Continua la favola londinese di Emma Raducanu. La diciottenne, numero 338 del ranking e in tabellone grazie a una wild card, supera Sorana Cirstea col punteggio di 6-3 7-5 e approda agli ottavi di finale senza perdere neanche un set, diventando la più giovane tennista britannica a spingersi così in là in questo torneo nell’era Open.
La partita è stata di ottima qualità, da ambo le parti, soprattutto nel secondo set. Raducanu ha giocato praticamente sempre in spinta (quattro ace, quattro doppi falli, resa dell’83% con la prima) e in risposta ha sempre cercato di prendere l’iniziativa subito col primo colpo. Ha impressionato in particolare il suo trovarsi così a suo agio sull’erba, a partire dagli appoggi e dal modo di colpire in corsa. Proprio in corsa ha mostrato di poter trovare angoli notevoli, molto stretti in particolare dalla parte del dritto. Dall’altra parte della rete, Cirstea ha giocato una partita di ottimo livello, non mollando mai nonostante il punteggio e il tifo tutto a favore della propria avversaria. Nel secondo set, dopo aver subito il break in avvio, la romena ha annullato ben dieci palle break e ha tenuto in vita un set che più volte ha rischiato di scivolare via.
L’inizio dell’incontro era stato in realtà favorevole a Cirstea che è andata in vantaggio 3-1, salvo poi subire il prepotente ritorno di Raducanu. A suon di vincenti (saranno 30 a fine partita), la britannica ha infilato una serie di cinque giochi consecutivi che le hanno permesso di intascarsi il primo set. I game consecutivi sono poi diventati otto in apertura di secondo parziale, ma Cirstea, come detto, ha trovato le forze per rientrare e far vacillare un minimo le certezze dell’avversaria, che dopo aver avuto tre palle del 4-1 si è ritrovata a dover ricostruire tutto dal 3-3.
Da questo momento in poi le due hanno ingaggiato una lotta furibonda da fondocampo, sublimata in un ottavo gioco da oltre quattordici minuti nel quale Cirstea ha cancellato cinque palle break. Alla fine Raducanu è riuscita a evitare un tie-break che poteva rivelarsi insidioso, chiudendo la partita con un ultimo game in risposta davvero stupendo. In particolare il match point decisivo, il terzo, rimarrà tra gli scambi da ricordare di questo torneo.
La giovanissima Emma si è potuta dunque godere l’abbraccio e l’applauso scrosciante del campo numero 1, concedendosi anche qualche battuta nel corso dell’intervista in campo. “È buffo perché quando stavo facendo i bagagli prima di entrare nella bolla i miei genitori mi hanno detto: ‘Non starai portando troppi completini?‘ Invece penso che dovrò fare la lavatrice stasera“, ha detto con il suo solito sorriso luminosissimo.
Agli ottavi di finale incrocerà la racchetta con Ajla Tomljanovic, che ha ribaltato il pronostico eliminando in tre set Jelena Ostapenko. La lettone aveva già rischiato grosso contro Daria Kasatkina al secondo turno, ma stavolta non è riuscita a compiere la rimonta e si è dovuta arrendere al termine di un incontro nel corso del quale non sono mancate le polemiche. Spartiti equamente i primi due set col punteggio di 6-4, Tomljanovic ha preso il largo nel terzo set, approfittando anche di un aumento esponenziale degli errori della propria avversaria.
A questo punto si è consumato il misfatto: sotto 4-0, Ostapenko ha chiesto un medical time out, suscitando l’ira di Tomljanovic. “Sai che sta mentendo vero? Lo sappiamo tutti. Hai preso in considerazione il fatto che è stata bene per un’ora e venti, mentre ora ha un ‘infortunio grave’?“, queste le furiose parole dell’australiana all’indirizzo della giudice di sedia. Al che Ostapenko ha replicato, sempre rivolta all’arbitro, con un secco “Non può dirti cosa fare“, prima di lasciare il campo per il trattamento. Al rientro dopo una pausa discretamente lunga, la lettone ha strappato il servizio all’avversaria, inaugurando una serie di quattro break consecutivi, che hanno portato alla vittoria di Tomljanovic.
Le polemiche si sono riaccese al momento della stretta di mano: “Il tuo comportamento è terribile. Non hai nessun rispetto“ ha sibilato Ostapenko, ricevendo un laconico “Senti chi parla” come risposta. La lettone, piuttosto inviperita, è poi tornata sulla questione anche in conferenza stampa, lamentando di aver patito un infortunio agli addominali fin dal secondo set e di non aver preso bene le accuse dell’australiana: “Credo che sia stato davvero irrispettoso da parte sua. Se avessi giocato anche solo al 50% l’avrei battuta“. Come che sia, sarà Tomljanovic a giocare il quarto turno a Wimbledon, per la prima volta in carriera, e a sette anni di distanza dal suo unico altro ottavo di finale Slam (Roland Garros 2014).