parte del dritto, ma De Minaur tiene ai vantaggi.
La finale si decide dunque al tie-break, dove ancora una volta si gioca sul filo dell’equilibrio: De Minaur trova il mini-break per il 3-1 con un’intelligente risposta di dritto tagliato che porta Sonego a steccare con il dritto (peraltro non per la prima volta), allungando fino al 5-2. Il torinese trova un fantastico passante di dritto in corsa per il 4-5, e (invece di trovarsi a dover salvare tre championship point) pareggia quando De Minaur ha commesso un brutto errore con il dritto. L’aussie però non si scompone e sale 6-5 con una buona discesa a rete (dopo aver ricevuto una time violation), trionfando infine con una risposta lungolinea seguita a rete e chiusa con lo smash.
I NUMERI – Come detto De Minaur ha conquistato il suo quinto titolo (su nove finali), un risultato che lunedì gli permetterà di raggiungere il best ranking di N.14 ATP. Sonego ha invece un bilancio di due finali vinte e due perse (1-1 nel 2021); pur rimanendo al ventisettesimo posto in classifica (in virtù dei 125 punti in uscita da Antalya 2019), il torinese continua a scalare la Race, dove guadagna sei posizioni buone per la quindicesima piazza, subito dietro al suo avversario odierno. I due copriranno nel weekend le poche miglia che li separano da Londra, dove Sonego è atteso da un primo turno sulla carta non impossibile contro Pedro Sousa, mentre Demon se la vedrà con un giovane in costante ascesa come Sebastian Korda.
Qui il tabellone aggiornato di Eastbourne e degli altri tornei della settimana