Novak Djokovic ha giocato la prima finale in un torneo dello Slam il 9 settembre 2007, poco più che imberbe e poco più che ventenne sull’Arthur Ashe di Flushing Meadows contro Roger Federer, uscendo sconfitto in tre set (7-6 7-6 6-4). Era già un giocatore molto forte, numero 3 del mondo, ma in pochi sospettavano che nel giro di un decennio e mezzo – in un’epoca già dominata da Federer e Nadal – sarebbe riuscito a imporsi con questa autorità, nei fatti pareggiando (e minacciando di superare) i numeri dei due tennisti più rappresentativi del nuovo millennio. Che sono rapidamente diventati tre, con l’aggiunta di Djokovic.
I numeri dicono che in quindici stagioni (dal 2007 compreso al 2021, nella quale si deve ancora giocare il quarto Major) Djokovic si è qualificato trenta volte per la finale di uno Slam, con una media finora perfetta di due finali a stagione. La didascalia di questa grafica riassume rapidamente il suo percorso.
Numeri che fanno ancora più spavento se consideriamo che in due annate su quindici (2009 e 2017) Nole ha saltato il giro, non raggiungendo mai l’ultimo atto. Nel 2009 raggiunse come miglior risultato la semifinale allo US Open, ma era ancora un Djokovic ‘in costruzione’; nel 2017 – la sua peggior stagione a livello Slam tra le 15 considerate, con due quarti e un secondo turno – un infortunio al gomito lo costrinse al ritiro contro Berdych a Wimbledon e poi a saltare il resto della stagione. Rientrato in campo qualche mese dopo, dopo un paio di Slam di assestamento, da Wimbledon 2018 a Wimbledon 2021 ha raggiunto la finale in nove dei dodici Slam che si sono disputati. Non ci è riuscito soltanto al Roland Garros 2019 (sconfitto da Thiem in semifinale… e in due giorni) e in due occasioni allo US Open: nel 2019 si è ritirato per infortunio contro Wawrinka agli ottavi, nel 2020 si è ‘auto-escluso’ nel match contro Carreno Busta, squalificato per una pallata a una giudice di linea (gli indizi che senza quell’episodio avrebbe raggiunto la finale sono piuttosto… corposi).
Inoltre, in questo 2021 Novak è ancora in corsa per eguagliare il suo straordinario 2015, quando raggiunse la finale in tutti e quattro gli Slam perdendo soltanto quella del Roland Garros contro Wawrinka, e di conseguenza anche per il grande Slam. Al momento c’è una stagione da 4/4 (il 2015), cinque stagioni da 3/4 (2011, 2012, 2013, 2016 e 2021), tre stagioni da 2/4 (2014, 2018, 2019), una stagione da 2/3 (il 2020, poiché non si è giocato Wimbledon) e tre stagioni con una sola finale raggiunta (2007, 2008 e 2010), prima che Nole si trasformasse nel cannibale che conosciamo oggi.
A.S.