Si è rivisto a tratti un ottimo Jannik Sinner nel match di ottavi di finale contro Sebastian Korda. Sul Campo Centrale di Washington, l’azzurro ha vinto 7-6(3) 7-6(3) in poco meno di due ore di gioco, raggiungendo i quarti di finale per la sesta volta in stagione, la prima dal torneo di Barcellona in aprile. Fu una delle ultime uscite in cui riuscì a esprimersi a un livello convincente. Poi una serie di sconfitte (un paio contro Rafa Nadal) sulla terra rossa gli hanno tolto tanta fiducia, aprendo a una crisi profonda nel gioco e nei risultati. Al Citi Open Jannik ha ritrovato la vittoria dopo quattro partite perse di fila e i piccoli progressi visti contro Ruusuvuori all’esordio sono stati confermati contro un avversario più complesso come Korda.
Nel primo parziale, nonostante la bassa percentuale di prime in campo, l’americano ha risposto con difficoltà al servizio di Sinner, che invece ha messo a punto la risposta nel quinto game. Qui ha mancato due palle break: sulla prima ha giocato troppo frettolosamente un dritto d’attacco, mentre una prima vincente gli ha cancellato la seconda chance di break. Korda si è guadagnato un break point per salire 5-3 poco dopo, ma è in questa fase che Jannik è riuscito a ritrovare profondità e spinta nei suoi colpi (su tutti il dritto) anche in una situazione di punteggio delicata. Trovando due soluzioni potenti sulla diagonale di destra, si è portato sul 15-40 sul 4-4, breakkando con un bel passate poco dopo.
Al servizio per il set, l’azzurro ha dimostrato di dover ancora risolvere qualche problema. Ha giocato in modo incerto e avventato il game più importante e Korda, fiutando le paure di Jannik, ha attaccato e recuperato lo svantaggio. Positiva la risposta di Sinner al contro-parziale americano, nel dodicesimo game, cosa che gli ha permesso di giocare un buon inizio di tie-break: dal cambio campo in poi è stato proprio l’altoatesino ad alzare il ritmo, facendo perdere il controllo al figlio di Petr Korda. Si è chiuso così un set fondamentale per l’estate tennistica di Jannik Sinner.
Prima di riprendere il gioco, Korda ha chiesto un medical time out per un dolore alla parte bassa della schiena. Non è sembrato vi fossero particolari problemi però per il giocatore americano, campione a Parma pochi mesi fa. Per il modo in cui Korda ha gestito il piccolo problema, Jannik ha speso belle parole in conferenza: “Mi è piaciuto il fatto che nonostante i problemi fisici è sempre rimasto lì, non ha speso troppe energie mentali. Mentalmente è molto forte, ha una gran famiglia di sportivi dietro e questo aiuta: suo papà era tennista, sua mamma è molto sportiva, le sue due sorelle giocano a golf ad alto livello“. Nelly Korda, 23 anni e numero uno del mondo della disciplina, è attualmente in testa alla prova femminile di golf alle Olimpiadi.
Tornando alle faccende di campo, senza che Jannik potesse neanche fiutare un allungo, Korda ha trovato rapidamente il break nel quinto gioco. Il nostro ha subìto il colpo, cedendo anche un secondo break. Uno strappo improvviso, che a dirla tutta non rispecchiava l’andamento molto equilibrato del match. Infatti Sinner ha mantenuto la stessa intensità da fondo sotto 2-5 e sfruttando qualche leggerezza di Korda (piuttosto falloso, 35 non forzati in tutto il match) si è avvicinato nel punteggio.
Mentre l’americano serviva ancora per il secondo set, Sinner si è guadagnato la chance di portarsi avanti 0-30, ma ha mandato lungo un dritto d’attacco. È sempre col dritto però che trova il vincente sulla palla break per acciuffare il suo avversario. 5-5, una rimonta difficile da immaginare pochi minuti prima. Un doppio fallo di Jannik ha aperto il tie-break, ma anche in questo caso l’azzurro ha reagito alla grande, colpendo un rovescio di qualità e un semi-vincente alla fine di uno scambio prolungato. Due punti che valgono come un gancio sul mento di Sebastian Korda, che ha alzato bandiera bianca dopo essere scivolato sotto anche 1-6, commettendo – pure lui – un doppio fallo.
“Credo di aver giocato bene entrambi i tie-break, facendo le cose giuste nei momenti importanti” ha spiegato Jannik, che veniva da quattro tie-break persi consecutivamente. “Molte persone dicono che è un periodo negativo; è vero, ho perso un paio di partite che potevo e forse dovevo vincere, ma ho sempre dato il massimo. Magari ho commesso degli errori, ma a livello mentale sono sempre lo stesso Sinner. Comunque sono molto felice della prestazione di oggi, lui alla fine ha fatto una buona partita. E sono pronto per domani“. Affronterà Steve Johnson, al quale lo lega il ricordo della prima vittoria al Foro Italico ormai più di due anni fa.