Dal nostro inviato a Tokyo
C. Giorgi b. [5] Ka. Pliskova 6-4 6-2
Camila Giorgi sorride sempre. Camila Giorgi è sempre allegra. Camila Giorgi scherza con tutti. E Camila Giorgi gioca probabilmente il miglior tennis della sua carriera. L’atmosfera delle Olimpiadi, anche quelle brutalmente imbruttite dalle misure sanitarie giapponesi, deve far bene a Camila Giorgi, che nelle tre partite disputate all’Ariake Tennis Park di Tokyo non solo ha dato mostra di quelle qualità di formidabile colpitrice e grande sprinter che già conoscevamo, ma ha pure sfoggiato una continuità di rendimento che finora non le era appartenuta.
Anche nel suo match di terzo turno contro la testa di serie n. 5 e recente finalista di Wimbledon Karolina Pliskova ha praticamente dominato il match, portato a casa in soltanto 75 minuti e condotto dall’inizio alla fine, fatta eccezione solamente per il game inaugurale. Non si è fatta intimorire dall’aggressività di Pliskova sulla seconda di servizio ed è riuscita a trovare il modo di portare il match sullo scambio per costringere la ceca a spostamenti laterali nei quali non è per nulla a suo agio.
All’uscita dal campo, baci e abbracci con Tathiana Garbin, il capitano di BJK Cup italiano, e con uno sparuto gruppo di compagni di avventura olimpica. Non sarebbe consentito dalle norme COVID, ma sembra che ormai il personale giapponese abbia alzato bandiera bianca di fronte alla volontà della famiglia tennistica di comportarsi in maniera piuttosto “disinvolta” all’interno dell’impianto, che peraltro contiene solamente persone accreditate e come tali testate con elevatissima frequenza.
“Molto bene oggi, davvero, molto ordinata. Qualche errore per poco, magari su qualche scelta sbagliata, ma nel complesso molto bene – ci ha detto Camila Giorgi una volta raggiunta la zona mista, dove l’abbiamo accompagnata a piedi dal Campo 2 – è stato un match completamente diverso rispetto a quello di Eastbourne, nel quale la palla rimbalzava molto più bassa, essendo il campo su erba, mentre qui il cemento restituisce parecchio”.
Ora il prossimo ostacolo sulla via che porta alle possibili medaglie si chiama Elina Svitolina, la testa di serie n. 4 del tabellone e giocatrice con classifica più alta rimasta in gara (n.6). “Abbiamo giocato già una volta, tanto tempo fa – ha ricordato Giorgi – sarà una bella partita, interessante. Spero di riuscire a giocare come ho giocato le ultime partite”.
I precedenti ufficiali parlano di due match, entrambi piuttosto datati: nel 2014 a Wuhan, sul cemento, Svitolina si era imposta in due set (6-2 6-3), mentre nel 2017 sull’erba di Eastbourne era stata Camila Giorgi a vincere in tre set (6-4 4-6 6-2).