Ecco il grande giorno di Lorenzo Sonego: nel “Manic Monday” l’alfiere azzurro sfiderà Roger Federer sul Centrale di Wimbledon negli ottavi di finale dei Championships. Un’occasione che non capita tutti i giorni, un evento che in ogni caso resterà nella memoria del 26enne di Torino. Abbiamo parlato dell’avvicinamento al match di oggi (il terzo sul Centre Court a partire dalle 14:30) nella nuova puntata del Diario da Wimbledon con il coach Gipo Arbino.
Gipo, come è andata la “Middle Sunday” di Wimbledon?
“Colazione con calma, poi siamo andati a Aorangi Park. Lorenzo ha fatto un bel riscaldamento, poi intorno all’una si è allenato un’ora con Berrettini. Programma molto soft: un bel po’ di palleggio, dal fondo e a rete, servizio, risposta al servizio. Nessun punto, per mantenere la serenità massimale”.
Passiamo a parlare della preparazione del match con Federer. Dal punto di vista tattico, quale sarà l’idea di partenza?
“Giochiamo con un avversario che non ha grandissimi punti deboli. L’intento dovrà essere quello di aprirsi il campo sul suo diritto per spingere tanto sul rovescio, cercando di fare attenzione a tamponare le soluzioni di Federer, che farà di tutto per interrompere il ritmo usando il rovescio lungolinea e quello slice e inserendo anche la palla corta. Bisognerà farlo stare tanto in campo, farlo muovere, cercare di servire bene per allungare il più possibile l’incontro”.
Il Centre Court di Wimbledon non è un campo come gli altri. Sul piano mentale cosa serve?
“Lorenzo parlerà di questo soprattutto con il suo mental coach (Lorenzo Beltrame, ndr). Per quanto mi riguarda, io gli suggerirò di giocare libero, di godersi il momento e soprattutto di pensare che sia un avversario che non conosce; per estremizzare, Lorenzo dovrà pensare di giocare contro la pallina e basta. Non bisogna assolutamente pensare al fatto che dall’altra parte della rete ci sia il re del tennis”.
Lorenzo ha vinto le partite che doveva vincere, centrando l’obiettivo degli ottavi che era quello individuabile ad inizio torneo. Ora non ha più nulla da perdere. Si tratta di un vantaggio?
“Da questo punto di vista può giocare libero, ma quando si gioca contro un grande campione così il pericolo è quello di farsi contagiare dal ‘virus’ dell’ansia di fare pochi punti. In più, bisognerà fare attenzione a gestire bene il pubblico: sappiamo che, se Lorenzo si dovesse mai trovare avanti nel punteggio, cercheranno – con il giusto stile, ovviamente – di aiutare Federer. Quindi bisogna fare attenzione ad ogni situazione, preparandosi mentalmente ad ogni scenario”.