Aveva già dato qualche segno di nervosismo all’esordio contro Koepfer e anche al secondo incontro sembra portarsi dietro le scorie della precocissima e dura sconfitta incassata da Tiafoe a Wimbledon. E, probabilmente, non potrebbe essere altrimenti per Stefanos Tsitsipas, wild card e prima testa di serie, che cade subendo la rimonta di Filip Krajinovic, finora autore di una stagione almeno anonima. Il ventinovenne di Sombor ritrova così una semifinale che mancava da Rotterdam 2020 dopo un incontro iniziato per lui davvero nel peggiore dei modi.
Un Tsitsipas padrone del campo, infatti, vola in fretta 5-0 prima che il n. 44 ATP si faccia vivo; recuperato un break, tuttavia, può solo limitare l’entità del punteggio perché il quarto giocatore del mondo chiude 6-3. A proposito di ranking, Tsitsipas manca anche l’appuntamento con il sorpasso su Rafa Nadal e la top 3, risultato che, da finalista uscente, avrebbe centrato vincendo il torneo. L’obiettivo sfuma però con due giorni di anticipo perché Krajinovic dimostra subito che quel tentativo di recupero nel primo parziale non è stato semplicemente frutto di una distrazione greca, e lo fa sfoderando una quantità industriale di rovesci vincenti (26 a fronte di 6 gratuiti), molti dei quali con il lungolinea, colpo fondamentale per punire gli sventagliatori seriali. Ci mette anche le smorzate, mentre Stefanos contribuisce suo malgrado con un emblematico 0 su 6 sulla seconda di servizio e il set finisce nella mani serbe per 6-1.
La partita finale comincia con il ventiduenne di Atene che si prende la seconda violazione di tempo ed è quindi costretto a iniziare con la seconda, tornando finalmente a trasformarla in punto. Torna in difficoltà già al terzo gioco, ma recupera il 15-40, prima graziato dal passante avversario dopo l’errata direzione dell’attacco, poi affidandosi al servizio. Rimane però impantanato ai vantaggi e il precipitoso errore di dritto in uscita dalla seconda battuta manda avanti Krajinovic che consolida annullando il tentativo di rientro con la combinazione smorzata-passante bimane. Stef litiga ancora con il ritmo del servizio e viene punito da Carlos Bernardes con un’altra time violation, salvo poi, sul 3-5, dover ripetere la prima servita troppo rapidamente con il ribattitore non pronto. Quel game, che si annunciava come interlocutorio, non si conclude con la prima vincente sul 40-15 perché Filip richiama l’attenzione dell’arbitro sul segno fuori. Scaglia poi una sassata di dritto sulla seconda esterna che gli fa credere di poter chiudere prima del cambio campo e così fa, Krajinovic, con un piccolo ma sempre gradito contributo dell’avversario.
Dal canto suo, Tsitsipas vanta 33 vincenti contro 16 unforced, numeri di tutto rispetto anche “ripuliti” degli 11 ace (ma 5 doppi falli). Krajinovic è stato però nettamente superiore e in alcuni frangenti la frustrazione di Stefanos è stata fin troppo evidente, con la sfuriata a base di swing violenti a sfiorare il manto che rendevano manifesta la voglia di fracassare la racchetta, obiettivo raggiunto in seguito ma senza dolo. Perché, se Tsitsipas non ha perso la testa, lo ha fatto proprio la sua racchetta, che si è spezzata in due su una risposta di rovescio. Peccato che il nostro si sia fermato invece di cercare di colpire la successiva palla con il manico, forse per una sorta di purismo estetico – ma non è che il colpo letale per l’attrezzo fosse esattamente nello sweet spot.
Nell’altro quarto di finale della parte alta, Laslo Djere infligge un doppio 6-2 a Nikoloz Basilashvili, che patisce troppo quando non mette la prima e non impensierisce mai lo sfidante in risposta. Basil si porta comunque via il montepremi del venerdì con appena sessantatré minuti di gioco, tanto è rimasto in campo questa settimana, tra il bye del primo turno e la sfortuna di Sebastian Baez che non ha potuto dare seguito alla sua prima vittoria nel Tour perché risultato positivo al Covid-19.
Nella metà inferiore del tabellone, esce invece di scena il terzo serbo impegnato, Dusan Lajovic che, dopo gli ottavi all’Australian Open, continua a raccogliere vittorie con il contagocce. Partito con un perentorio 4-0, si fa recuperare da Pablo Carreño Busta che, in risposta, ha addirittura la palla per il beffardo sorpasso. È però solo questione di tempo, perché le troppe imprecisione di Lajovic lasciano strada a PCR nel tie-break. Dusan riesce comunque a evitare quello che sarebbe stato un comprensibile tracollo nel secondo parziale, ma cede la battuta all’ottavo gioco dopo non aver sfruttato tre occasioni per il break in quello precedente. Carreño tiene senza problemi e avanza in semifinale dove troverà Federico Delbonis che ha annullato 4 match point a Benoit Paire nel tie-break del secondo set per poi vincere al terzo
Risultati:
L. Djere b. [3] N. Basilashvili 6-2 6-2
[6] F. Krajinovic b. [1/WC] S. Tsitsipas 3-6 6-1 6-3
[2] P. Carreño Busta b. [5] D. Lajovic 7-6(4) 6-3
F. Delbonis b. [8] B. Paire 4-6 7-6(9) 6-4