La fase ascensionale sperimentata a Eastbourne non sembra aver intenzione di arrestarsi. Camila Giorgi ha ripreso a Church Road il filo interrotto da un fastidietto alla coscia sinistra accusato la scorsa settimana nell’East Sussex, vincendo molto nettamente il suo match d’esordio contro l’impotente Jil Teichmann vista oggi. Nessuno strascico fisico per Camila, il cui ritiro contro Anett Kontaveit di venerdì scorso è perlopiù ascrivibile alla necessità di non compromettere le proprie chance in uno Slam che promette discretamente bene.
Battute tra i gabbiani sulla manica Karolina Pliskova e Aryna Sabalenka nel giro di due giorni, Giorgi non è stata impensierita da Teichmann, mancina svizzera molto più avvezza al lento e per giunta reduce da un mese pieno d’inattività dopo l’infortunio al piede sinistro rimediato a Strasburgo. I presenti affollanti il vialetto alla sinistra del campo – mentre è rimasto pressoché vuoto quello a destra, vai tu a capire la policy sui contingentamenti anti-Covid adottata dalla direzione – hanno potuto assistere a un breve riscaldamento conclusosi sul due a uno in favore della tennista nata a Barcellona, poi a una bella grandinata, e fortunatamente, almeno per oggi, non ci riferiamo al clima avverso. Venti a sette il parzialone con cui Giorgi ha condotto in porto il primo set; nel secondo è andata in scena una gradita replica.
La tennista da Macerata ha presto preso il deciso comando degli scambi, per la verità tutti piuttosto brevi, mandando in totale confusione Jil Belen (20 non forzati alla fine) e rastrellando bene nei pressi del nastro i frutti dell’ingestibile fuoco di fila da fondo. Il resto lo ha fatto la risposta sulla seconda della svizzera, capace di raccogliere appena il 22% senza la prima palla in campo. Altro dato di non trascurabile valore, pur rischiando grosso nel sesto game del secondo set rimontato da 0-40, Camila non ha concesso alcun break nell’incontro: l’ultima volta era successo al torneo del Bronx dell’anno 2019. Faccende che corroborano corpo e spirito.
Un’ora e sei minuti, una discreta mattanza, con tutto il rispetto. Ma nel prossimo match sarà una storia diversa. Giorgi al secondo turno dovrà risolvere il rebus Karolina Muchova, giocatrice dalla straordinaria manualità che l’ultima volta, su questi prati, si è spinta sino ai quarti di finale. Peraltro, la ceca ha guadagnato il secondo round eliminando Shuai Zhang, a sorpresa giunta lei pure ai quarti nel 2019. Brutto capitombolo per la cinese, che perderà 420 punti e tra due lunedì sarà costretta a salutare la top 50 WTA.