Casper Ruud corona nel miglior modo la sua stagione sul rosso, conquistando il quarto torneo stagionale (il quinto in carriera) sconfiggendo il tre set 6-1 4-6 6-3 il 24enne spagnolo Pedro Martinez, alla prima finale ATP in carriera. Un successo da record per Ruud che, conquistando tre tornei in tre settimane consecutive, ripete l’impresa compiuta nell’ottobre 2011 da Andy Murray (vinse a Bangkok, Tokyo e Shanghai).
LA PARTITA – Primo set a senso unico. Ruud si è dimostrato sin dall’inizio solido, con la combinazione servizio e dritto che non ha lasciato scampo a Martinez. Lo spagnolo ha sofferto già dal primo game. Quando lo scambio si è allungato, Martinez ha sempre dovuto cercare una via per uscirne, provando quando possibile ad accorciare lo scambio con il serve and volley. Nel secondo game, lo spagnolo si è trovato a fronteggiare una palla break ma il norvegese lo ha graziato, steccando di dritto. Il break non si è fatto attendere troppo. Nel quarto game, Ruud ha gestito in scioltezza lo scambio e dalla parte del rovescio, Martinez non è stato in grado di a contenerlo. Il 24enne valenciano ha continuato a soffrire il prolungarsi degli scambi e ha ceduto nuovamente il servizio nel sesto game. In chiusura di set, la pioggia ha iniziato a disturbare il gioco ma Ruud ha fatto in tempo a chiudere (6-1) prima della sospensione.
Si è tornati in campo un’ora dopo sotto una leggera pioggerellina che ha lasciato i giocatori in campo solo per tre game, prima di diventare più fitta e costringere a dispiegare nuovamente i teloni sul campo di gioco, con i giocatori costretti a tornare negli spogliatoi sul 2-1 in favore di Martinez senza break.
Alle 22.15, dopo oltre tre ore e mezza di interruzione, sotto la luce dei riflettori è ripreso il gioco. Ruud è ripartito subito bene, Martinez, invece, si è trovato subito a fronteggiare una palla break, annullata prontamente con una prima vincente. Lo spagnolo ha cominciato a variare un po’ di più il gioco, con un buon utilizzo del dropshot, mostrando dei progressi rispetto al primo set in cui è stato in balia dell’avversario. Ruud, al contrario, non è riuscito a essere incisivo in risposta. Il norvegese, sin a quel momento solido nei suoi turni di servizio, ha vissuto un momento di blackout nel decimo game, nel quale con ben quattro gratuiti ha regalato a Martinez il set.
Ruud è ripartito nel terzo set con la stessa intensità di inizio match mettendo in difficoltà il suo avversario. L’atteggiamento maggiormente aggressivo ha portato subito i suoi frutti con il break nel terzo game, bissato nuovamente nel quinto. Lo spagnolo ha iniziato a subire un calo fisico ma ha continuato a lottare. Stanchezza che ha offuscato anche la lucidità di Ruud, che nel momento di servire per il match, sul 30-0, è stato tradito dal rovescio e ha concesso il break a Martinez. La chiusura del match però è stata rimandata solo di qualche minuto; il norvegese si è guadagnato tre championship point, con il nastro che ha regalato a Ruud il match.
Con questo successo, Ruud guadagna altre due posizioni nel ranking e raggiunge la 12°, stabilendo il suo best ranking. Il titolo regala al norvegese anche la posizione numero 8 della Race, con il sorpasso ai danni del polacco Hurkacz. Soddisfazione nonostante la sconfitta per Martinez, che grazie alle 21 posizioni guadagnate in classifica stabilisce il suo nuovo best ranking al numero 76.
A cura di Giuseppe di Paola