Dalla finale di Eastbourne persa al fotofinish contro De Minaur al tempio di Wimbledon: il viaggio di Lorenzo Sonego nella stagione su erba è entrato nel vivo e sarà coach Gipo Arbino a raccontarci i Championships del 26enne torinese con un appuntamento giornaliero su Ubitennis, il “Diario da Wimbledon”. Lorenzo approccia il torneo più famoso del mondo da 23esima testa di serie e con l’iniezione di fiducia rappresentata dal buon torneo giocato a Eastbourne: in attesa dell’esordio contro Pedro Sousa, in programma per martedì, coach Arbino ci descrive il primo impatto di Sonego a Londra.
Gipo, quando siete arrivati a Wimbledon?
“Siamo partiti direttamente da Eastbourne subito dopo la finale, intorno alle 18:30 di sabato. Dello spostamento si è occupata la transportation di Wimbledon, davvero puntualissimi. Il viaggio è durato circa due ore e mezza, Eastbourne non è proprio vicinissima a Londra. Appena arrivati abbiamo fatto un tampone Covid e aspettando i risultati abbiamo cenato in hotel”.
Come è l’umore di Lorenzo dopo la finale persa?
“È assolutamente soddisfatto per il torneo disputato. La finale è stata una partita equilibratissima, che si è decisa in un paio di punti in cui, bisogna riconoscerlo, De Minaur si è preso i suoi rischi nel modo giusto. Bravo lui, noi non abbiamo nulla da rimproverarci, va bene così anche se ovviamente, quando arrivi così vicino a vincere e non ce la fai, un po’ di rammarico è naturale averlo. Lorenzo ha giocato comunque molto bene e ha dedicato il risultato raggiunto alla nonna morta da poco. Lo avete notato nei video della cerimonia di premiazione? Era molto commosso”.
Questa domenica di “vigilia” del torneo come è andata?
“Relax al mattino e allenamento al pomeriggio, a partire dalle 17. Siamo qui insieme al preparatore atletico Damiano Fiorucci e l’hotel è in una zona di Londra parecchio distante da Church Road, sono circa 45 minuti in auto. Ci siamo messi in lista di attesa per trovare un partner di allenamento, che alla fine è stato Jan-Lennard Struff”.
Domani parleremo approfonditamente dell’avversario di primo turno, Pedro Sousa. Intanto, abbiamo notato che Lorenzo non giocherà il doppio con Vavassori: quali sono i motivi di questa decisione?
“È stata una scelta presa parecchie settimane fa; il doppio negli slam è sempre tre set su cinque e porta via troppe energie. Lorenzo gioca sempre per vincere e non avrebbe potuto onorare l’impegno con Andrea come merita. Concentriamoci dunque sul singolare: sono ottimista, Lorenzo ha dimostrato di essere in forma”.