Potrebbe essere un venerdì indimenticabile quello che ci aspetta, con Matteo Berrettini in campo contro Hubert Hurkacz (a partire dalle 14:30) a giocarsi un posto in finale a Wimbledon. Nell’altra semifinale Denis Shapovalov proverà l’impresa, davvero titanica, contro Novak Djokovic.
Berrettini, partito come settima testa di serie del torneo, ha finora ampiamente fatto il suo dovere, portando a casa con poca sofferenza cinque incontri in cui partiva ampiamente favorito. Del resto, come ha detto il suo allenatore Vincenzo Santopadre, “in tabellone ci sono 121 giocatori che, da classifica, gli sono inferiori”. Sul campo però bisogna vincerle le partite, e Matteo ha dimostrato di saperlo fare, con lucidità e solidità, ricorrendo, nei pochi momenti di difficoltà, alla specialità della casa (servizio e dritto), come accaduto ad esempio nel quarto con Felix Auger-Aliassime. Il match con il giovane canadese è stato di gran lunga quello più complicato fin qui, il decimo successo di fila sull’erba considerando anche quelli che hanno portato l’azzurro a laurearsi campione al Queen’s. In una stagione in cui ha già ottenuto 31 vittorie, saltando fra l’altro due mesi per infortunio fra Australian Open e Montecarlo, in cui ha trionfato a Belgrado e trovato la prima finale 1000 a Madrid. Seconda semifinale Slam in carriera, dopo quella degli US Open 2019. Secondo italiano in semifinale a Wimbledon dopo Nicola Pietrangeli. L’obiettivo è diventare il primo a raggiungere una finale.
Dall’altro lato ci sarà Hubert Hurkacz, numero 18 al mondo e quest’anno vincitore a Miami, come ricordiamo tutti, ai danni di Jannik Sinner. Dopo l’exploit in Florida sono però arrivate tante sconfitte per il polacco, con cinque eliminazioni consecutive al primo turno, comprese quelle su erba a Stoccarda (per mano del giovane svizzero Dominic Stricker) e a Halle (da Auger-Aliassime). A Wimbledon, invece, subito tre vittorie nette, su Lorenzo Musetti, Marcos Giron e Alexander Bublik, e poi due capolavori: il primo, anche con un pizzico di fortuna per l’interruzione al quarto set, contro Daniil Medvedev, annichilito nella prosecuzione di mercoledì; il secondo su Roger Federer, costretto addirittura a subire un bagel nel terzo. Non male per un ragazzo che aveva come miglior risultato a livello Slam un terzo turno, proprio ai Championships, due anni fa.
Due gli scontri diretti, con un successo per parte: a Miami due anni fa si è imposto Hubi in due set, mentre nelle qualificazioni degli Australian Open ’18 fu Matteo ad avere la meglio in due set. Per William Hill vale 1,40 l’approdo in finale di Berrettini, 2,90 quello di Hurkacz (tocchino ferro gli scaramantici: la stessa identica quota che aveva contro Federer). Il risultato più probabile è il 3-0 per il romano, dato a 3, seguito dal 3-1 a 4,30 e dal 3-2 a 5,50.
Nell’altra semifinale Novak Djokovic incontrerà probabilmente il primo avversario degno di nota di questo torneo. Con tutto il rispetto per quelli precedentemente affrontati, Denis Shapovalov ha le possibilità per mettere finalmente in difficoltà il campione in carica. Certo, il bilancio nei confronti diretti è impietoso: sei vittorie su sei per Nole, con soli due set vinti dal biondo canadese. Ma del resto, in quanti nel circuito possono vantare un bilancio positivo contro Djokovic? Di Nole si è già detto tutto, ci limitiamo a dire che in caso di vittoria sarebbe la ventesima di fila a Wimbledon, raggiungerebbe la terza finale consecutiva, la settima in totale (ne ha vinte cinque su sei). Che ha perso solo il set iniziale con Jack Draper e che sta servendo bene come raramente ha fatto in carriera.
Di Shapovalov va ammirato il carattere dimostrato contro Karen Khachanov, rimontato in vantaggio due set a uno (per altro il russo è un habitué in quanto a rimonte subite), e la maturità dimostrata nelle affermazioni precedenti, entrambe in tre set, su Roberto Bautista Agut e Andy Murray. Perché ogni tanto ci si dimentica che ha solamente 22 anni. Speriamo di ammirarne il talento e la spensieratezza in un match in cui parte davvero con poco da perdere, avendo trovato, quasi a sorpresa in una stagione con più ombre che luci (miglior risultato la finale di Ginevra), la prima semifinale Major in carriera.
Favoritissimo Djokovic a 1,07, vale addirittura 1,53 un suo 3-0. L’impresa del giovane canadese paga 8 volte la posta, un suo 3-2 è dato a 19. Anche per la vittoria finale tutti staccatissimi dal favorito assoluto Djokovic (1,25): quota 8 per Berrettini, 11 per Hurkacz, 17 per Shapovalov.
WILLIAM HILL | UNIBET | EUROBET | |||
M. BERRETTINI | H. HURKACZ | 1,40 – 2,90 | 1,38 – 3,05 | 1,36 – 3,05 | |
N. DJOKOVIC | D. SHAPOVALOV | 1,07 – 8 | 1,08 – 9 | 1,08 – 7,50 |
***Le quote sono aggiornate alle 20 di giovedì 8 luglio e sono soggette a variazione